Charlie Chan alle Olimpiadi
Mentre veniva testato sui cieli di Honolulu un nuovissimo congegno in grado di far pilotare da terra un aereo, improvvisamente il medesimo sfuggiva al controllo e si dileguava dando la netta impressione che il pilota avesse preso i comandi allo scopo di fuggire con aereo e trafugare il prezioso congegno. Charlie Chan segue in prima persona l'avvenimento essendo accaduto in casa e in breve rinviene l'apparecchio in una remota spiaggia dell'isola dove si era recato a pesca con il figlio più piccolo. Trova anche il pilota, ucciso e nascosto nei pressi ma del congegno, grande come una macchina fotografica, non c'è traccia. Scopre anche che l'addetto alla manutenzione del velivolo fino al momento della partenza è stato ucciso nella sua casa per cui appare evidente lo scopo di quel furto atto a vendere il ritrovato al miglior offrente. E quale migliore scelta tra le varie delegazioni mondiali presenti a Berlino per i Giochi dell'XI Olimpiade? Ed è a Berlino che punta dritto Chan dopo aver scoperto tra i passeggeri del piroscafo Manhattan in navigazione verso la Germania, non solo la squadra olimpica americana, ma anche un paio di sospettati tra i quali la sensuale Yvonne Roland, tipo in grado con l'arma della seduzione di compiere qualsiasi impresa. E poi a Berlino gareggerà il suo primogenito Lee nelle gare di nuoto, ragione questa per unire l'utile al dilettevole. Ma temuto da chi sa di averlo alle calcagna, viene fatto oggetto di intimidazioni e perfino ricatto quando rapiscono suo figlio per ottenere il prezioso congegno che Chan aveva recuperato appena arrivato in Germania. Nel porto dove la nave era attraccata e che lui aveva preceduto a bordo del dirigibile Hindenburg che faceva servizio di linea tra New York e Berlino, aveva abilmente scoperto dove la donna sospettata poteva aver nascosto un piccolo oggetto: una innocua scatola di cioccolatini. Ovviamente la donna aveva dato l'allarme ai suoi compari ed ora il figlio Lee era in loro mani. Ma ancora una volta e astutamente, Chan riesce a salvare capra e cavoli, come si suol dire, facendosi tracciare dalla solerte polizia tedesca che al comando dell'inflessibile Capitano Ispettore Strasser piomba sul posto dove viene a galla la verità che si può scoprire cliccando il seguente bottone:
Tirato un sospiro di sollievo Charlie Chan può assistere alla vittoria nel nuoto di suo figlio e a tante altre gare in una Germania che stranamente la regia mostra per nulla cupa e liberticida, bensì efficiente e pronta a restituire addirittura un così importante congegno utilizzabile anche in campo militare. Misteri politici degli anni '30.
Charlie Chan at the OlympicsStati Uniti d'America 1937
Regia: H. Bruce Humberstone
Musiche Samuel Kaylin
con
Warner Oland: Charlie Chan
Katherine DeMille: Yvonne Roland
Pauline Moore: Betty Adams
Allan Lane: Richard Masters
Keye Luke: primogenito Lee Chan
C. Henry Gordon: Arthur Hughes
John Eldredge: Cartwright
Layne Tom Jr.: secondogenito Charlie Chan Jr.
Jonathan Hale: Mr. Hopkins
Morgan Wallace: S.E. Charles Zaraka
Frederick Vogeding: Capitano Ispettore Strasser
Andrew Tombes: Scott Ispettore capo polizia
Howard Hickman: Dr. Burton
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