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Fantozzi - Il ritorno
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Mentre sua moglie Pina, sua figlia Mariangela e il fido amico Filini lo piangono al cimitero dove è sepolto in un sottoscala, ironia della sorte, il povero Fantozzi è ai cancelli del Paradiso in attesa di entrare. Per un tutto esaurito dell'ultimo momento, ottiene da un angelo con le sembianze di D'Alema, di tornare sulla terra fino a che si libereranno dei posti. Gli viene consegnato uno strano oggetto che gli servirà per rientrare tra i suoi cari come se niente fosse successo. Esso fungerà da cancella memoria per i suoi cari e come segnale una volta che verrà richiamato tra i più. Infatti al suo risveglio nel suo letto della sua abitazione, tutto è come prima, con le solite abitudini di pretendere giornale e caffè e le preoccupazioni che non gli vengono più dalla figlia ma dalla nipotina che gli hanno lasciato per andare in Africa a far visita ai genitori di Bongo, il loro genero. Uga, la nipotina, è un tipetto impertinente e ne combina di cotte e crude costringendo il nonno a districarsi tra discoteche, giovani bulli e finti rapimenti, finendo in una profonda depressione dovuta a probabile andropausa. Solo le chat erotiche notturne sembrano ridestarlo dal torpore dei sensi, ma questa mania si ripercuote sulle bollette telefoniche costringendo sua moglie a consultarsi dapprima con uno specialista che, confermandole la necessità per suo marito di trovare un appiglio in quei giochetti erotici, la costringe a sua volta a prestarsi al ruolo di intrattenitrice per guadagnare i soldi necessari al pagamento delle costosissime bollette. Tutto questo finché Fantozzi scopre il tutto e si riprende dal suo deplorevole stato per ringraziare la sua stupenda consorte che per lui si era umiliata per sostenerlo economicamente. Ma il suo rispetto e slancio per Pina sembra di nuovo vacillare quando la sua vecchia fiamma, la signorina Silvani si rifà viva col pancione, raccontandogli di essere il padre del nascituro. Fantozzi ancorché perplesso per un unico rapporto avuto fugacemente qualche anno prima, viene prontamente convinto dalla donna col fatto che essendo vecchio lo sperma cammina molto lentamente, spiegazione che il povero ragioniere accetta di buon grado. Questo significa che deve dare alla donna quei 5 milioni o "pippi" che ella richiede e necessari a mettere al mondo la sua creatura. In realtà le servivano per una "romanella" ovvero un ritocchino all'intera figura che un chirurgo plastico poteva effettuare su di lei con quella cifra, visto che tutto il lavoro ne sarebbe costato 100. Fantozzi ignaro del finto pancione, segue la donna fino in clinica, fiero di diventare padre di quello che sembra un maschio, per poi però rendersi conto di essere stato turlupinato ancora una volta. Ma i guai non sono finiti perché quando apprende che il suo ex Mega Direttore Galattico, Duca Conte Balabam, è stato arrestato per corruzione, l'immediata felicità si muta in incubo quando questi lo tira in ballo come complice facendolo a sua volta arrestare. Così mentre il suo ex superiore esce di galera, lui viene condannato a 20 anni ma esce per un indulto dopo pochi anni giusto in tempo per una finale dei Mondiali pretendendo da Pina la solita frittatona di cipolle e la Peroni ghiacciata per il rutto libero d'ordinanza. Ma quando si siede in poltrona, scade per lui il tempo di permanenza sulla terra e viene richiamato in Paradiso. Stavolta a intrattenere i beati davanti alla Grande Luce che li estasia c'è un angelo con le fattezze del Berlusca e manco a farlo apposta ecco che la visione si interrompe per uno spot pubblicitario che spiega durerà per l'eternità.
Fantozzi - Il ritorno Italia 1996
Regia: Neri Parenti Musiche Bruno Zambrini con Paolo Villaggio: Ugo Fantozzi Milena Vukotic: Pina Fantozzi Gigi Reder: Geom. Renzo Filini Maria Cristina Maccà: Mariangela Fantozzi, Uga Fantozzi Anna Mazzamauro: Signorina Silvani Maurizio Mattioli: chirurgo plastico Antonio Allocca: controllore Sergio Gibello: magistrato Paolo Paoloni: megadirettore Galattico Duca Conte Balabam Nello Riviè: Giudice Eva Henger: annunciatrice della chatline erotica Mauro Vestri: pubblico ministero Angelo Bernabucci: impiegato allo sportello Walter Nudo: angelo del paradiso Giuliano Ghiselli: agente della polizia stradale Albert Colajanni: Massimo D'Alema Maurizio Antonini: Silvio Berlusconi Massimo Perla: Poliziotto della cinofila Fabio Traversa: Ispettore della Polizia di Stato Gianni Franco: commissario di polizia
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
J ohnny " Il Bello ", Al " Quattrodita " Caruso e Jack Amoruso sono tre scagnozzi del potente boss della mala Sam Genovese e per lui eseguono maldestramente "lavoretti", dall'estorsione all'eliminazione fisica di chi si oppone al taglieggiamento, procurando sempre grattacapi al loro boss che all'ultimo errore, l'uccisione per sbaglio di una sua zia, decide di accopparli. Devono darsi alla macchia e nascondersi in attesa che la brillante mente del gruppo, Johnny, escogiti un piano per salvarsi. Il problema più grande è quello di far restare sveglio Al che è affetto da una sindrome che gli causa la perdita di memoria ogni volta che si addormenta. Risvegliandosi deve farsi raccontare ogni volta chi è e perché si trovano in quella stanza di albergo. Dopo alcuni giorni passati da Johnny e Jack a ragguardarlo sul da farsi, Al dovrà introdursi nella suite del boss all'ultimo piano dell'albergo dove si sono nascosti, celarsi nel...
