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Sette contro tutti
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Ad Aristea, provincia romana, giunge il centurione Marco Aulo per riscuotere le decime per i suoi legionari stanziati nella regione. Scopre che il tribuno Vadio si è arricchito con quei soldi e vuole spodestare il Re Krontal, ormai anziano e pavido, e sposarne la figlia, la Principessa Assuer, contro la sua volontà. L'arrivo del centurione è inopportuno e per non compromettere i suoi piani, lo fa arrestare e destinare all'arena dei gladiatori dove è sicuro della sua morte. Ma l'uomo è un formidabile guerriero e ad uno ad uno batte i sei gladiatori che gli avevano messo contro, risparmiando loro la vita. Così Tucos, Phisio, il possente Arminio, Euro, Vreno e Adenabar rischiano di condividerne la sorte, condannati a morte dal crudele Vadio. Ma un nano che Marco aveva aiutato, si rivela per essere astuto al punto da riuscire a liberarli e consentire loro di scappare. Questi di nome Golia è ben voluto da tutti e si fa valere per coraggio e astuzia, sebbene piccolo di statura e risulterà decisivo anche in futuro, quando Vadio, alleatosi con la terribile setta dei Kiva, li farà catturare di nuovo. Questa setta guidata dal crudele Morakeb. vive nelle viscere della terra ed ha bisogno di schiavi per azionare una grande ruota che porta aria nei cunicoli dove vivono celati al mondo. Vadio ha assicurato che li fornirà di schiavi se lo aiuteranno nella conquista del potere, oltre a eliminare quei sette pericolosi guerrieri che da solo valgono un esercito. Lo dimostreranno quando ancora una volta Golia riuscirà a liberarli e con loro metterà fine alla terribile setta, liberando gli schiavi per fare poi crollare tutte le grotte dove erano stati reclusi. Con loro possono dare l'assalto al palazzo e impedire le nozze di Vadio con la Principessa che per salvare suo padre era stata costretta ad accettare. Lei ha imparato a conoscere il prode Marco e se ne è innamorata, così quando il suo valoroso sconfigge nel duello finale il bieco Vadio, lei può felice correre ad abbracciarlo nel finale, dove anche il piccolo Golia viene portato in trionfo dai nostri. Classico film in costume assai in voga nel periodo e diretto da un regista di mestiere con interpreti tra i più noti caratteristi del cinema nostrano. Protagonista Roger Browne che passava con disinvoltura dallo spy al peplum molto richiesto nel periodo al pari della bella José Greci nata Giuseppina Greci.
Sette contro tutti Italia 1965
Regia: Michele Lupo Musiche Francesco De Masi con Roger Browne: Marco Aulo José Greci: Principessa Assuer (accreditata Liz Havilland) Alfio Caltabiano: Vadio (accreditato Al Northon) Harold Bradley: Gladiatore Tucos Mario Novelli: Gladiatore Physio (accreditato Anthony Freeman) Pietro Torrisi: Gladiatore Arminio (accreditato Gordon Steve) Erno Crisa: Morakeb Carlo Tamberlani: Re Krontal (accreditato Bud Stevenson) Arnaldo Fabrizio: Goliath (accreditato piccolo Goliath) Pietro Ceccarelli: Gladiatore Adenabar (accreditato Peter Barclay) Nazzareno Zamperla: Gladiatore Euro (accreditato Nick Anderson) Pietro Tordi: oste (accreditato Bill Miller) Jeff Cameron: Gladiatore Vrenos Dakar: Dakar Ugo Sasso: popolano (accreditato Sam Hamilton)
Voglio fare un appello con questo film a chi lavora nel cinema affinché a distanza di 40 anni si torni a produrre un genere che tante soddisfazioni ha dato al settore in termini di incassi e lavoro. Certo il filone ha rappresentato anche un concentrato di luoghi comuni finendo spesso in sciocchezze e corbellerie col solo scopo di far cassa etichettandosi col tempo solo come fenomeno violento e di consumo. Perchè non c'era la TV e il cinema era il solo luogo di svago e bisognava riempire le sale con prodotti ripetitivi in quantità e a scapito della qualità. Ma pur sempre creando un mestiere associato ad esso fatto di buoni caratteristi, registi, comparse e maestranze specializzate in carpenteria, falegnameria e vari e sempre senza l'utilizzo di una sola lira del denaro pubblico. Ecco perché vorrei che firmaste nei commenti questo appello affinché torni in auge un genere, magari anche con altri, che un tempo caratterizzarono il nostro Cinema nazionale. Ci vorrebbe in ver...
