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La primula bianca
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Scambiato per il "Milanese", un bandito atteso a Roma, il mite giornalista Felice Moretti si ritrova coinvolto nell'attività di una banda di ladri. Lui cercava lo scoop per il suo giornale e per un malcapitato equivoco si trovava ora a far parte di una cricca di malfattori e riuscire perfino ad aprire una cassaforte. Sorvegliato dagli altri componenti della banda non può allontanarsi dal covo senza destar sospetti e la giovane Maria, una ragazzina cresciuta con loro, che si è accorta della situazione, e sapendolo una brava persona, gli raccomanda di stare al gioco per non finire ammazzato, finché le maglie dei controlli si allenteranno e potrà scappare. Il poveretto si sente perduto per il fatto di aver partecipato ad una rapina in un grande magazzino e se anche si confidasse con la polizia verrebbe di sicuro arrestato. Per cui continua imperterrito a fare la parte del "Milanese" finché riesce ad avere più libertà e gli balena in testa l'idea di scrivere sotto pseudo articoli inerenti i colpi della banda a firma di una fantomatica "Primula Bianca". Il suo giornale riscuote un gran successo e supera per tirature tutti gli altri concorrenti grazie alle soffiate che il nostro fornisce e che nel tempo causano parecchi danni alla banda. Il misterioso capo che tutti chiamano "Armando" ha messo una taglia sulla Primula e seguendo alcune mosse della giovane Maria, iniziano a sospettare del neo arrivato. Questi viene anche contattato da uno che si spaccia per il vero Milanese e viene atterrito dalla minaccia di rappresaglia che si rivela subito dopo essere soltanto una sorta di burla. L'uomo infatti è un poliziotto che si chiama Andrea Viscardi e gli racconta di aver arrestato a Milano il vero bandito e che adesso ha bisogno di lui per arrivare al capo della banda, quell'inafferrabile Armando che è per la polizia una vera ossessione. Sollevato, il nostro continua a fingere, sempre aiutato e coperto dalla giovane Maria, finché il vero Milanese evade e lo fa scoprire. Ma ormai le maglie della polizia si sono serrate attorno alla banda che viene completamente debellata. Felice si salva dalla vendetta del furente Armando, mentre la povera Maria si becca una pallottola dal Guercio, anche se non mortale. Sul letto d'ospedale la giovane è rincuorata dai suoi due salvatori, Felice e soprattutto il Viscardi che avendola conosciuta bene la proteggerà legalmente e la farà vivere in campagna con sua madre per una nuova e meritata vita, in luogo di quella che, da trovatella, aveva vissuto in quella banda che tuttavia aveva rappresentato per lei la sua famiglia. Felice è riconosciuto come la Primula Bianca e si prende tutte le rivincite col suo arcigno direttore subentrandogli al comando del giornale nel finale di questo gradevolissimo esempio del cinema italiano di un tempo. Con una trama geniale e interpreti adeguati ci si ritrova nella Roma post bellica che stava lentamente cercando di tornare alla normalità e se ne respira l'aria ancora densa di recenti paure, in antitesi con la purezza e bontà che emana la giovanissima e stupenda Mirella Monti da respirare a pieni polmoni per riconciliarsi con le avversità e sorridere alla vita.
La Primula Bianca Italia 1946
Regia: Carlo Ludovico Bragaglia Musiche Mario Labroca con Carlo Campanini: Felice Moretti Andrea Checchi: Andrea Viscardi Carlo Ninchi: il Volpe Mirella Monti: Maria Laura Gore: Nora Paolo Monelli: il direttore del giornale Angelo Calabrese: il Guercio Pina Piovani: Laura Folco Lulli: uno della banda Giulio Battiferri: il Mitra Max Lancia: l'Elegante Ughetto Bertucci: Filippo Manlio Busoni: l'ispettore della polizia Giulio Calì: il barista
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
Girato nell' Idaho e in Oregon il film è un capolavoro assoluto del genere avventuroso. I paesaggi maestosi, la sapiente fotografia e i personaggi di assoluto valore ne fanno un film epico che sfida tranquillamente il tempo. E' anche il primo film a colori del regista Vidor e dell'indimenticabile Spencer Tracy . Lui è il maggiore Robert Rogers a capo di un temutissimo reparto di cacciatori abili nello scovare ed eliminare indiani nei loro territori, che nel selvaggio Nord America sono alleati dei nemici Francesi e rappresentano una continua minaccia per gli insediamenti Inglesi e dei coloni Americani con frequenti incursioni che culminano ogni volta con distruzioni ed atti di efferata violenza ... QUESTO E' IL RACCONTO DELLA NOSTRA AMERICA ... DEL SECOLO DI BATTAGLIE TRA FRANCESI E INDIANI ... QUANDO IL BISOGNO TRASFORMO' UOMINI SEMPLICI, SCONOSCIUTI ALLA STORIA, IN LEGGENDE DI AUDACIA E RESISTENZA. TUTTO INIZIA A PORTSMOUTH, NEW HAMPSHIRE, NEL 1759 ... ...
