Fermi tutti... arrivo io!
L' Hotel Santiago meta di turisti danarosi e uomini d'affari è teatro di un efferato delitto. Mr. Brown, ricco industriale, è stato trovato accoltellato e l'albergo è stato isolato dalla polizia. Nessuno può lasciare le sue stanze finché le indagini del Commissario Benni non avranno appurato l'alibi di ognuno degli ospiti. Dai primi interrogatori emerge che la vittima aveva avuto un alterco la sera prima con il suo segretario particolare, uomo di fiducia alle sue dipendenze da una quindicina d'anni. Costui nasconde un segreto, ovvero si prestò anni prima a sposare la donna che Mr.Brown sedusse mettendola incinta in una relazione extra coniugale. Assumendolo con un ricco stipendio, si era assicurato che avrebbe sostenuto il ruolo di vero padre della nascitura così come era stato finora. L'uomo però avrebbe avuto piacere che la ragazza, che ha amato come una figlia, avesse potuto ereditare le fortune del vero padre, ragion per cui c'era stato quel serrato confronto. Ma non era stato lui ad ucciderlo e il Commissario è disposto a credergli. Ecco allora che spunta la pista del debitore di gioco che la sera prima aveva perduto una forte somma di denaro che avrebbe dovuto onorare l'indomani a Mr.Brown. Ma anche questa pista risulta infruttuosa e a complicare il quadro generale delle indagini ecco sopraggiungere un goffo detective privato, Zanzara, dell'omonima agenzia che dirige e che era stato assunto il giorno prima dalla vittima perché evidentemente temeva qualcosa. I suoi maldestri interventi nelle indagini uniti a quelli della figlia inconsapevole della vittima, assidua lettrice di gialli, creano ancor più confusione, finché emerge un fatto inosservato all'inizio, e cioè che la vittima era stata si accoltellata, ma con un pugnale lanciato di precisione da una certa distanza. Ragione questa che induce a scavare ancora tra i clienti dove si scopre che uno di essi era un lanciatore di coltelli per l'appunto. Il suo alibi sembra sulle prime inattaccabile ma con grande abilità viene smontato dal commissario che lo induce a tentar la fuga, venendo subito immobilizzato e arrestato.
Una commedia a tinte gialle con buoni interpreti e un Tino Scotti, protagonista divertente e pasticcione, dalla mimica tipica del teatro di varietà dal quale proveniva. Carlo Romano abbandona per una volta il ruolo di doppiatore per interpretare il convincente commissario, mentre Nerio Bernardi, a sua volta storica voce del doppiaggio nazionale parla con quella inconfondibile di Mario Pisu. C’è spazio anche per belle canzoni degli anni passati eseguite dagli ottimi Achille Togliani e Katyna Ranieri.
Fermi tutti... arrivo io!
Italia 1953
Regia: Sergio Grieco
Musiche T. Salesi
con
Tino Scotti: Andreanovic / Zanzara
Carlo Romano: Commissario Benni
Nerio Bernardi: Tullio Vallera
Giovanna Ralli: Rina
Charles Fawcett: Mr. Brown
Peter Trent: Roberto Astorri
Franca Marzi: Carmen
Alessandro Fersen: Cesare Rovelli
Achille Togliani: sé stesso
Katyna Ranieri: Dory Martin
Beniamino Maggio: garagista
Galeazzo Benti: giornalista
Mara Berni: cameriera dell'hotel
Alberto Sorrentino: fotografo
Francine Brandt: vedova
Guglielmo Inglese: proprietario Hotel Santiago
Maria Zanoli: signora coi cagnolini
Carlo Delle Piane: Pippo
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