Trama: I ragionieri Antonio Guardalavecchia (Totò) e Giuseppe Colabona (Peppino De Filippo) sono impiegati presso la filiale di Napoli della ditta Pasquetti, una società di trasporti. Il loro capoufficio è Cesare Santoro, superiore molto severo che non tollera l'atteggiamento poco professionale dei due impiegati. Al culmine dell'ennesimo rimprovero riservato a Colabona e Guardalavecchia davanti a un impiegato neoassunto, il catanese Donato Cavallo, Santoro li minaccia di trasferirli in Sardegna. L'improvvisa morte del capoufficio dà inizio a una spietata "guerra per la successione" tra Colabona e Guardalavecchia, lotta i cui segnali si manifestano già al funerale di Santoro. Parodìa stupenda dell'avidità e dell'ambizione delle persone che pur di raggiungere anche miserrimi obiettivi son pronti a tutto. Trasferito in ambito politico nella nostra povera Italia, Guardalavecchia, Colabona e Santoro vi ricordano qualcuno? Ribadisco, il "Pri...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
Devo dire che il cinema mi ha spesso fatto conoscere musiche che non avrei mai immaginato di ascoltare e questo bellissimo film del quale abbiamo già parlato in questo post serve più che altro a farvi conoscere uno dei più grandi baritoni di tutti i tempi: Tito Gobbi . Considerato da molti inarrivabile per il timbro di voce, in questo film presta la voce "canora", perchè il parlato è di Giulio Panicali uno dei tre più grandi doppiatori della storia del cinema nazionale, a Dennis King , Frà Diavolo alias il Marchese di San Marco . Nel clip mancano i 2 interpreti principali, Stanlio e Ollio , ma lo scopo era quello di far ascoltare questa bellissima aria che potrete divertirvi a cantare dal momento che inserisco le parole e credo tantissimi nel web approfitteranno con i motori di ricerca a reperirle qui e tuttavia possiamo notare alcune delle spalle abituali del duo comico come James Finlayson e la bella Thelma Todd . Per i crediti potete andare al post originale: Frà ...
Se c'è un attore che sempre mi ha convinto nelle sue interpretazioni questo è Andy Garcia, e nel limite del possibile ho sempre cercato di vedere i suoi film. In The Lost City, egli non è solo l'attore protagonista, ma anche il regista, produttore esecutivo e autore delle musiche. E aggiungiamoci pure che come il protagonista del film anch'egli è un esule cubano. Il film narra la storia di Fico (A. Garcia) proprietario di un locale notturno "El Tropico" di L'Avana durante la dittatura di Battista e all'alba della rivoluzione Castrista. Nella sua famiglia il padre, docente universitario, è per un opposizione parlamentare al regime di Battista, mentre suo fratello Ricardo si unisce al movimento, extraparlamentare, comunista di Fidel Castro e l'altro fratello, Luis, al movimento democratico (sempre extraparlamentare). Man mano che il regime Castrista raggiunge il potere ed il controllo della vita cubana, le attività del locale di Fico sono ridotte, prima...
F ernando , proprietario di un grande magazzino con un migliaio di dipendenti, è ossessionato da incubi ricorrenti nei quali viene sbeffeggiato, malmenato e umiliato, in sogni che lo vedono alle prese con donne bellissime, come l'attrice Silvana Pampanini ad esempio, che lui adora. Solo che quando sta per realizzare il suo sogno, tipo sposare l'attrice e prepararsi per la prima notte di nozze, ecco spuntare questo energumeno che gli rovina la festa oltre a ridicolizzarlo come la solito. A nulla valgono i tentativi del suo medico, il Dott. Furgoni , che non ne può più di essere svegliato in piena notte dal commendatore in preda all'isteria. Ma ecco un bel giorno presentarsi nel suo ufficio un giovane laureato, Walter Milani , in cerca di impiego e guarda caso assomiglia in modo impressionante allo spavaldo che lo tormenta ogni notte nei sogni. La prima reazione di Fernando è furiosa ma il suo medico lo consiglia di assumerlo per placare la sua ansia; avendolo a portat...
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
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