gli estri del cinema i maldestri i generi gli interpreti
Quel maledetto giorno d'inverno... Django e Sartana... all'ultimo sangue!
Ottieni link
Facebook
X
Pinterest
Email
Altre app
-
Jack Ronson arriva in diligenza a Black City per assumere l'incarico di sceriffo. In paese ad attenderlo c'è l'anziano McLaren che lo ospita per la sera prima di mostrargli quel che resta dell'ufficio del precedente collega ucciso da Bud Willer. Lui e la sua banda si sono alleati nel tempo con quella del messicano Paco Sanchez e spadroneggiano nella zona senza che nessuno possa contrastarli. Hanno assaltato banche e ucciso coloni isolati per razzie e violenze gratuite. Per questo il giovane sceriffo appena arrivato non sembra poter garantire l'ordine in quel posto dimenticato dalla Legge. Le due bande infatti si fanno beffe del giovane che esita ad entrare in azione finché un misterioso pistolero, anche lui appena arrivato in paese, entra in azione e travestendosi da sceriffo affronta la banda Willer sfidando a duello il capo Bud. Questi si presenta all'alba con i suoi uomini e il pistolero in rapida successione li uccide tutti e sei. In paese credono sia stato lo sceriffo e iniziano a sperare in un futuro di ritrovato ordine ma il giovane decide di andarsene perché si sente scavalcato da quell'uomo che ne ha preso il posto ingannando tutti. Ma è inevitabile la vendetta della banda di Sanchez associata a quella eliminata e tutti si aspettano la sua reazione. Questi irrompe in paese e il giovane sceriffo, che aveva cambiato idea per l'intervento di una vedova vittima delle loro violenze, li sfida a duello all'alba del giorno dopo. Sanchez dispone i suoi uomini in giro per il paese e si pone di fronte allo sceriffo che ritiene un tipo facile da battere. Si sbaglia perché il ragazzo estrae come un fulmine e lo fredda all'istante scatenando la rabbiosa reazione dei suoi appostati tutt'intorno. Riparato da un carro lo sceriffo tiene testa alla banda uccidendoli a più riprese fino all'ultimo che viene provvidenzialmente ucciso dal pistolero misterioso. Lui lo ha riconosciuto per essere un temuto cacciatore di taglie di nome Django e gli fa presente, prima di salutarlo, che lui è in realtà Sartana, un altro tipetto da prendere con le molle nel selvaggio West.
Demofilo Fidanifirmandosi al solito Miles Deem confeziona uno dei tanti sottoprodotti del genere coinvolgendo personaggi che, se anche di striscio, hanno nomi altisonanti nel panorama dello spaghetti nostrano, riducendone il prestigio con una trama a tratti bambinesca per quanto ingenua e priva di verosimiglianza. Uno su tutti il duello di quello che si scoprirà essere Django contro sei (6) pistoleri di fronte e munito di una sola colt. Uno pensa che se va bene un colpo ciascuno ben piazzato e si salva ma deve andare bene perché ha contro 6x6= 36 colpi. Ovviamente riesce nell'impresa ma sparando - contati - non meno di 12 colpi con una colt che nel cinema nostrano ha sempre sorpreso per l'enorme capacità di fuoco, ben oltre le indicazioni di fabbrica 😋 .
Quel maledetto giorno d'inverno... Django e Sartana... all'ultimo sangue! Italia 1970
Regia: Demofilo Fidani Miles Deem Musiche Lallo Gori con Jack Betts: Django (accreditato Hunt Powers) Fabio Testi: Sartana / Jack Ronson Dino Strano: Bud Willer (accreditato Dean Stratford) Benito Pacifico: Paco Sanchez (accreditato Dennis Colt) Attilio Dottesio: McLaren (accreditato Dan Reesy) Simonetta Vitelli: la vedova Sturges (accreditato Simone Blondell) Michele Branca: Scagnozzo di Sanchez (accreditato Michael Brank) Celso Faria: Frank Cutler Roberto Danesi: Mordera (accreditato Robert Dannish) Luciano Conti: Joe Smith (accreditato Lucky McMurray) Mariella Palmich: Dolores Franco Pasquetto: Peter Sturges Pietro Torrisi: Paco Antonio Basile: Bart
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
A ppare chiaro fin dall'inizio che in quella missione c'è qualcosa che non quadra. Un gruppo di paracadutisti commandos inglesi agli ordini del Maggiore Smith e del Tenente Schaffer si è appena lanciato da un aereo sulle Alpi Bavaresi con lo scopo di penetrare nell'inaccessibile e super fortificato Schloß Adler , o castello delle aquile, dove è tenuto prigioniero il Generale americano Carnaby , colui che ha ideato il piano d'invasione dell'Europa. I tedeschi contano di ricavare dal prezioso prigioniero quante più informazioni possibili facendo ricorso anche alla tortura. Compito dei commandos è liberarlo infiltrandosi nel castello in virtù della loro padronanza con la lingua tedesca e delle uniformi del nemico. Circa un minuto dopo il lancio del gruppo, una paracadutista donna li segue in solitaria dopo essere sbucata fuori da un vano dell'aereo. Il gruppo atterra e raduna le sue cose constatando che uno dei componenti è morto col collo spezzato. Il co...
