I due colonnelli
E state 1943, nel paesino di Montegreco al confine tra Grecia ed Albania c'è ancora una minuta sacca di resistenza inglese che al comando del Colonnello Timothy Henderson contende ancora il paesino alle truppe italiane del Colonnello Antonio Di Maggio. Quest'ultimo, a corto di munizioni e viveri, tenta un nuovo assalto al paese e riesce a cacciare il nemico. Del resto la situazione è un susseguirsi continuo di cambiamenti di fronte senza particolari sussulti per la popolazione né per le truppe sul campo che finora non hanno perso neanche uno dei pochi elementi a disposizione. Basta che uno attacchi che subito l'altro batte in fuga e in paese si avvicendano le situazioni di vita pubblica con chi parteggia per l'uno o per l'altro dei contendenti. Ad esempio quando è al comando il colonnello inglese sembra più accomodante del collega italiano che al contrario impone una disciplina che prevede anche punizioni in caso di "spernacchiamento" della sua persona, che vanno dalla tosatura alla corsa intorno al paese a perdifiato. Insomma tra i due quello italiano risulta più indigesto anche se i suoi uomini al contrario hanno allacciato tutti relazioni con donne locali che li ospitano nelle loro case, dove addirittura è nato già un figlio ad una di queste coppie di fatto, festeggiato da tutto il paese. Il colonnello inglese che nella precedente fuga precipitosa aveva dimenticato la pipa a casa della bella Iride, fidanzata a turno di uno dei colonnelli quando è al comando nel paese, rientra nottetempo nella sua camera, finendo catturato dagli italiani. Ma la prigionia, peraltro dorata, finisce subito dopo l'ennesimo attacco inglese e conseguente fuga italiana che lascia il suo comandante in mano inglese. Con le parti rovesciate è stavolta l'italiano a pretendere un trattamento consono al suo rango e secondo la Convenzione di Ginevra. Ma il pari grado britannico fa ancor di più quando impedisce ad una folla di esagitati di punire il colonnello italiano per le sue angherie. Anzi lo fa fuggire di notte con i suoi panni per garantirgli di passare indenne le linee inglesi anche se dall'altra parte rischia di venir colpito dai fucili dei suoi. Nel frattempo il comando tedesco, vista l'impasse in quella zona, manda il maggiore Kruger con una batteria di mortai da usare per conquistare una volta per tutte Montegreco. Il colonnello italiano rifiuta di bombardare il paese e causare vittime civili, il che gli costa l'arresto per insubordinazione. Durante il processo non le manda a dire all'alto ufficiale tedesco, che ribadendo più volte di avere carta bianca riceve come risposta che può pulircisi il ... cosa che pone immediatamente il Colonnello Antonio Di Maggio di fronte al plotone di esecuzione. In maniera perfida il maggiore tedesco vorrebbe che fosse composto dai suoi uomini i quali ovviamente rifiutano di sparare finendo a loro volta con le spalle al muro. Sembra sia giunta la fine per loro quand'ecco arrivare il colonnello inglese con un numeroso contingente a salvar loro al vita. L'italiano pensa all'ironia della sorte nel fatto di essere stato messo a morte da un alleato e salvato da un nemico. Ma viene subito informato che Badoglio ha firmato un armistizio e che loro sono adesso alleati contro i tedeschi. Un sollievo non da poco per il povero colonnello italiano che non ha tempo per rallegrarsi col collega che deve scappare in cerca di un bagno. Del resto la paura presa è stata tanta!
Un divertente Totò che si avvale di un'insolita spalla nel bravo Walter Pidgeon, col quale dare spazio a temi come il pacifismo, la solidarietà e l'umanità che mai dovrebbero venir meno. Memorabile la battuta sopra citata nel serrato confronto con l'ufficiale tedesco che sfida il tempo e resta impressa nella memoria di quel cinema che tanto ci manca.
I due colonnelli
Italia 1963
Regia: Steno
Musiche Gianni Ferrio
con
Totò: Colonnello Antonio Di Maggio
Walter Pidgeon: Colonnello Timothy Henderson
Nino Taranto: sergente maggiore Quaglia
Giorgio Bixio: soldato Giobatta Parodi
Gino Buzzanca: il barbiere greco
Nino Terzo: soldato Antonio La Padula
Toni Ucci: soldato Mazzetta
Roland von Bartrop: Maggiore Kruger
Scilla Gabel: Iride
Adriana Facchetti: Penelope
Andrea Scotti: il marito di Iride
Giancarlo Maestri: soldato Fantini
John Francis Lane: sergente Mc Intire
Gérard Herter: il generale tedesco
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