Maurizio, Peppino e le indossatrici
T re indossatrici del un noto atelier romano Schumann, Antonella, Mara e Bice, avendo vinto un milione ad una lotteria, decidono di investirlo per cercare di sistemarsi per sempre sposando ricchi facoltosi da ricercare e sedurre nei luoghi deputati al loro possibile incontro. Scartati luoghi esotici o troppo costosi per le loro finanze, si decide per Cortina dove si recano in treno per raggiungere il loro obiettivo. Hanno bisogno di sfoggiare abiti di un certo valore per dare l'impressione di essere facoltose e non solo giovani e belle, per cui cosa c'è di meglio che impossessarsi della Collezione "F" per la prossima stagione che hanno potuto già visionare ed indossare? Ecco quindi che nottetempo sottraggono gli abiti dall'atelier e si imbarcano sul treno che le porta a Cortina, dove danno subito inizio al loro piano, sfoggiando abiti e seduzione femminile. I primi risultati li ottiene Mara che si vede tempestata di mazzi di fiori ogni due ore dal ricco barone siciliano Vasaria che non sarà una bellezza ma di sicuro è un ottimo partito e tale da farla innamorare. Sulle loro tracce però è arrivato in incognito Maurizio, nipote del proprietario dell'atelier Filippo Schumann, che accortosi del furto della collezione e per non creare scandalo, lo ha incaricato di recuperare gli abiti compensandolo con 300 mila lire oltre alle spese per il soggiorno e viaggio. Maurizio con l'aiuto di un vecchio amico, Peppino, un popolare cantante che si esibisce dal vivo in quell'albergo, riesce a flirtare con Antonella spacciandosi per un ricco uomo d'affari. Bice invece dopo il primo incontro con Peppino, piuttosto tiepido se non addirittura negativo, pensando che il famoso cantante non potesse essere al suo livello, scopre di amarlo essendone a sua volta ricambiata. Ma nel clima idilliaco che si è instaurato per le tre ragazze, ecco arrivare anche il furioso Schumann che non ha ancora ottenuto quello che si aspettava e la verità viene in maniera dirompente a galla. Ma ormai il gioco è fatto e se Antonella si sente tradita da Maurizio le altre sono invece ormai accasate felicemente e sarà lo stesso Schumann, dispiaciuto di aver fatto fallire quel rapporto d’amore a suo nipote, ad offrirsi tempo dopo a Roma per riconciliare la coppia, prelevandola a turno con la sua lussuosa automobile per portarli all'altare.
Divertente commediola che trae spunto da una analoga, di certo più famosa americana, - Come sposare un milionario - con qualche spunto pruriginoso nell'indossare spesso calze velate e reggicalze che all'epoca facevano drizzare le orecchie al maschio italico per tacere di altro. Peppino di Capri sciorina il suo repertorio musicale del periodo accompagnato dai suoi Rockets, con Toni Dalli che a sua volta ne canta un paio.
Maurizio, Peppino e le indossatrici
Italia 1961
Regia: Filippo Walter Ratti
Musiche Gianni Ferrio
con
Maurizio Arena: Maurizio
Peppino di Capri: Peppino
Mara Berni: Mara
Liuba Bodina: Antonella
Rossella D'Aquino: Bice
Tiberio Murgia: il barone Vasaria
Giuseppe Porelli: Filippo Schumann
Nando Angelini: Spartaco
Consalvo Dell'Arti: ospite dell'albergo
Romolo Diori: Sergio
Walter Maestosi: amico di Sergio
Bruno Tocci: uno sciatore
Giulio Rinaldi: sé stesso
Toni Dalli: se stesso
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