F ernando , proprietario di un grande magazzino con un migliaio di dipendenti, è ossessionato da incubi ricorrenti nei quali viene sbeffeggiato, malmenato e umiliato, in sogni che lo vedono alle prese con donne bellissime, come l'attrice Silvana Pampanini ad esempio, che lui adora. Solo che quando sta per realizzare il suo sogno, tipo sposare l'attrice e prepararsi per la prima notte di nozze, ecco spuntare questo energumeno che gli rovina la festa oltre a ridicolizzarlo come la solito. A nulla valgono i tentativi del suo medico, il Dott. Furgoni , che non ne può più di essere svegliato in piena notte dal commendatore in preda all'isteria. Ma ecco un bel giorno presentarsi nel suo ufficio un giovane laureato, Walter Milani , in cerca di impiego e guarda caso assomiglia in modo impressionante allo spavaldo che lo tormenta ogni notte nei sogni. La prima reazione di Fernando è furiosa ma il suo medico lo consiglia di assumerlo per placare la sua ansia; avendolo a portat...
A ppare chiaro fin dall'inizio che in quella missione c'è qualcosa che non quadra. Un gruppo di paracadutisti commandos inglesi agli ordini del Maggiore Smith e del Tenente Schaffer si è appena lanciato da un aereo sulle Alpi Bavaresi con lo scopo di penetrare nell'inaccessibile e super fortificato Schloß Adler , o castello delle aquile, dove è tenuto prigioniero il Generale americano Carnaby , colui che ha ideato il piano d'invasione dell'Europa. I tedeschi contano di ricavare dal prezioso prigioniero quante più informazioni possibili facendo ricorso anche alla tortura. Compito dei commandos è liberarlo infiltrandosi nel castello in virtù della loro padronanza con la lingua tedesca e delle uniformi del nemico. Circa un minuto dopo il lancio del gruppo, una paracadutista donna li segue in solitaria dopo essere sbucata fuori da un vano dell'aereo. Il gruppo atterra e raduna le sue cose constatando che uno dei componenti è morto col collo spezzato. Il co...
N inì Cantachiaro e il suo compare Mimì Makò sono suonatori ambulanti di contrabbasso costretti alla fame a causa di un "repertorio" che non riscuote le attenzioni dei passanti. La fortuna sembra assisterli quando Mimì riceve in eredità da una zia un libretto al portatore con un milione e mille lire . E' l'occasione che il furbo Ninì, la mente della coppia, coglie al volo per girare il mondo nel tentativo di farsi un nome ed entrare nel novero degli artisti di fama e delle attrazioni dei locali più prestigiosi al mondo. Li seguiamo quindi in siparietti divertenti a far da contorno o introdurre spettacoli di arte varia in giro per Parigi , Madrid , Londra , New York e addirittura Hong Kong, ovviamente senza fortuna e sperperando tutto il denaro per fare mestamente ritorno a Roma da dove erano partiti. Con Macario a fare da spalla, Totò si esibisce nel suo repertorio classico, ballo compreso, ma è solo un pretesto per introdurre, in un periodo ancora piuttos...
Forse il più bello in assoluto dei tanti film ricavati dal romanzo di Dumas padre, almeno per quanto riguarda la resa che l'aitante ballerino Gene Kelly fa del guascone spadaccino D'Artagnan . La sua agilità nei duelli saltellando tra mobili, tendaggi, scale, balaustre fino ai rami degli alberi resteranno per sempre nella memoria. Anche perché non dimentichiamo che in quegli anni la computer grafica non c'era e i trucchi davvero pochi e se pensiamo che è stato girato interamente in America ricreando alla perfezione le scene di corte come degli esterni franco-inglesi che gli valsero la nomination all'oscar per la fotografia nel 1949 ecco che il film entra di diritto nella storia del cinema. La storia che vede il nostro D'Artagnan entrare in maniera più che dirompente nel corpo dei Moschettieri fedeli al re, arrivando a Parigi dalla lontana campagna di Guascogna e capace in poco tempo di scombussolare l'ovattata vita di corte e i piani diabolici dell...
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