Backtrace
D urante la spartizione del bottino di una rapina che ha fruttato molti soldi, Macdonald rimane ferito alla testa dopo una violenta sparatoria sorta per una lite tra i vari pretendenti. Dopo sette anni di ricovero nel reparto psichiatrico di un carcere di massima sicurezza, l'uomo è ancora affetto da amnesia retrograda e non ricorda né la rapina e tantomeno il luogo dove ha nascosto una parte ingente del bottino. Il capitano Sykes dell'FBI incaricato del caso non è ancora riuscito a venirne a capo, perché l'uomo non riconosce nemmeno le persone che restarono uccise in quella tremenda sparatoria. Inoltre trova ostilità anche nel collega della polizia metropolitana Franks che sembra snobbare se non addirittura insabbiare le indagini. A smuovere le acque con decisione è l'evasione rocambolesca di Macdonald ad opera di un agente della struttura penitenziaria che viene aiutato da una del personale medico e da un finto paziente. Portano l'uomo sui luoghi a lui un tempo familiari iniettandogli nel midollo un siero di nuova sperimentazione che ha effetti benefici su un vasto campione di pazienti ai quali è stato somministrato. Unito a esperienze visive che il soggetto deve avere sui luoghi un tempo a lui noti, il nuovo ritrovato sta dando ottimi risultati. Sebbene frastornato all'inizio e dolorante per l'iniezione subita, Mac inizia pian piano a dipanare le nebbie nella sua testa riconoscendo addirittura suo figlio Lucas in uno dei suoi liberatori e insieme riscoprire il luogo dove vennero nascosti la parte dei soldi di loro spettanza. Ricorda anche della sparatoria e di chi ne era coinvolto e che aveva preteso più del pattuito e che risponde al nome dell'insospettabile agente Franks che arriva sul posto con i suoi accoliti per chiudere i conti. Ma anche Sykes è ormai sulle tracce di Mac e giunge giusto in tempo per salvagli la vita uccidendo il collega corrotto e i suoi uomini. Stabilito poi che Mac si è già fatto 7 anni senza aver ucciso nessuno, visto che i responsabili sono i poliziotti appena eliminati, lascia libero Mac e suo figlio di rifarsi una vita e godersi il malloppo facendo così giustizia a modo suo nel finale di uno dei più insulsi e brutti film del nostro amato Sly.
In effetti sembra capitato per caso e più che altro per attirare l'attenzione col suo nome visto che partecipa poco all'azione risultando anche del tutto inespressivo e "gommato" in quei pochi minuti che vi appare. Da dimenticare in fretta.
Backtrace
Stati Uniti, Canada 2018
Regia: Brian A. Miller
Musiche Tim Jones
con
Sylvester Stallone: Sykes
Matthew Modine: Macdonald "Mac"
Ryan Guzman: Lucas
Christopher McDonald: Franks
Meadow Williams: Erin
Colin Egglesfield: detective Carter
Jenna Willis: Detective Bay
Tyler Jon Olson: Farren
Lydia Hull: Dr. Nichols
Baylee Curran: Alicia
in fondo era già uscito per il mercato home video per cui non c'è da meravigliarsi
RispondiEliminaquel che passa il convento Sky è ormai da tempo quasi del tutto inguardabile
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