F ernando , proprietario di un grande magazzino con un migliaio di dipendenti, è ossessionato da incubi ricorrenti nei quali viene sbeffeggiato, malmenato e umiliato, in sogni che lo vedono alle prese con donne bellissime, come l'attrice Silvana Pampanini ad esempio, che lui adora. Solo che quando sta per realizzare il suo sogno, tipo sposare l'attrice e prepararsi per la prima notte di nozze, ecco spuntare questo energumeno che gli rovina la festa oltre a ridicolizzarlo come la solito. A nulla valgono i tentativi del suo medico, il Dott. Furgoni , che non ne può più di essere svegliato in piena notte dal commendatore in preda all'isteria. Ma ecco un bel giorno presentarsi nel suo ufficio un giovane laureato, Walter Milani , in cerca di impiego e guarda caso assomiglia in modo impressionante allo spavaldo che lo tormenta ogni notte nei sogni. La prima reazione di Fernando è furiosa ma il suo medico lo consiglia di assumerlo per placare la sua ansia; avendolo a portat...
Girato nell' Idaho e in Oregon il film è un capolavoro assoluto del genere avventuroso. I paesaggi maestosi, la sapiente fotografia e i personaggi di assoluto valore ne fanno un film epico che sfida tranquillamente il tempo. E' anche il primo film a colori del regista Vidor e dell'indimenticabile Spencer Tracy . Lui è il maggiore Robert Rogers a capo di un temutissimo reparto di cacciatori abili nello scovare ed eliminare indiani nei loro territori, che nel selvaggio Nord America sono alleati dei nemici Francesi e rappresentano una continua minaccia per gli insediamenti Inglesi e dei coloni Americani con frequenti incursioni che culminano ogni volta con distruzioni ed atti di efferata violenza ... QUESTO E' IL RACCONTO DELLA NOSTRA AMERICA ... DEL SECOLO DI BATTAGLIE TRA FRANCESI E INDIANI ... QUANDO IL BISOGNO TRASFORMO' UOMINI SEMPLICI, SCONOSCIUTI ALLA STORIA, IN LEGGENDE DI AUDACIA E RESISTENZA. TUTTO INIZIA A PORTSMOUTH, NEW HAMPSHIRE, NEL 1759 ... ...
N inì Cantachiaro e il suo compare Mimì Makò sono suonatori ambulanti di contrabbasso costretti alla fame a causa di un "repertorio" che non riscuote le attenzioni dei passanti. La fortuna sembra assisterli quando Mimì riceve in eredità da una zia un libretto al portatore con un milione e mille lire . E' l'occasione che il furbo Ninì, la mente della coppia, coglie al volo per girare il mondo nel tentativo di farsi un nome ed entrare nel novero degli artisti di fama e delle attrazioni dei locali più prestigiosi al mondo. Li seguiamo quindi in siparietti divertenti a far da contorno o introdurre spettacoli di arte varia in giro per Parigi , Madrid , Londra , New York e addirittura Hong Kong, ovviamente senza fortuna e sperperando tutto il denaro per fare mestamente ritorno a Roma da dove erano partiti. Con Macario a fare da spalla, Totò si esibisce nel suo repertorio classico, ballo compreso, ma è solo un pretesto per introdurre, in un periodo ancora piuttos...
Forse il più bello in assoluto dei tanti film ricavati dal romanzo di Dumas padre, almeno per quanto riguarda la resa che l'aitante ballerino Gene Kelly fa del guascone spadaccino D'Artagnan . La sua agilità nei duelli saltellando tra mobili, tendaggi, scale, balaustre fino ai rami degli alberi resteranno per sempre nella memoria. Anche perché non dimentichiamo che in quegli anni la computer grafica non c'era e i trucchi davvero pochi e se pensiamo che è stato girato interamente in America ricreando alla perfezione le scene di corte come degli esterni franco-inglesi che gli valsero la nomination all'oscar per la fotografia nel 1949 ecco che il film entra di diritto nella storia del cinema. La storia che vede il nostro D'Artagnan entrare in maniera più che dirompente nel corpo dei Moschettieri fedeli al re, arrivando a Parigi dalla lontana campagna di Guascogna e capace in poco tempo di scombussolare l'ovattata vita di corte e i piani diabolici dell...
Commenti
Posta un commento
i vostri commenti sono molto apprezzati