Amori di mezzo secolo
Cinque episodi sull'evolversi dell'Italia a cavallo del ventesimo secolo, diretti da illustri registi con ottimi interpreti. Si comincia con
"L'amore romantico", diretto da Glauco Pellegrini
che vede la giovane Elena innamorata di nascosto del musicista Mario ma ostacolata da suo padre e soprattutto da sua zia che vede nel Conte Edoardo Savelli un miglior partito per sua nipote e in grado di risollevare le sorti della famiglia che versa in precarie condizioni economiche. Per cui, approfittando di una tournee del giovane musicista, la zia fa in modo che la corrispondenza epistolare tra i due cessi, costringendo sua nipote ad accettare il matrimonio con il Conte convincendola che l'amore che provava per lei Mario è svanito. Del resto con la fama che ha raggiunto in giro per l'Europa è più che comprensibile che abbia avuto molte altre relazioni. Invece il giovane affranto dal non ricevere più sue lettere, ignaro del fatto che anche le sue vengono intercettate e distrutte dalla dispotica zia, ritorna a casa ma l'incontro avviene sulla soglia della chiesa da dove sta uscendo Elena appena unita in matrimonio con il Conte. Un tuffo al cuore per entrambi che svengono esanimi a terra dando il là all'episodio
"Guerra 1915-18", diretto da Pietro Germi
nel quale Antonio e Carmela, sposini in un paesino sperduto dell'Abruzzo, assistono alla chiamata alle armi della leva 1899 stante la Prima Guerra Mondiale e Antonio del 1900 può quindi continuare a lavorare i campi e aspettare con sua moglie la nascita del loro primogenito. Ma anche la sua classe viene chiamata e Carmela approfitta della Santa Pasqua per affrontare un lungo viaggio in treno per far visita a suo marito ancora in fase di addestramento. Le porta i saluti dei parenti e del buon cibo della sua terra salutandolo nella speranza di rivederlo presto. Poco dopo la donna dà alla luce il loro primo figlio ma Antonio, spedito al fronte, nello stesso istante durante una carica alla baionetta viene centrato in pieno petto da un proiettile nemico dando inizio a
"Dopoguerra 1920", diretto da Mario Chiari
dove uno straripante Alberto Sordi veste i panni dell'esaltato squadrista alla vigilia della Marcia su Roma. Lo vediamo poi intento più che altro alle belle donne nella vita notturna della capitale, incurante della politica che si respira in quel periodo, ma quando la sua ragazza lo raggiunge dal paese e lo scopre in quegli atteggiamenti, si prende una rivincita memorabile riuscendo a farsi largo nel mondo del cinema ingelosendo da morire colui che la credeva una sempliciotta paesana
"Napoli 1943", diretto da Roberto Rossellini
narra dell'amore tra un giovane aviere e una figurante impegnata nelle prove al San Carlo che durante i bombardamenti alleati si sono conosciuti in un rifugio. L'amore purtroppo per loro sarà di breve durata visto che nel secondo raid aereo periscono entrambi
"Girandola 1910", diretto da Antonio Pietrangeli
vede il dottor Michelangelo consigliare ad un paziente di moderare la sua attività sessuale venendo da questi pregato di mediare la questione con la sua esigente amante. Del resto con l'età avanzata ogni lasciata è persa come suol dirsi per cui il buon dottore accetta di incontrare la donna che a sua volta lo prega di fare lo stesso con un altro suo amante e così via in una girandola che in piena Belle Epoque porterà il medico a confrontarsi sbigottito anche con sua moglie nel finale questo melodramma che vide un sesto episodio tagliato dalla censura.
