Sinfonia per due spie
Unico esemplare al mondo, il nuovissimo fucile Laser 2 è stato rubato da un'organizzazione criminale che fa capo a un certo Pepito. Il misterioso boss è stato segnalato a San Francisco e sulle sue tracce c'è già l'agente Cormoran, infiltrato nella sua banda nota col nome dei Pepitas spacciandosi come disertore e disposto a tradire i suoi in cambio di denaro. L'arma, potenziata rispetto alla prima versione, è in grado di fondere una lastra di acciaio spessa 30 cm da una distanza di 800 metri, ragione questa che induce le autorità a spedire laggiù anche l'Agente 006. Non gode certo della fama del suo più illustre collega ma è tenace e parimenti attratto dalle belle donne tanto da relazionarsi subito con Tamara, un contatto locale che lo instrada sulla pista giusta che da San Francisco lo porta a Las Vegas. Contatta poi il Cormoran e cerca di concordare il da farsi ma braccato dagli uomini di Pepito, deve preoccuparsi soprattutto di salvarsi la pelle prima di poter piazzare il colpo decisivo e recuperare il fucile rubato. I Pepitas non gli danno tregua ma con l'aiuto di Tamara, che si rivela essere l'Agente americano 167, piomba nel loro rifugio in mezzo al deserto per farsi catturare dopo breve colluttazione. Il Cormoran riesce a farlo liberare da una complice e insieme si mettono all'inseguimento di Pepito e dei suoi che dopo un'assurda sparatoria, che la regia incomprensibilmente riprende come se l'azione dovesse svolgersi sott'acqua (???), vengono quasi tutti decimati e 006 può riprendersi il fucile. Poi cercando di divincolarsi dagli ultimi due scagnozzi, viene provvidenzialmente catturato al lazo dalla bella Tamara che a bordo del suo biplano lo issa a bordo. Destinazione Venezia (??? in biplano dal Nevada ???) dove il nostro legato come un salame dovrà obtorto collo sposarla. Per lui è davvero la fine stavolta.
Alberto Cardone firmandosi Albert Cardiff come da prassi, firma un modesto esempio dell'italian spy che ha l'unico pregio di avvalersi adeguatamente dei soldi del partner tedesco per girare in esterni americani che per il genere era una rarità. Trama debole però, con interprete principale e banda di energumeni a livello "cretinetti". Cast tedesco con un cameo di Tony Kendall mai inquadrato in primo piano ma del quale si intuisce l'aspetto. A tenere alto il nome e il genere anche l'ottima presenza di Mimmo Palmara accreditato Dick Palmer.
Alberto Cardone firmandosi Albert Cardiff come da prassi, firma un modesto esempio dell'italian spy che ha l'unico pregio di avvalersi adeguatamente dei soldi del partner tedesco per girare in esterni americani che per il genere era una rarità. Trama debole però, con interprete principale e banda di energumeni a livello "cretinetti". Cast tedesco con un cameo di Tony Kendall mai inquadrato in primo piano ma del quale si intuisce l'aspetto. A tenere alto il nome e il genere anche l'ottima presenza di Mimmo Palmara accreditato Dick Palmer.
Italia, Germania Ovest 1965
Regia: Alberto Cardone
Musiche Francesco De Masi
con
Hellmut Lange: John Krim - Agente 006
Mimmo Palmara: Cormoran (acrreditato Dick Palmer)
Barbara Lass: Tamara - Agente 167
Heidelinde Weis: Goldfeather
Wolfgang Neuss: Capo dei Servizi Segreti
e con
Tony Kendall: Pepito
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