Uomini coccodrillo
A bbandonata sul treno durante il viaggio di nozze, Jane Marvin, inizia la sua disperata ricerca del marito Paul Webster. Costui turbato da un telegramma tra i tanti pervenuti di auguri, aveva approfittato di una sosta momentanea del treno con la scusa di fare una telefonata urgente per poi sparire. Aveva raccontato a sua moglie di essere rimasto coi suoi compagni vittima di un incidente aereo sui cieli della Corea abbattuto dal nemico e di aver riportato ferite spaventose. Ma la donna non lo aveva creduto, dato che il suo aspetto non mostrava alcun segno di traumi né cicatrici, tanto che attribuiva il racconto di suo marito ad uno shock violento che lo stesso aveva provato in guerra ma nulla più. Ora però con la sua scomparsa la donna si era resa conto che qualcosa di più terribile in quella storia poteva esserci. Così dopo lunghe indagini Jane arriva nottetempo in una sperduta villa della Louisiana dove sembra possa esserci stato suo marito. La signora Hawthorne, padrona di casa, la riceve con freddezza e vorrebbe allontanarla dicendosi estranea ad aver accolto in quella casa suo marito per lei sconosciuto. Ma vista l'ora e la palude pericolosa che circonda la villa, la donna la fa accomodare a patto che non lasci la sua stanza, dopo di che l'indomani il servitore Mannon, che l'ha accompagnata lì, la riporterà alla stazione. Quel tipo sembrava un poco di buono con un uncino al posto della mano sinistra staccatagli da un coccodrillo e per questo nutre un odio smisurato verso quegli animali che non esita a travolgere con l'auto se capita o addirittura a cacciarli sparando loro con una rivoltella che detiene. Ma durante la notte alcune strane cose turbano la donna, specie una figura maschile che si era introdotta furtivamente nella casa e che al suo apparire era fuggita nella palude. Ben presto scopre che quell'uomo è suo marito Paul, figlio della padrona di casa, che è sottoposto, al pari dei suoi ex commilitoni, ad un trattamento speciale inventato dal professor Mark Sinclair al quale la donna ha costruito un attrezzato laboratorio. Scopre che realmente suo marito e gli altri furono orrendamente sfigurati e mutilati nell'episodio bellico narrato, ma che Sinclair, studiando una proteina degli alligatori, che come per le lucertole è in grado di ricostruire tessuti ed arti, l'aveva iniettata con successo sui feriti ottenendo nell'immediato un brillante risultato. Infatti Jane si era sposata con Paul perfettamente ristabilito nelle sue sembianze, al contrario di come lo vedeva adesso orrendamente deturpato nel volto. Avrebbe preferito morire piuttosto che farsi vedere in quello stato dalla sua amata, ma la donna lo incoraggia dopo aver capito il perché del suo abbandono. Nel telegramma infatti il professore lo invitava a rientrare immediatamente dopo aver notato alcuni strani sintomi di rigetto nei suoi compagni. Lo stesso era capitato anche a lui e tutto ormai dipendeva da un ultimo tentativo di sottoporsi ad una radiazione gamma di una terapia sperimentale che il dottore voleva provare a base di cobalto e raggi X. Purtroppo un’ irruzione nel laboratorio del folle Mannon che odia anche gli alligatori a "due zampe" come li chiama lui, fa si che Paul subisca più radiazioni del dovuto finendo per trasformarsi del tutto in un alligatore. Il laboratorio esplode mentre Paul scappato nella palude finisce inghiottito dalle sabbie mobili sotto gli occhi inorriditi di sua moglie che invano l'aveva seguito. La rivediamo sul lettino di uno psicanalista dove lavora come infermiera, raccontare sotto ipnosi quanto accadutole alla presenza di un collega del dottore che alla fine lo consiglia di non farle riascoltare il suo racconto visto che la donna lo ha rimosso del tutto dal suo inconscio per non soffrire più per quella terribile esperienza vissuta.
Un fanta-horror in bianco e nero i cui brividi aiutavano nelle calde notti estive nei cinema all'aperto a superare la calura. Buono l'impianto narrativo e adeguate le dosi di suspense, mentre la paura di allora fa spazio oggi all'ilarità nel vedere il volto da coccodrillo del povero Paul nel finale del film, a causa dei poveri mezzi dell'epoca uniti al solito budget risicato per quelli che erano considerati B-Movie.
The Alligator People
Stati Uniti 1959
Regia: Roy Del Ruth
Musiche Irving Gertz
con
Beverly Garland: Jane “Joyce” Marvin
George Macready: Dott. Mark Sinclair
Lon Chaney Jr.: Mannon
Richard Crane: Paul Webster
Frieda Inescort: signora Hawthorne
Bruce Bennett: Dott. Erik Lorimer
Douglas Kennedy: Dott. Wayne McGregor
Vince Townsend Jr.: Toby
Ruby Goodwin: Lou Anne
bei film da riscoprire e questo ne è un bell'esempio
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