Fantozzi in paradiso
Come purtroppo accade nella vita, dopo la pensione c'è il camposanto ed è questo il triste destino al quale non si sfugge e che vede al momento Fantozzi seppellire i suoi ex colleghi che ad uno ad uno se ne vanno per acciacchi o limiti di età, come il compianto Rag. Fonelli che in tanti nemmeno più ricordavano il nome. Ed è durante l'ennesimo funerale che Fantozzi e Filini decidono di rivalersi sulla Megaditta che tanto li ha spremuti, rapinando l'istituto di credito che è al suo interno. Dopo aver visto come si fa in un film poliziesco, i due, travestiti con naso finto e occhiali, entrano in azione nella banca dell'azienda piena di soldi per le paghe previste in quei giorni. Aiutati dal direttore, senza il quale i due imbranati non avrebbero avuto successo, i nostri con due buste piene di denaro si danno alla fuga per farsi però raggiungere dalla lussuosa limousine del Mega Direttore Galattico Duca Conte Maria Rita Vittorio Barambani che fattili salire a bordo, spiega loro che li perdonerà a patto che lascino a lui il malloppo che l'assicurazione poi rifonderà. Son soldi che i poveracci come loro non saprebbero come spendere mentre lui ha le sue mantenute oltre ai tanti interessi da soddisfare. Così i nostri, scaricati con un sedile ribaltabile, ritornano alla loro vita da pensionati. Fantozzi si ritrova in casa il genero Bongo con sua figlia Mariangela e la nipotina Uga in quanto sfrattati e senza un tetto dove dormire e ben presto viene cacciato fuori di casa dagli invasori e con Pina, sua moglie, rimedia un tetto in un garage che cerca di sistemare alla meno peggio. Poi durante il solito funerale di un collega, rimane coinvolto in un incidente con il sacerdote e finisce in ospedale con lui dove dopo gli esami di rito gli viene diagnosticato un tumore ai polmoni per il quale gli restano solo 7 giorni di vita. Mestamente, senza avere il coraggio di dirlo a sua moglie, Fantozzi si incupisce al punto da insospettire sua moglie fino a farle scoprire la verità nelle carte mediche che suo marito aveva nascosto. Decide così di rendergli meno amaro il suo ultimo periodo di vita dandogli la possibilità di coronare il suo sogno erotico di una vita, accoppiarsi con la mitica signorina Silvani. Questa, sempre in bolletta per via delle scommesse con le quali sperpera tutto il denaro, contattata da Pina è convinta a sedurre suo marito in cambio di soldi e gioielli che accetta anche se con una certa riluttanza. Circuisce con una scusa l'uomo e insieme partono per un viaggetto a Cortina dove Fantozzi, dopo aver tracannato una bevanda super energetica e afrodisiaca, scarica tutta la sua furia sessuale sulla Silvani che ne resta incredibilmente soddisfatta al punto da pretendere una relazione duratura con quello che riteneva un insignificante ometto. Ma Fantozzi scopre tutto e scarica la sua amante per tornare grato a casa da sua moglie ed essendo ormai prossimo alla scadenza dei suoi giorni terreni, si prodiga in pellegrinaggi ai principali santuari per espiare i suoi peccati ed ottenere clemenza là dove sta per andare. Ma Pina lo raggiunge con la straordinaria notizia che il referto medico era stato erroneamente consegnato a lui in luogo del sacerdote col quale era stato ricoverato. Ragione questa che fa impazzire di gioia il ragioniere che si mette a correre all'impazzata, urlando tutta la sua gioia prima di venire investito da un camion e successivamente da un rullo compressore. Il povero Fantozzi è accompagnato dai suoi ultimi colleghi al cimitero chiuso in una cassa più larga che alta vista l'orribile fine subita. A piangerlo oltre a sua moglie e sua figlia anche l'inseparabile nuvoletta che tanto l'ha accompagnato in vita, annaffiandolo per l'ultima volta. Ma le traversie per il povero ragioniere non sono terminate perché giunto nell'aldilà e imbarcatosi con altre anime sull'aereo per il Paradiso, questo viene dirottato in volo e le anime condotte al cospetto di Buddha nella cui giurisdizione un'anima si reincarna tante volte quante ne servono per purificarsi. Per cui dovrà rinascere come in chiusura quando lo vediamo appena partorito da sua madre con già gli stessi abiti con i quali aveva vissuto la vita precedente e probabilmente dovrà rifare tutto da capo.
Fantozzi in paradiso
Italia 1993
Regia: Neri Parenti
Musiche Bruno Zambrini
con
Paolo Villaggio: Ugo Fantozzi
Milena Vukotic: Pina Fantozzi
Gigi Reder: Rag. Filini
Plinio Fernando: Mariangela e Uga Fantozzi
Anna Mazzamauro: Sig.na Silvani
Stefano Antonucci: Sacerdote del secondo funerale
Angelo Bernabucci: L'allibratore
Sergio Gibello: Radiologo
Vito Passeri: Ex collega di Fantozzi
Emanuele Magnoni: Ex collega di Fantozzi
Giulio Massimini: Sacerdote del primo funerale
Paolo Paoloni: Duca Conte Maria Rita Vittorio Barambani
Jimmy il Fenomeno: un parente del defunto al primo funerale
Commenti
Posta un commento
i vostri commenti sono molto apprezzati