Capitan Fracassa
P hilippe de Sigognac, Barone in rovina, decide di lasciare il suo castello e unirsi ad una compagnia di attori itineranti ai quali aveva dato ospitalità e offerto una cena frugale quand'erano transitati nella sua terra. E' attratto dalla giovane Isabella che vive con i suoi compagni fin dalla tenera età quando la accolsero con loro. Sua madre, attrice a sua volta le lasciò un anello che indossa e custodisce gelosamente ma non sa nulla del suo cognome purtroppo. La compagnia è molto brava e riscuote successo in ogni luogo in cui transita, fino al giorno in cui un male improvviso porta via Matamore, uno dei personaggi comici di spicco e con lui uno degli spettacoli più graditi dal pubblico. Dopo averlo seppellito, il Barone de Sigognac si offre di prenderne il posto, ancorché inesperto, ma fiducioso di apprendere l'arte dai suoi compagni che si dicono entusiasti di averlo con loro. Prende il nome di Capitan Fracassa e con una maschera a celargli il viso, sostituisce egregiamente il defunto, tanto da diventare uno dei personaggi preferiti dal pubblico. Ma la sua maggiore aspirazione è la felicità della giovane Isabella alla quale si sente particolarmente legato e alla quale ha chiesto di sposarlo. Lei a sua volta lo ama ma sa che il loro non sarebbe un matrimonio felice in quanto la gente gli rinfaccerebbe di aver preso per moglie una popolana, per cui a sua volta lo amerà per sempre ma non potrà sposarlo. Pur addolorato Sigognac accetta la decisione di Isabella ma quando un nobile le mette gli occhi addosso non esista a sfidarlo. Lui è il Duca di Vallombrosa e sulle prime rifiuta di battersi con quello che ritiene un misero popolano, per cui incarica quattro suoi servi di bastonarlo a dovere. Ma Sigognac, aspettandosi un agguato notturno, riesce a sventarlo e a picchiare i suoi sgherri, intimandogli poi di accettare la sua sfida se non è un codardo e rivelandosi per il nobile che in realtà è. Il Duca non può rifiutarsi e nel duello che affronta viene ferito dal rivale che si sente soddisfatto al contrario del Duca, che impossibilitato a proseguire, gli giura che lo farà pentire. Assolda infatti un assassino, tale Lampourde, spadaccino formidabile, che ama sfidare a duello le sue vittime. Sigognac si rivela essere più forte e, risparmiato, Lampourde rivela il nome del mandante e offre i suoi servigi futuri al Barone. Questi intima al Duca di cessare ogni ostilità perché la prossima volta lo sfiderà a duello all'ultimo sangue. Per nulla intimorito e accecato dalla bramosia che nutre per la ragazza, assolda altri sgherri e fa rapire Isabella, conducendola in un suo castello abbandonato da tempo. Sigognac è alla sua disperata ricerca aiutato da tutti i suoi compagni, ma è la zingara Chiquita, affezionata ad Isabella, la cui banda di rapitori era stata assoldata dal Duca, che con il suo anello raggiunge il Barone dimostrandole che sa dove è rinchiusa. Quell'anello finisce tra le mani del vecchio padre del Duca che ne possiede uno identico, segno inequivocabile che l'altro era quello che aveva donato alla sua vecchia amante e Isabella non poteva che essere sua figlia che aveva cercato inutilmente per anni. Sperando di arrivare in tempo, l'uomo sale sulla carrozza e con il suo seguito si dirige al castello per scongiurare un incesto tra fratelli seppur ignari se non peggio, nel caso il Barone arrivi prima di lui. Infatti il Barone è penetrato nel castello e mentre i suoi amici se la vedono con i Bravi del Duca lui lo affronta a duello ferendolo in apparenza mortalmente. Il vecchio padre giunge con la verità e quindi nulla impedisce più ad Isabella di sposarsi col suo Barone. Anche perché suo fratello fortunatamente è soltanto ferito e si salverà scongiurando al Barone il rimorso di aver ucciso il fratello della sua amata sposa.
Tratto dal famoso romanzo di Théophile Gautier è un buon film di cappa e spada, genere nel quale la Francia eccelleva rispetto alle versioni nostrane, vuoi soprattutto
per oggettivi esterni ed interni più adeguati. Il cast è dei migliori e le scene di azione e duelli di spada sono molto ben realizzate e vedono quasi sempre Jean Marais girarle di persona.
Capitan Fracassa
Italia, Francia 1961
Regia: Pierre Gaspard-Huit
Musiche Georges Van Parys
con
Jean Marais: Barone Philippe de Sigognac / Capitan Fracassa
Geneviève Grad: Isabella
Philippe Noiret: Erode
Gérard Barray: il Duca di Vallombrosa
Riccardo Garrone: Lampourde
Jean Rochefort: il cavaliere di Malartic
Bernard Dhéran: il cavaliere di Vidalenc
Louis de Funès: Scapino
Joëlle Latour : Chiquita
Alain Saury: Agostino
Raoul Billerey: Mérindol
Jean Yonnel: Principe di Moussy
Sophie Grimaldi: Zerbine
Sacha Pitoëff: Matamore
Danielle Godet: Serafina
Anna Maria Ferrero: Marchesa des Bruyères
Maurice Teynac: Marchese des Bruyères
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