A ppare chiaro fin dall'inizio che in quella missione c'è qualcosa che non quadra. Un gruppo di paracadutisti commandos inglesi agli ordini del Maggiore Smith e del Tenente Schaffer si è appena lanciato da un aereo sulle Alpi Bavaresi con lo scopo di penetrare nell'inaccessibile e super fortificato Schloß Adler , o castello delle aquile, dove è tenuto prigioniero il Generale americano Carnaby , colui che ha ideato il piano d'invasione dell'Europa. I tedeschi contano di ricavare dal prezioso prigioniero quante più informazioni possibili facendo ricorso anche alla tortura. Compito dei commandos è liberarlo infiltrandosi nel castello in virtù della loro padronanza con la lingua tedesca e delle uniformi del nemico. Circa un minuto dopo il lancio del gruppo, una paracadutista donna li segue in solitaria dopo essere sbucata fuori da un vano dell'aereo. Il gruppo atterra e raduna le sue cose constatando che uno dei componenti è morto col collo spezzato. Il co...
Girato nell' Idaho e in Oregon il film è un capolavoro assoluto del genere avventuroso. I paesaggi maestosi, la sapiente fotografia e i personaggi di assoluto valore ne fanno un film epico che sfida tranquillamente il tempo. E' anche il primo film a colori del regista Vidor e dell'indimenticabile Spencer Tracy . Lui è il maggiore Robert Rogers a capo di un temutissimo reparto di cacciatori abili nello scovare ed eliminare indiani nei loro territori, che nel selvaggio Nord America sono alleati dei nemici Francesi e rappresentano una continua minaccia per gli insediamenti Inglesi e dei coloni Americani con frequenti incursioni che culminano ogni volta con distruzioni ed atti di efferata violenza ... QUESTO E' IL RACCONTO DELLA NOSTRA AMERICA ... DEL SECOLO DI BATTAGLIE TRA FRANCESI E INDIANI ... QUANDO IL BISOGNO TRASFORMO' UOMINI SEMPLICI, SCONOSCIUTI ALLA STORIA, IN LEGGENDE DI AUDACIA E RESISTENZA. TUTTO INIZIA A PORTSMOUTH, NEW HAMPSHIRE, NEL 1759 ... ...
N inì Cantachiaro e il suo compare Mimì Makò sono suonatori ambulanti di contrabbasso costretti alla fame a causa di un "repertorio" che non riscuote le attenzioni dei passanti. La fortuna sembra assisterli quando Mimì riceve in eredità da una zia un libretto al portatore con un milione e mille lire . E' l'occasione che il furbo Ninì, la mente della coppia, coglie al volo per girare il mondo nel tentativo di farsi un nome ed entrare nel novero degli artisti di fama e delle attrazioni dei locali più prestigiosi al mondo. Li seguiamo quindi in siparietti divertenti a far da contorno o introdurre spettacoli di arte varia in giro per Parigi , Madrid , Londra , New York e addirittura Hong Kong, ovviamente senza fortuna e sperperando tutto il denaro per fare mestamente ritorno a Roma da dove erano partiti. Con Macario a fare da spalla, Totò si esibisce nel suo repertorio classico, ballo compreso, ma è solo un pretesto per introdurre, in un periodo ancora piuttos...
Fresco di Aida all' Arena di Verona mi è particolarmente gradito proporvi questo film del 2001 del regista francese Benoit Jacquot con una magistrale e stupenda Angela Gheorghiu , soprano rumena che qui recita col marito, il tenore Roberto Alagna nel ruolo di Cavaradossi . La storia credo la conoscano tutti, l'amore tragico tra la bella Tosca e Mario Cavaradossi sullo sfondo delle guerre napoleoniche e caduta della Repubblica Romana . Il regista con sapiente uso di luci rende l'atmosfera dell'opera in maniera superba coadiuvato in questo da interpreti grandissimi: Angela nel ruolo di una bellissima Tosca , Roberto Alagna il marito-pittore-patriota Mario Cavaradossi e uno straordinario Barone Scarpia , capo della polizia papalina e invaghito di Tosca , interpretato da uno dei più bravi baritoni ognitempo: Ruggero Raimondi . Consiglio senz'altro di vedere questo film, sia agli amanti della lirica che agli altri desiderosi di avvicinarsi a questo lato della m...
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