Amori di mezzo secolo"L'amore romantico", diretto da Glauco Pellegrini
che vede la giovane Elena innamorata di nascosto del musicista Mario ma ostacolata da suo padre e soprattutto da sua zia che vede nel Conte Edoardo Savelli un miglior partito per sua nipote e in grado di risollevare le sorti della famiglia che versa in precarie condizioni economiche. Per cui, approfittando di una tournee del giovane musicista, la zia fa in modo che la corrispondenza epistolare tra i due cessi, costringendo sua nipote ad accettare il matrimonio con il Conte convincendola che l'amore che provava per lei Mario è svanito. Del resto con la fama che ha raggiunto in giro per l'Europa è più che comprensibile che abbia avuto molte altre relazioni. Invece il giovane affranto dal non ricevere più sue lettere, ignaro del fatto che anche le sue vengono intercettate e distrutte dalla dispotica zia, ritorna a casa ma l'incontro avviene sulla soglia della chiesa da dove sta uscendo Elena appena unita in matrimonio con il Conte. Un tuffo al cuore per entrambi che svengono esanimi a terra dando il là all'episodio
"Guerra 1915-18", diretto da Pietro Germi
nel quale Antonio e Carmela, sposini in un paesino sperduto dell'Abruzzo, assistono alla chiamata alle armi della leva 1899 stante la Prima Guerra Mondiale e Antonio del 1900 può quindi continuare a lavorare i campi e aspettare con sua moglie la nascita del loro primogenito. Ma anche la sua classe viene chiamata e Carmela approfitta della Santa Pasqua per affrontare un lungo viaggio in treno per far visita a suo marito ancora in fase di addestramento. Le porta i saluti dei parenti e del buon cibo della sua terra salutandolo nella speranza di rivederlo presto. Poco dopo la donna dà alla luce il loro primo figlio ma Antonio, spedito al fronte, nello stesso istante durante una carica alla baionetta viene centrato in pieno petto da un proiettile nemico dando inizio a
"Dopoguerra 1920", diretto da Mario Chiari
dove uno straripante Alberto Sordi veste i panni dell'esaltato squadrista alla vigilia della Marcia su Roma. Lo vediamo poi intento più che altro alle belle donne nella vita notturna della capitale, incurante della politica che si respira in quel periodo, ma quando la sua ragazza lo raggiunge dal paese e lo scopre in quegli atteggiamenti, si prende una rivincita memorabile riuscendo a farsi largo nel mondo del cinema ingelosendo da morire colui che la credeva una sempliciotta paesana
"Napoli 1943", diretto da Roberto Rossellini
narra dell'amore tra un giovane aviere e una figurante impegnata nelle prove al San Carlo che durante i bombardamenti alleati si sono conosciuti in un rifugio. L'amore purtroppo per loro sarà di breve durata visto che nel secondo raid aereo periscono entrambi
"Girandola 1910", diretto da Antonio Pietrangeli
vede il dottor Michelangelo consigliare ad un paziente di moderare la sua attività sessuale venendo da questi pregato di mediare la questione con la sua esigente amante. Del resto con l'età avanzata ogni lasciata è persa come suol dirsi per cui il buon dottore accetta di incontrare la donna che a sua volta lo prega di fare lo stesso con un altro suo amante e così via in una girandola che in piena Belle Epoque porterà il medico a confrontarsi sbigottito anche con sua moglie nel finale questo melodramma che vide un sesto episodio tagliato dalla censura.
Italia 1954
Regia: Glauco Pellegrini, Pietro Germi, Mario Chiari, Roberto Rossellini e Antonio Pietrangeli
Musiche Carlo Rustichelli
con
in L'amore romantico
Franco Interlenghi: Mario, il musicista
Leonora Ruffo: Elena
Paola Borboni: Matilde, zia di Elena
Carlo Ninchi: padre di Elena
Luigi Tosi: Conte Edoardo Savelli
in Girandola 1910
Lea Padovani: Isabella
Andrea Checchi: Gabriele
Umberto Melnati: Cocò, il politico
Carlo Campanini: Michelangelo, il medico
Lily Granado: la moglie di Michelangelo
Franco Scandurra: l'Eccellenza
Scilla Vannucci: Ninì
Edith Jost: Adelaide
Ettore Jannetti: direttore del Nightclub
in Guerra 1915-18
Maria Pia Casilio: Carmela
Albino Cocco: Antonio
Lauro Gazzolo: il maestro
Gustavo Serena: il Sindaco
Amedeo Trilli: il dottore
Fara Libassi: zia di Alberto
Assunta Radico: madre di Carmela
in Dopoguerra 1920
Alberto Sordi: Alberto, lo squadrista
Silvana Pampanini: Susanna, la fidanzata e Salomè
Giuseppe Porelli: Fosco D'Agata
Alba Arnova: Yvonne, la ballerina
Arturo Bragaglia: zio di Alberto
Amalia Pellegrini: zia di Alberto
Franco Migliacci: assistente di Fosco
in Napoli 1943
Antonella Lualdi: Carla, la figurante
Franco Pastorino: Renato, l'aviere
Ugo D'Alessio: Pasquale, il purparo
Nello Ascoli: Raffaele, il tarallaro
Salvatore Costa: Gennaro, il caffettaro
Alberto Plebani: il cantante d'opera
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