La mia signora
Divertente commedia ad episodi, interpretati tutti dalla coppia Sordi - Mangano e diretti da vari registi tra i più affermati, per un risultato gustoso che ritrae vizi e virtù degli italiani del boom economico. Si inizia con:
L'uccellino - diretto da Tinto Brass che vede una donna nutrire un affetto maniacale per il suo uccellino in gabbia tale da infastidire alla lunga suo marito che indispettito, escogita piani e modi per sopprimere i vari passeracei che di volta in volta sua moglie rimpiazza alla loro morte, finché tocca a lei fare la loro stessa fine. Segue:
Eritrea - diretto da Luigi Comencini che vede la suddetta, Eritrea per l'appunto, esercitare il mestiere più antico del mondo ed imbattersi in un infuriato ing. Sartoletti che vede il suo destino nelle mani del solito onorevole che non ha ancora dato il nulla osta per un suo progetto miliardario. Approfittando del ponte festivo il Sartoletti lo raggiunge nel suo motoryacht attraccato in porto e, per un fortunato equivoco, riesce nel suo intento, spacciando la donna per sua moglie e spingendola tra le braccia del focoso onorevole per una relazione extraconiugale che gli favorirà la concessione edilizia. Lei a sua volta finirà nelle braccia di un altro facoltoso uomo sposandolo dopo aver imparato l'arte di destreggiarsi negli ambienti di alto bordo grazie all'ing. Sartoletti. Ecco poi:
I miei cari - diretto da Mauro Bolognini con un giovane marito e padre in un letto d'ospedale per una malattia che i suoi familiari in visita gli rinfacciano essere una fuga dalle sue responsabilità. Episodio breve al quale fa seguito:
Luciana - diretto da Mauro Bolognini dove Giovanni e Luciana accompagnano i rispettivi coniugi a prendere un volo per l'America. Infelicemente sposati si conoscono a Fiumicino ed entrano in relazione specie dopo aver appreso l'annuncio che il velivolo sul quale si trovano i loro cari ha un problema al carrello e dovrà fare rientro dopo sei ore di volo sui cieli di Roma per consumare il carburante e tentare poi un atterraggio sulla pancia. Lei è sposata ad un commendatore anziano e ricco al pari di lui che ha una moglie dispotica e manesca oltre ad essere sua titolare. Potrebbero essere felici se i loro congiunti si sfracellassero al suolo ma, purtroppo per loro, il sogno dura poco e l'aereo atterra con tutti i passeggeri incolumi. Nell'ultimo episodio:
L'automobile - diretto da Tinto Brass un uomo si presenta al commissariato con la moglie per denunciare il furto della sua lussuosa Jaguar. La colpa è di sua moglie che si è fatta abbindolare da un giovanotto che le ha chiesto di provarla e poi insieme si son fermati in un motel dove con tutta probabilità un complice era lì pronto a rubargli la macchina. L'uomo è disperato e davanti al commissari sbigottito non sembra per nulla preoccupato di quella che appare una relazione extra coniugale di sua moglie bensì soltanto dell'auto che tuttavia di lì a poco viene ritrovata dagli agenti e riportata al commissariato. Felice e provato l'uomo si precipita a coccolare la sua bellissima Jaguar, sollevato dall'enorme spavento preso, ma non può evitare che la sua signora gli rifili un ceffone tale da fargli fare due giri sul posto che per fermarlo deve intervenire il fermo immagine con la parola FINE.
L'uccellino - diretto da Tinto Brass che vede una donna nutrire un affetto maniacale per il suo uccellino in gabbia tale da infastidire alla lunga suo marito che indispettito, escogita piani e modi per sopprimere i vari passeracei che di volta in volta sua moglie rimpiazza alla loro morte, finché tocca a lei fare la loro stessa fine. Segue:
Eritrea - diretto da Luigi Comencini che vede la suddetta, Eritrea per l'appunto, esercitare il mestiere più antico del mondo ed imbattersi in un infuriato ing. Sartoletti che vede il suo destino nelle mani del solito onorevole che non ha ancora dato il nulla osta per un suo progetto miliardario. Approfittando del ponte festivo il Sartoletti lo raggiunge nel suo motoryacht attraccato in porto e, per un fortunato equivoco, riesce nel suo intento, spacciando la donna per sua moglie e spingendola tra le braccia del focoso onorevole per una relazione extraconiugale che gli favorirà la concessione edilizia. Lei a sua volta finirà nelle braccia di un altro facoltoso uomo sposandolo dopo aver imparato l'arte di destreggiarsi negli ambienti di alto bordo grazie all'ing. Sartoletti. Ecco poi:
I miei cari - diretto da Mauro Bolognini con un giovane marito e padre in un letto d'ospedale per una malattia che i suoi familiari in visita gli rinfacciano essere una fuga dalle sue responsabilità. Episodio breve al quale fa seguito:
Luciana - diretto da Mauro Bolognini dove Giovanni e Luciana accompagnano i rispettivi coniugi a prendere un volo per l'America. Infelicemente sposati si conoscono a Fiumicino ed entrano in relazione specie dopo aver appreso l'annuncio che il velivolo sul quale si trovano i loro cari ha un problema al carrello e dovrà fare rientro dopo sei ore di volo sui cieli di Roma per consumare il carburante e tentare poi un atterraggio sulla pancia. Lei è sposata ad un commendatore anziano e ricco al pari di lui che ha una moglie dispotica e manesca oltre ad essere sua titolare. Potrebbero essere felici se i loro congiunti si sfracellassero al suolo ma, purtroppo per loro, il sogno dura poco e l'aereo atterra con tutti i passeggeri incolumi. Nell'ultimo episodio:
L'automobile - diretto da Tinto Brass un uomo si presenta al commissariato con la moglie per denunciare il furto della sua lussuosa Jaguar. La colpa è di sua moglie che si è fatta abbindolare da un giovanotto che le ha chiesto di provarla e poi insieme si son fermati in un motel dove con tutta probabilità un complice era lì pronto a rubargli la macchina. L'uomo è disperato e davanti al commissari sbigottito non sembra per nulla preoccupato di quella che appare una relazione extra coniugale di sua moglie bensì soltanto dell'auto che tuttavia di lì a poco viene ritrovata dagli agenti e riportata al commissariato. Felice e provato l'uomo si precipita a coccolare la sua bellissima Jaguar, sollevato dall'enorme spavento preso, ma non può evitare che la sua signora gli rifili un ceffone tale da fargli fare due giri sul posto che per fermarlo deve intervenire il fermo immagine con la parola FINE.
La mia signora
Italia 1964
Regia: Tinto Brass, Mauro Bolognini, Luigi Comencini
Musiche Armando Trovajoli
con
Alberto Sordi: il marito / l'ing. Sartoletti / Marco / Giovanni Ferrero / sig. Bianchi
Silvana Mangano: la moglie / Eritrea / Clara / Luciana Pagliaro / Germana Bianchi
Claudio Gora: l'onorevole
Maria Tedeschi: la moglie dell'onorevole
Mino Doro: il sindaco
Mario Conocchia: il commendator Carlo Pagliaro
Lamberto Antinori: il segretario
Elena Nicolai: la suocera di Marco
Elena (Sora Lella) Fabrizi: l'infermiera
Marisa Fiorio: Roberta Ferrero
Amato Garbini: il commissario
Laura Durell: la hostess
Alfredo Censi: il capitano
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