gli estri del cinema i maldestri i generi gli interpreti
Sir Gawain e il Cavaliere Verde
Ottieni link
Facebook
X
Pinterest
Email
Altre app
-
Dopo una notte di bagordi il dissoluto Gawain, figlio della sorella di Re Artù, esperta in arti magiche, viene invitato per il giorno di Natale a sedere a fianco del Re zio a tavola con tutti i suoi fidi di sempre. Ma durante il banchetto irrompe a castello un possente Cavaliere Verde che lancia la sua sfida e chi la raccoglierà avrà diritto a sferrare il primo colpo che lui poi restituirà identico un anno dopo in una vecchia cappella diroccata nella foresta. Gawain che sogna di diventare cavaliere, accetta e con la mitica spada dello zio, sferra un colpo preciso al collo dello sfidante, spiccandogli la testa di netto. L'uomo la raccoglie e sghignazzando ricorda il patto stipulato e rimontato a cavallo se ne va tenendo la testa con una mano e lasciandosi dietro l'eco delle sue sinistre risate. Il giovane passa l'anno successivo in bagordi come nulla fosse prima che lo zio gli ricordi il patto al quale non può sottrarsi. Credeva fosse un gioco, una sorta di finzione, ma non è così e deve mantenere il patto e incontrare il suo sfidante nella Cappella Verde che gli è stata indicata. Sua madre, Morgana, gli prepara una cintura magica che se cinta in vita gli impedirà di sentire alcun dolore e con l'ascia del Cavaliere Verde che gli venne donata come pegno per il loro patto, si mette in cammino per quella che sarà una avventura fantastica. Sulla strada verrà derubato e malmenato da un terzetto di balordi e troverà in una volpe, che si rivelerà parlante, una compagna inaspettata di viaggio, ma anche una sorta di coscienza aggiunta alla propria. Ancor prima si era imbattuto nel fantasma della Santa Winifred che lo aveva pregato di recuperargli la testa mozzata e gettata in uno stagno per poi riprendere il suo cammino e trovare, sfiancato e affamato, riparo presso un castello dove il proprietario e sua moglie cercheranno di circuirlo, il primo con minor successo della seconda. Ma la meta è vicina per stessa ammissione dei castellani e Gawain è pronto a concedere la testa al misterioso e possente Cavaliere Verde che imperturbabile lo stava aspettando tra i rovi della vecchia cappella diroccata. Si inginocchia per porgere il capo alla mannaia ma la paura lo assale e chiede ancora tempo durante il quale ha visioni del suo futuro di Re dopo la morte dello zio a Camelot dilaniata da guerre e malcontento al suo interno, con suo figlio che muore in battaglia e il suo popolo che inizia a osteggiarlo e maledirlo, finché, abbandonato da tutti, vede la sua testa staccarsi e cadere ai suoi piedi. Ripresosi, dopo questa terribile visione del suo futuro, è adesso rassegnato al suo destino e stavolta prega il Cavaliere Verde di non indugiare nel colpirlo. Ma questi, al contrario, lo loda per il suo coraggio e gli concede la vita passandogli un dito sulla gola e dicendogli: "Ben fatto, mio Cavaliere. Ora, la vostra testa può andare". Visionario e con una storia che si dipana a quadri, ognuno dei quali titolato, è un film che lascia un prevedibile e auspicabile spazio di azione a una serrata introspezione psicologica, sovvertendo le aspettative circa un epico duello tra un prode cavaliere e un terribile rivale che all'inizio fa presumere, quando irrompe prepotentemente sulla scena con un aspetto decisamente mostruoso. E invece a questo bel preambolo subentra una lenta ricerca del vero animo del protagonista tra paure e incertezze che ne contraddistinguono i tratti e Dev Patel è decisamente bravo nel tratteggiarli.
The Green Knight Stati Uniti d'America, Canada 2021
Regia: David Lowery Musiche Daniel Hart con Dev Patel: Sir Gawain Alicia Vikander: Essel / Lady Joel Edgerton: Lord Sarita Choudhury: Madre Sean Harris: Re Ralph Ineson: Cavaliere Verde Barry Keoghan: Sciacallo Erin Kellyman: Santa Winifred Kate Dickie: Regina Emmet O'Brien: Mago Atheena Frizzell: sorella minore Nita Mishra: sorella maggiore Tara McDonagh: sorella mediana Noelle Brown: signora bendata Megan Tiernan: giovane regina di Gawain Anaïs Rizzo: Helen Joe Anderson: Paris Chris McHallem: lord in attesa Donncha Crowley: vescovo Brendan Conroy: taverniere
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
C ommedia farsesca, parodiando il famoso romanzo di Dumas e diretta con leggerezza da Carlo Ludovico Bragaglia che mette insieme il meglio del Varietà di quegli anni, dandogli ampia facoltà di improvvisazione a tutto vantaggio del divertimento e di una trama che contempla anche tanta azione. I quattro protagonisti, lestofanti di prim'ordine, si sostituiscono ai veri Moschettieri impegnati nel recupero del prezioso collier che la Regina ha donato come pegno d'amore a Lord Buckingham , suo amante ed ambasciatore d'Inghilterra in Francia, rientrato in patria. Il Cardinal Richelieu , a conoscenza della tresca, aveva consigliato il Re di farle indossare il prezioso monile che le aveva a suo tempo regalato, in occasione della imminente festa della Municipalità a Corte. In quel modo avrebbe constatato di persona il tradimento della sua amata, visto che la preziosa collana si trovava oltre Manica. Così, grazie a Costance , amante di D'Artagnan , la Regina aveva in...
