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La vendetta del ragno nero
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Alla ricerca di suo padre che non ha fatto rientro a casa la sera prima, Carol Flynn e il suo fidanzato Mike Simpson si imbattono sull'auto paterna andata fuori strada in quello che sembra un incidente contro una strana corda appiccicosa tesa sulla strada. Il mezzo è precipitato nella scarpata sottostante ma del padre non vi è traccia. Così pensando che possa aver passato la notte in una caverna nei pressi, i due si addentrano, anche se il posto è soggetto ad un divieto di accesso per le tante sparizioni avvenute entrando incautamente nei suoi innumerevoli dedali. I due però non debbono addentrarsi molto che si imbattono in una creatura mostruosa che li fa scappare, un ragno gigantesco si muove minaccioso dall'interno della caverna, costringendo i due a fuggire precipitosamente in paese ed avvertire lo sceriffo. Questi, scettico sulle prime, viene allertato da Mr. Kingman, un professore locale, che al contrario vuol vederci chiaro e predispone oltre ad un nutrito numero di uomini armati, anche l'utilizzo di un potente insetticida dosato nelle percentuali necessarie ad un soggetto gigantesco. Arrivati sul posto scoprono con stupore che la creatura esiste davvero e il vice sceriffo rimane ucciso prima che gli altri possano irrorare la bestia di insetticida, visto che i colpi di fucile gli facevano appena il solletico. Credendola morta, lo studioso la fa trasportare nella palestra della locale scuola dove insegna per gli opportuni studi che scienziati da ogni parte verranno in paese ad effettuare. Ma la bestia non è morta, l'insetticida l'ha solo addormentata e quando si risveglia esce per le strade cittadine seminando il panico, prima di far rientro nella sua tana all'interno della caverna. Nella caverna avevano trovato oltre a diversi scheletri di persone scomparse anche il cadavere del padre di Carol che risultava completamente mummificato visto che il ragno si nutre solo dei liquidi delle sue vittime. Così mentre ritenevano ormai la minaccia rientrata, i due giovani erano tornati nella caverna per cercare un medaglione che Carol aveva perduto. Si ritrovano così a tentare di nuovo di nascondersi dal ragno che è stato inseguito dallo sceriffo e con gli altri decidono di far saltare con la dinamite l'ingresso della caverna per seppellirlo per sempre. Non sanno che ci sono anche i due giovani al suo interno e quando lo scoprono, a esplosione avvenuta, debbono in fretta e furia trovare un altro sistema per aprire un varco e tirarli fuori. Il professore indica una fenditura sopra la collina e da lì riescono ad aprire un varco e comunicare con i due giovani che sono sul ciglio di un precipizio ormai alle viste del mostro. Il professore ha la brillante idea di folgorare la creatura con un arco elettrico composto da due elettrodi dei quali uno viene fatto oscillare per essere afferrato dal giovane, mentre l'altro lo tiene saldamente il professore. Quando il ragno passerà tra i due elettrodi darà ordine di mandare elettricità da una vicina linea dell'alta tensione opportunamente collegata dal personale allertato. Così quando il ragno decide di raggiungere i due giovani su quel minuscolo ciglio di roccia, viene folgorato da una violenta scarica che lo fa precipitare e infilzare nelle stalagmiti che spuntano dal fondo. E' la fine di un incubo e si può far ritorno a casa sollevati del pericolo scampato, col solo rammarico di non aver scoperto le cause di quella gigantesca crescita che potrebbero manifestarsi di nuovo in futuro e chissà se anche in altri soggetti.
Nel filone degli insetti giganti che minacciano il mondo si inserisce anche questo tutto sommato gustoso esempio di un cinema fanta-horror che da noi andava molto specie nelle sere d'estate dei cinema all'aperto, dove finalmente faceva fresco e quei brividi aggiunti da alcune scene facevano in modo che la tua ragazza ti si stringesse ancor più attorno e ti facesse sentire forte e coraggioso come il protagonista. Da segnalare infine la location fantastica delle grotte del Parco nazionale delle Carlsbad Caverns nel Nuovo Messico.
Earth vs the Spider Stati Uniti d'America 1958
Regia: Bert I. Gordon Musiche Albert Glasser con Ed Kemmer: sig. Kingman June Kenney: Carol Flynn Merritt Stone: Jack Flynn, padre di Carol Eugene Persson: Mike Simpson Gene Roth: sceriffo Cagle Hal Torey: sig. Simpson June Jocelyn: sig.ra Flynn Mickey Finn: Sam Haskel Sally Fraser: sig.ra Kingman Troy Patterson: Joe Howard Wright: Jake Bill Giorgio: vice sceriffo Sanders Hank Patterson: Hugo, il custode Jack Kosslyn: Fraser
Voglio fare un appello con questo film a chi lavora nel cinema affinché a distanza di 40 anni si torni a produrre un genere che tante soddisfazioni ha dato al settore in termini di incassi e lavoro. Certo il filone ha rappresentato anche un concentrato di luoghi comuni finendo spesso in sciocchezze e corbellerie col solo scopo di far cassa etichettandosi col tempo solo come fenomeno violento e di consumo. Perchè non c'era la TV e il cinema era il solo luogo di svago e bisognava riempire le sale con prodotti ripetitivi in quantità e a scapito della qualità. Ma pur sempre creando un mestiere associato ad esso fatto di buoni caratteristi, registi, comparse e maestranze specializzate in carpenteria, falegnameria e vari e sempre senza l'utilizzo di una sola lira del denaro pubblico. Ecco perché vorrei che firmaste nei commenti questo appello affinché torni in auge un genere, magari anche con altri, che un tempo caratterizzarono il nostro Cinema nazionale. Ci vorrebbe in ver...
