Il pirata Barbanera
Nel diciassettesimo secolo le coste del Mar dei Caraibi erano infestate dai pirati, il più famoso dei quali era Edward Teach, il perfido e immortale Barbanera. Sir Henry Morgan che era allora al servizio di Sua Maestà Britannica era stato inviato a ripulire quei mari proprio da quei pirati dei quali un tempo era il capo ...
A Port Royal la nave del Capitano Bellamy sta per lasciare il porto ma non prima di aver imbarcato la graziosa Edwina Mansfield nipote di Sir Henry, con la sua accompagnatrice Alvina e il misterioso dottor Robert Maynard. A bordo la sconvolgente vista del Bellamy impiccato e la nave in mano agli uomini di Barbanera che possono lasciare indisturbati il porto sfilando in barba ai cannoni forti dello scudo che la donna offre. Lei voleva fuggire con lo sfortunato Bellamy e dopo aver racimolato un baule di preziosi dal bottino di suo zio Morgan. Ora quel tesoro appartiene a Barbanera che intende nasconderlo in un luogo sicuro su di un isolotto oltre ad approfittare del cerusico per farsi estrarre una pallottola dal collo. Il Maynard è in realtà una spia al servizio inglese che intende trovare le prove della disonestà di Sir Henry colpevole di accumulare per proprio tornaconto le ingenti fortune che la guerra di corsa contro i bastimenti spagnoli gli sta offrendo. Poi come si dice con una fava due piccioni e anche il Barbanera finirebbe sulla forca per una definitiva ripulita di quei mari. Ma l'irsuto pirata è uomo astuto oltre che risoluto e ha già individuato il soggetto che tuttavia tiene in vita per le sue capacità mediche. Così Maynard deve cercare di sopravvivere in un ambiente ormai ostile e proteggere come può la giovane della quale si sta innamorando ogni giorno di più. Lei lo ricambia al punto da rischiare a sua volta la vita in diverse occasioni, finché il Barbanera affronta in mare aperto il suo rivale Morgan. Questi attira il pirata con un finto bastimento spagnolo in una trappola, facendogli credere ad un facile bottino per poi avvantaggiarsi con la sua superiore potenza di fuoco. Ma il pirata ancora una volta si avvale dello scudo che gli offre sua nipote legandola all'albero di maestra. Questo induce Morgan a desistere anche dal successivo abbordaggio per ritirarsi. Ma è vicino l'epilogo brutale per Barbanera quando i suoi uomini si ribellano e pretendono parte del bottino nascosto su di un'isola. Una volta sbarcati succede un parapiglia tra le due fazioni della ciurma ed hanno il sopravvento quelli ammutinati che riservano al truce Barbanera una orrenda fine. Nel trambusto Edwina e il suo Robert riescono a prender il largo con una lancia a vela vanamente inseguiti dai pirati. Sono salvi e sebbene senza quel tesoro che avrebbe consentito loro una vita agiata, possono contare sull'amore che li ha uniti
per sempre.
Il maestro Raoul Walsh condisce una storia vera farcendola di tanta fantasia e con ritmo serrato avvince lo spettatore fino al lieto fine dei due amanti protagonisti. Ma il plauso principale spetta a Robert Newton straordinario nel dare corpo al più temuto predone dei mari, tanto che nell'immaginario collettivo del famigerato Barbanera salta subito alla mente la sua irsuta e brutta faccia.
Blackbeard, the Pirate
Stati Uniti d'America 1952
Regia: Raoul Walsh
Musiche Victor Young
con
Robert Newton: Edward Teach il Barbanera
Linda Darnell: Edwina Mansfield
William Bendix: Ben Worley il Gufo
Keith Andes: Robert Maynard
Torin Thatcher: Sir Henry Morgan
Irene Ryan: Alvina
Alan Mowbray: Noll
Richard Egan: Briggs
Skelton Knaggs: Gilly
Dick Wessel: l'Olandese
Anthony Caruso: Pierre La Garde
Jack Lambert: Tom Whetstone
Noel Drayton: Jeremy
Pat Flaherty: Job Maggot
Carl Harbaugh: timoniere
James Craven: Capitano
Sol Gorss: Sorrel
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