A lla vigilia di Ferragosto Roma è quasi del tutto svuotata. Col caldo soffocante sono tutti al mare a Fregene e in città sono rimasti in pochissimi. Come il ragionier Piccoli alle prese col consuntivo trimestrale che deve assolutamente terminare accumulando ore di straordinario che gli servono per mantenere sua moglie nella pensione Stella a Fregene dove è già in vacanza. Il capo ufficio lo ammonisce circa i pericoli di lasciare sua moglie da sola al mare con tutti quei bellimbusti che girano ma lui è irremovibile, del resto sua moglie è fedelissima e i soldi servono. Anche Carlo e Raffaele stanno per lasciare la città, anzi la prigione dove da ladruncoli erano detenuti e subito si mettono d'impegno a studiare quale vittima derubare in mezzo alla tanta gente che affolla la spiaggia dove prontamente si sono trasferiti anche loro. Il cavalier Bonaccorsi invece si sta lavorando una giovane segretaria da assumere se sarà carina con lui, facendole già godere le ferie in a...
Film divertentissimo di un Woody Allen ancora all'inizio della sua sfolgorante carriera di regista-attore e in piena forma anche se stereotipata dai precedenti Prendi i soldi e scappa e il Dittatore di Bananas . E' comunque in questo periodo che si affaccia prepotentemente in Europa e ricordo perfettamente le sale strapiene e fragorose risate accompagnate da battimani di gusto. Lui è sempre il solito imbranato e sfigato omuncolo pieno di complessi e in costante bisogno di sedute psicanalitiche, solo che a dir suo è ormai alla fase della trapanazione del cervello .... . Sam Felix è un critico cinematografico appena lasciato dalla moglie Nancy : " Addio Sam, il mio avvocato chiamerà il tuo !" " Eh ma io non ho avvocati, fagli chiamare il mio dottore ." Per questo pieno di sensi di colpa e senza l'apporto del suo analista " ma perchè gli psichiatri vanno in ferie ad agosto?? è il periodo dove la gente impazzisce di più !", vive un delirio ch...
J ohn non ha conosciuto suo padre e il marchio di bastardo lo ha accompagnato fino in età adulta, arrivando perfino ad odiare sua madre rea di non avergli mai rivelato il nome di chi la sedusse. Ora lei vive in un ranch con due sorelle zitelle e le poche volte che John le fa visita succedono sempre cose sgradevoli. Ma stavolta John, che vive da cinico dissoluto, seducendo ed abbandonando giovani donne, così come pensa possa aver fatto suo padre, è intenzionato a far luce sul suo genitore. Così aiutato dal fido Morenillo , un forzuto senza cervello che lo segue come un' ombra, finge di esser stato ferito ad una gamba per farsi ricevere e curare da sua madre. Costei non può rifiutargli l'aiuto necessario e lo accoglie per i giorni necessari alla sua guarigione intimandogli però di non scocciarla ancora con le sue origini. Astutamente John prima di accomiatarsi le fa dono di una discreta somma di denaro per ripagarla e non visto la sorprende a nasconderlo in in anfratto ric...
Chissà perchè il regista Howard Hawks decide dopo 7 anni circa di riproporre, si parla di remake, la stessa storia del suo mitico Un dollaro d'onore , forse gli era piaciuto tanto che voleva in qualche modo rifarlo o prolungarne gli effetti. Invece il film si regge solo sulla bravura degli interpreti perchè la storia è più o meno la medesima con John Wayne e con Robert Mitchum al posto di un altro grande come Dean Martin , coadiuvato da Arthur Hunnicutt un bravo caratterista di tante pellicole western al posto di Walter -Stumpy- Brennan e un giovane James -Mississippi- Caan anche lui col nome di un fiume come Ricky -Colorado- Nelson che in più cantava e pure bene. Ecco che la storia è speculare e mi riprometto di raccontarla meglio quando affronteremo l' originale, spero prossimamente. Lo sceriffo J.P. Harrah (Mitchum), " una stella attaccata a un ubriaco " ha il suo bel da fare con il solito proprietario terriero con mandrie che necessitano spazi altrui ed...
di fantastico ho apprezzato gli esterni ma come storia non c'ho capito una mazza
RispondiElimina