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6 simpatiche carogne - Uno scacco tutto matto
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Sir George MacDowell ha messo a punto un singolare piano per svaligiare una banca. Ha rastrellato in giro dei perfetti sosia degli impiegati di quell'istituto, che ha nel tempo studiato meticolosamente, tanto da farli entrare perfettamente nella parte dei rispettivi somiglianti. Quando tutti hanno assimilato i loro ruoli, comprese eventuali relazioni con coniugi e amanti, ecco che scatta il rapimento dei veri impiegati che ad uno ad uno vengono portati legati nella villa che Sir George ha preso in affitto. L'avvenente Monique dovrà sedurre il direttore Dorgeant, unico a non esser stato sostituito, il quale ha una cotta per l'avvenente segretaria. Quando si farà il colpo, una botta in testa al direttore dopo aver aperto come di consueto la cassaforte, farà si che la banda si impadronirà del denaro senza destare sospetti all'uscita per la fine della giornata lavorativa. Il direttore si sveglierà seminudo e sbronzo con la giovane donna a fianco sul letto e penserà di aver fatto una colossale bisboccia con la bella e desiderata segretaria. Ma le ciambelle a volte non riescono col buco e i veri impiegati riescono a liberarsi e denunciare il fatto alla polizia che manda l'ispettore Vogel nella villa dove è ricevuto dall'irreprensibile Sir George. Non essendoci prova del rapimento, non resta che attendere l'indomani per verificare in banca se c'è stata una rapina, cosa che allerta la banda costringendola a rimettere i soldi in cassaforte nottetempo, entrando dai sotterranei. L'indomani il direttore ancora imbambolato per la nottata incredibile che pensa di aver trascorso, mostra all'ispettore che la cassaforte contiene il denaro e quel che dicono i suoi dipendenti è frutto di fantasia visto che lui stesso li ha visti al lavoro in banca fino al termine dell'orario. Non sa della loro sostituzione e come avrebbe potuto del resto, per cui la denuncia resta lettera vuota e il seccato Sir George può andarsene con le scuse della polizia. Ma anche se con la coda tra le gambe per il colpo sfumato, l'arzillo nobile è già pronto a tentare un altro colpo, ovviamente cambiando città. Una storiella convenzionale, come il solito colpo alla banca, che si avvale però di un ottimo cast, sicuramente sprecato per una trama fiacca, ancorché diversa dai soliti canoni del genere. Tuttavia si apprezzano le figure di grandi come Robinson, Celi, Thomas, in grado con la loro recitazione di impreziosire il prodotto finale. Per tacere della stupenda Maria Grazia Buccella che ci offre un'anteprima "nature" di quel che si potrà di lei apprezzare nel suo successivo film più famoso "Dove vai tutta nuda?" del medesimo anno.
6 simpatiche carogne Uno scacco tutto matto Italia, Spagna 1968
Regia: Roberto Fizz Musiche Miguel Asins Arbó con Edward G. Robinson: Sir George MacDowell Adolfo Celi: Baillon / Guinet Maria Grazia Buccella: Monique / miss Helman Terry-Thomas: Dorgeant George Rigaud: Jerome Manuel Zarzo: Pellissier / Fouchard Loris Bazzocchi: Aligny / Flamant José Bódalo: ispettore Vogel Rossella Como: signora Guinet Franca Dominici: signora Molden Ana María Custodio: signora Álfaro e con Rossella Bergamonti Gaetano Imbró Ruperto Ares Moisés Menéndez
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
Sam Martin sbarca il lunario portando a pesca la gente sul suo battello d'altura aiutato dal fido e quasi sempre sbronzo Harvey . Ha debiti un po' ovunque nella zona porto e spesso deve impegnare oggetti per tirare avanti. L'ultimo cliente, che gli ha pure perso una costosa canna da pesca, lo ha truffato con un assegno a vuoto per cui quel Mr. Hanagan che gli offre una discreta sommetta per farsi portare a Cuba gli capita proprio a proposito. Lui e la sua giovane bionda, che dice essere svedese, sembrano una coppia sportiva e tutto sommato a posto, ma a Cuba è in atto una rivoluzione e lui non ha il permesso per navigare fin là. Gli potrebbe costare il sequestro del battello che peraltro è solo in affitto, ma la somma è di quelle che fan cambiare idea. Sbarcheranno col favore della notte per poi filarsela prima dell'alba come pattuito e tutto procede per il meglio, fino al momento burrascoso della ripartenza, dove il misterioso ospite si imbarca al volo inseguito da ...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
Leòn, film del 1994 di Luc Besson , segna l'esordio cinematografico di una giovane e brillante Natalie Portman , Mathilda , la futura Padmè Amidala nel filone di Guerre Stellari , che appena dodicenne lascia un segno di incredibile freschezza in un film che probabilmente non avrebbe potuto vedere alla sua età. Perchè è un film duro, con tematiche che esulano da ogni aspettativa di vita a quell'età. Ma la storia, che vedeva la giovane protagonista figlia di un poco di buono e in una famiglia alquanto travagliata, prevedeva la sua presenza, credo anche per porla in contrasto netto con la vicenda stessa. La sua famiglia viene sterminata, da un reparto "deviato" della polizia che aveva affidato al padre una partita di droga, nel loro appartamentino a Little Italy – New York e per puro caso la bambina viene risparmiata in quanto non presente a casa e al suo rientro viene accolta e protetta da un "dirimpettaio" che aveva sentito e visto tutto: il sicario i...
