Tre pazzi a zonzo
J eff Wilson, giovane proprietario di un circo è in difficoltà finanziarie tali da aver chiesto un prestito di 10 mila dollari ad uno strozzino che ora vuole la restituzione della somma prima della scadenza mirando a prendersi il circo. Lui è legato sentimentalmente con una bella domatrice di cavalli e conta di saldare il suo debito vista l'ottima affluenza di pubblico per quello spettacolo serale. Infatti è un successo e ottiene la cifra sperata ma quando si isola per contare i dollari il losco creditore avvalendosi dell'aiuto del forzuto Golia e del diabolico piccolo professor Atomo con una botta in testa gli rubano i soldi, lasciandolo esanime vicino al gabbione del gorilla. Qui è rinvenuto da Antonio, uno dei suoi fidati collaboratori, che col simpatico tuttofare Punchy si mette subito ad indagare ma non prima di aver chiamato sul posto un suo amico e sgangherato legale, Loophole, che si dice della partita iniziando subito con i suoi buffi interrogatori a cercare la verità. Appare chiaro che c'è combutta tra il forzuto, una bella trapezista, il piccoletto e ovviamente il creditore che è il mandante di tutta la faccenda. Loophole dopo alterne fortune si ritrova dapprima con la somma recuperata per poi riperderla finché non escogita un piano che dovrebbe salvare il giovane Wilson dal fallimento e perdita dell'amato circo. Costui ha una ricca zia, Susanna Dukesbury, con la quale si erano guastati i rapporti dopo che aveva scelto quella vita, per cui il bizzarro legale si introduce nella villa della ricca signora corteggiandola come se la conoscesse da tanto tempo e arrivando a offrirsi di organizzare per lei lo spettacolo di musica classica che tanto ama, facendolo dirigere dall'illustre direttore d'orchestra parigino Jardinet, per il quale la donna impazzisce, fatto giungere dalla lontana Francia. In realtà Loophole ha in animo di organizzarle, a sua insaputa, uno spettacolo circense tale da conquistarla alla causa del suo giovane nipote. Per cui con l'aiuto dei due incredibili aiutanti Antonio e Punchy, riesce a far dirigere l'orchestra al maestro Jardinet appena arrivato, su di un pontone galleggiante che poi i suoi complici liberano dagli ormeggi facendolo allontanare in mare aperto senza che gli orchestrali se ne accorgano, continuando imperterriti a suonare. Viceversa i quattrocento illustri invitati, tra i quali autorità politiche importanti, dopo cena si ritrovano davanti ad uno spettacolo circense che, se sulle prime fa infuriare la ricca zia, riesce poi grazie agli applausi scroscianti degli invitati a farle fare una figura decisamente migliore di quella di un semplice concerto sinfonico. E' un tripudio anche per i numeri di agilità circense uniti a quelli goffi ma esilaranti di Punchy e i suoi amici animali nella lotta senza quartiere contro il subdolo creditore che voleva a tutti i costi sabotare lo spettacolo, mentre se ne ritroverà involontariamente a farne parte divertendo ancor più tutto il pubblico. Il circo è salvo, la pace con la ricca zia ristabilita e l'amore con la sua bella domatrice riempiono il cuore del giovane Wilson e tutto grazie alle mirabolanti intuizioni e abilità di tre pazzi scatenati.
Classica commedia musicale da gustarsi nel periodo natalizio dove è possibile apprezzare al meglio tutta la verve dei fratelli Marx, dalle battute sagaci e strappa risate dell'immenso Groucho, alle trovate ingenuo-geniali del riccioluto Harpo, sorretto dal sempre ottimo e, all'occorrenza virtuoso pianista, Chico.
At the Circus
Stati Uniti 1939
Regia: Edward Buzzell
Musiche Harold Arlen, Franz Waxman
con
Groucho Marx: Avvocato Loophole
Harpo Marx: Punchy
Chico Marx: Antonio
Kenny Baker: Jeff Wilson
Florence Rice: Julie Randall
James Burke: John Carter
Margaret Dumont: Mrs. Susanna Dukesbury
Barnett Parker: Whitcomb
Eve Arden: Peerless Pauline
Nat Pendleton: Golia, il forzuto
Jerry Marenghi: il piccolo Professor Atomo
Fritz Feld: Maestro Jardinet
Charles Gemora: Gibraltar the Gorilla
Edmund Mortimer: il Governatore
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