Monta in sella, figlio di ...
Sam Madison, uno scassinatore catturato a Denver, sta per salire sul patibolo quando suo fratello Dean entra in azione e con l'aiuto di due imbroglioni incontrati in un saloon, riesce va liberarlo e scappare. Loro sono ricercati per furto mentre i due incontrati nel saloon stavano per essere linciati dalla folla dopo essere stati scoperti come bari. Andrè, detto il "francese", un anziano giocatore di professione, si avvale della giovane ed avvenente Agnes che spaccia come nipote e insieme combinano truffe con le carte. Quando il piatto si fa allettante, la giovane offre il suo corpo per coprire la puntata visto che ha terminato i soldi. L'incauto di turno, bramoso di possederla, accetta e l'astuto André gli rifila le carte sbagliate per vincere agevolmente il piatto. Ma a Denver era andata male e solo grazie all'intervento del pistolero Dean erano riusciti a passarla liscia. Una volta raggiunto il loro abituale rifugio, vi trovano al suo interno un messicano di nome Felipe che dice di essere un cantastorie divenuto cieco per la lunga prigionia nelle segrete del Governatore della provincia messicana appena dopo il confine. Si fa chiamare El Supremo e con la forza ha accumulato un consistente quantitativo di oro e pietre preziose che tiene al sicuro nella sua inespugnabile fortezza. E' il frutto di anni di angherie e ruberie perpetrate ai danni del popolo e Felipe sa come introdursi nella fortezza essendo scappato attraverso un tunnel che solo lui conosce. Se lo aiuteranno nell'impresa avranno di che campare da nababbi per il resto della vita. Lui voleva i due pistoleri ritenendoli adatti ed unici per riuscire nell'impresa ma anche i due sconosciuti che sono con loro possono unirsi, volendo, alla spedizione. Agnes sembra riluttante sulle prime, stanca di quella vita pericolosa e scossa dalla brutta esperienza che stava per vivere a Denver, ma poi si dice pronta a seguirli. In breve, passato il confine, il gruppo si rende subito conto di come il Governatore eserciti il suo dispotico potere e spacciandosi per viaggiatori americani, grazie alla sensuale Agnes che fa colpo sul despota, vengono ricevuti con tutti gli onori a palazzo. Qui escogitano il piano che può renderli ricchi e mentre i due fratelli si avvicinano furtivamente alla sala del tesoro pronti ad entrare in azione, Agnes si è appartata in camera col Governatore che tramortisce, rubandogli la chiave della cassaforte. Il vecchio André crea un diversivo con la dinamite e i due fratelli entrano in azione eliminando le guardie per poi essere raggiunti dai complici. Riempiono dei sacchi di oro e gioielli e con Felipe imboccano il passaggio che li condurrà fuori, chiudendosi il varco alle spalle con gli ultimi candelotti. Una volta fuori però li aspetta una sorpresa poco piacevole; Felipe, che non è cieco ma è il capo dei rivoluzionari, è atteso dai suoi uomini e si prende tutto il tesoro che appartiene al popolo e che servirà per la rivoluzione, salutando beffardamente i quattro sbigottiti. Ma restati soli, scoprono casualmente che il vecchio André si era riempito le tasche e ne ha quanto basta per tutti, dopo essere stato messo a testa in giù per sincerarsi dell'effettiva entità del bottino che si era arraffato e che si sforza, in quella scomoda posizione, di assicurare che lo avrebbe diviso con loro.
Monta in sella, figlio di ...
Italia, Spagna 1972
Regia: Tonino Ricci
Musiche Luis E. Bacalov
con
Mark Damon: Dean Madison
Stelvio Rosi: Sam Madison (accreditato Stan Cooper)
Rosalba Neri: Agnes
Alfredo Mayo: André, il francese
Luis Marín: Felipe
Giancarlo Badessi: El Supremo
José Luis Chinchilla: Gonzalvo
Francisco Sanz: Bandito
Bruno Ariè: Sceriffo di Dover
Calisto Calisti: Chris, giocatore di poker
Angelo Susani: Bandito
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