J ohn non ha conosciuto suo padre e il marchio di bastardo lo ha accompagnato fino in età adulta, arrivando perfino ad odiare sua madre rea di non avergli mai rivelato il nome di chi la sedusse. Ora lei vive in un ranch con due sorelle zitelle e le poche volte che John le fa visita succedono sempre cose sgradevoli. Ma stavolta John, che vive da cinico dissoluto, seducendo ed abbandonando giovani donne, così come pensa possa aver fatto suo padre, è intenzionato a far luce sul suo genitore. Così aiutato dal fido Morenillo , un forzuto senza cervello che lo segue come un' ombra, finge di esser stato ferito ad una gamba per farsi ricevere e curare da sua madre. Costei non può rifiutargli l'aiuto necessario e lo accoglie per i giorni necessari alla sua guarigione intimandogli però di non scocciarla ancora con le sue origini. Astutamente John prima di accomiatarsi le fa dono di una discreta somma di denaro per ripagarla e non visto la sorprende a nasconderlo in in anfratto ric...
A lla vigilia di Ferragosto Roma è quasi del tutto svuotata. Col caldo soffocante sono tutti al mare a Fregene e in città sono rimasti in pochissimi. Come il ragionier Piccoli alle prese col consuntivo trimestrale che deve assolutamente terminare accumulando ore di straordinario che gli servono per mantenere sua moglie nella pensione Stella a Fregene dove è già in vacanza. Il capo ufficio lo ammonisce circa i pericoli di lasciare sua moglie da sola al mare con tutti quei bellimbusti che girano ma lui è irremovibile, del resto sua moglie è fedelissima e i soldi servono. Anche Carlo e Raffaele stanno per lasciare la città, anzi la prigione dove da ladruncoli erano detenuti e subito si mettono d'impegno a studiare quale vittima derubare in mezzo alla tanta gente che affolla la spiaggia dove prontamente si sono trasferiti anche loro. Il cavalier Bonaccorsi invece si sta lavorando una giovane segretaria da assumere se sarà carina con lui, facendole già godere le ferie in a...
J ohnny " Il Bello ", Al " Quattrodita " Caruso e Jack Amoruso sono tre scagnozzi del potente boss della mala Sam Genovese e per lui eseguono maldestramente "lavoretti", dall'estorsione all'eliminazione fisica di chi si oppone al taglieggiamento, procurando sempre grattacapi al loro boss che all'ultimo errore, l'uccisione per sbaglio di una sua zia, decide di accopparli. Devono darsi alla macchia e nascondersi in attesa che la brillante mente del gruppo, Johnny, escogiti un piano per salvarsi. Il problema più grande è quello di far restare sveglio Al che è affetto da una sindrome che gli causa la perdita di memoria ogni volta che si addormenta. Risvegliandosi deve farsi raccontare ogni volta chi è e perché si trovano in quella stanza di albergo. Dopo alcuni giorni passati da Johnny e Jack a ragguardarlo sul da farsi, Al dovrà introdursi nella suite del boss all'ultimo piano dell'albergo dove si sono nascosti, celarsi nel...
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