Trama: I ragionieri Antonio Guardalavecchia (Totò) e Giuseppe Colabona (Peppino De Filippo) sono impiegati presso la filiale di Napoli della ditta Pasquetti, una società di trasporti. Il loro capoufficio è Cesare Santoro, superiore molto severo che non tollera l'atteggiamento poco professionale dei due impiegati. Al culmine dell'ennesimo rimprovero riservato a Colabona e Guardalavecchia davanti a un impiegato neoassunto, il catanese Donato Cavallo, Santoro li minaccia di trasferirli in Sardegna. L'improvvisa morte del capoufficio dà inizio a una spietata "guerra per la successione" tra Colabona e Guardalavecchia, lotta i cui segnali si manifestano già al funerale di Santoro. Parodìa stupenda dell'avidità e dell'ambizione delle persone che pur di raggiungere anche miserrimi obiettivi son pronti a tutto. Trasferito in ambito politico nella nostra povera Italia, Guardalavecchia, Colabona e Santoro vi ricordano qualcuno? Ribadisco, il "Pri...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
Devo dire che il cinema mi ha spesso fatto conoscere musiche che non avrei mai immaginato di ascoltare e questo bellissimo film del quale abbiamo già parlato in questo post serve più che altro a farvi conoscere uno dei più grandi baritoni di tutti i tempi: Tito Gobbi . Considerato da molti inarrivabile per il timbro di voce, in questo film presta la voce "canora", perchè il parlato è di Giulio Panicali uno dei tre più grandi doppiatori della storia del cinema nazionale, a Dennis King , Frà Diavolo alias il Marchese di San Marco . Nel clip mancano i 2 interpreti principali, Stanlio e Ollio , ma lo scopo era quello di far ascoltare questa bellissima aria che potrete divertirvi a cantare dal momento che inserisco le parole e credo tantissimi nel web approfitteranno con i motori di ricerca a reperirle qui e tuttavia possiamo notare alcune delle spalle abituali del duo comico come James Finlayson e la bella Thelma Todd . Per i crediti potete andare al post originale: Frà ...
Se c'è un attore che sempre mi ha convinto nelle sue interpretazioni questo è Andy Garcia, e nel limite del possibile ho sempre cercato di vedere i suoi film. In The Lost City, egli non è solo l'attore protagonista, ma anche il regista, produttore esecutivo e autore delle musiche. E aggiungiamoci pure che come il protagonista del film anch'egli è un esule cubano. Il film narra la storia di Fico (A. Garcia) proprietario di un locale notturno "El Tropico" di L'Avana durante la dittatura di Battista e all'alba della rivoluzione Castrista. Nella sua famiglia il padre, docente universitario, è per un opposizione parlamentare al regime di Battista, mentre suo fratello Ricardo si unisce al movimento, extraparlamentare, comunista di Fidel Castro e l'altro fratello, Luis, al movimento democratico (sempre extraparlamentare). Man mano che il regime Castrista raggiunge il potere ed il controllo della vita cubana, le attività del locale di Fico sono ridotte, prima...
F ernando , proprietario di un grande magazzino con un migliaio di dipendenti, è ossessionato da incubi ricorrenti nei quali viene sbeffeggiato, malmenato e umiliato, in sogni che lo vedono alle prese con donne bellissime, come l'attrice Silvana Pampanini ad esempio, che lui adora. Solo che quando sta per realizzare il suo sogno, tipo sposare l'attrice e prepararsi per la prima notte di nozze, ecco spuntare questo energumeno che gli rovina la festa oltre a ridicolizzarlo come la solito. A nulla valgono i tentativi del suo medico, il Dott. Furgoni , che non ne può più di essere svegliato in piena notte dal commendatore in preda all'isteria. Ma ecco un bel giorno presentarsi nel suo ufficio un giovane laureato, Walter Milani , in cerca di impiego e guarda caso assomiglia in modo impressionante allo spavaldo che lo tormenta ogni notte nei sogni. La prima reazione di Fernando è furiosa ma il suo medico lo consiglia di assumerlo per placare la sua ansia; avendolo a portat...
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
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