Totò, Fabrizi e i giovani d'oggi
C arlo e Gabriella, conosciutisi da studenti delle superiori, hanno deciso di sposarsi e non sanno come dirlo ai propri genitori ignari della loro relazione. Da poco diplomato geometra lui e segretaria traduttrice lei, debbono affrontare le rispettive famiglie. Carlo viene subito redarguito ed invitato a desistere vista la giovane età, dal burbero padre Giuseppe D'Amore, ragioniere statale, il quale con un'altra figlia in tenera età non può certo sobbarcarsi le spese di un matrimonio improvviso. Di diverso parere il cav. Antonio Cocozza, che dopo un iniziale turbamento, constatato che sua figlia ama quel giovane, riesce anche con uno stratagemma a convincere la sua arcigna consorte circa la relazione della loro figliola e il naturale sogno del matrimonio. Ma Carlo redarguito dal padre è tornato sui suoi passi e per il momento spiega a Gabriella di soprassedere dai loro sogni. Ecco però intervenire Teresa, madre di Carlo e moglie di Giuseppe, far pressioni sul marito ricordandogli analoghi momenti occorsi a loro, col risultato però evidente della loro attuale e felice famigliola. Ragion per cui anche il rag. D'Amore si dice convinto al matrimonio del figlio. Il ragazzo raggiante si reca allora a casa della famiglia della ragazza per incontrare i suoi genitori per la prima volta e riceverne il consenso. Cosa che avviene con tutti i crismi del caso, rinfresco compreso, mazzi di fiori - garofani vanno bene che le rose costano troppo - e buonissima impressione nei futuri suoceri specie nel cav. Antonio Cocozza. Si arriva pertanto al pranzo per il fidanzamento ufficiale presso una trattoria fuori porta e qui succedono i primi bisticci tra i due capofamiglia circa le spese da sostenere pro capite, al punto che si rompe ogni trattativa e si butta tutto all'aria. Allora i due giovani fingono una fuga d'amore e costringono i propri genitori a scendere a patti, cosa che vede il furbo Cocozza, rinomato pasticciere, accollare al consuocero le spese della futura dimora degli sposi purché non facciano pazzie e tornino a casa. Ma il ragioniere a corto di denaro ha investito in un appartamentino costruendo fuori Roma di proprietà di una cooperativa edilizia che manda su tutte le furie nuovamente il Cocozza per quanto è misero e adatto più che altro a dei nanetti viste le sue microscopiche dimensioni. Si cerca di nuovo di ricucire lo strappo tra i due in un incontro che avviene nel negozio del Cocozza ma che finisce al solito in cagnara. Ecco allora una provvidenziale trasmissione televisiva che si occupa delle problematiche dei giovani, intervistare in una puntata tra gli altri, proprio Carlo e Gabriella con lei che fingendo dice di aspettare un figlio ma di non potersi sposare per l'avarizia dei propri genitori. Questi colpiti dalle dichiarazioni dei figli e per evitare uno scandalo acconsentono al matrimonio immediato e senza condizioni. Ma mentre gli sposi sono arrivati in chiesa, i due per un contrattempo finiscono di nuovo per litigare aspramente ricordando addirittura un episodio del loro passato che li vide su fronti opposti durante il Ventennio. Ma ormai è troppo tardi per mandare di nuovo tutto a monte perché i due ragazzi sono felicemente marito e moglie e scendono raggianti dalle scale della chiesa acclamati da amici e parenti, mentre i loro austeri padri si stanno ancora accapigliando furiosamente.
Straordinaria commedia con una coppia dalla comicità assoluta i cui battibecchi e battute a raffica restano nella memoria di quanti li hanno amati. Con loro un bel cast a contorno dove c'è una fugace apparizione per Elena, la sorella di Fabrizi meglio nota come Lella: la mitica Sora Lella che appare con in mano una bella "cofana" di fettuccine alla romana nella trattoria dove le due famiglie si riuniscono per il pranzo di fidanzamento. Per finire si riconosce facilmente la divertente voce narrante ciociara del grande Nino Manfredi.
Totò, Fabrizi e i giovani d'oggi
Italia 1960
Regia: Mario Mattoli
Musiche Gianni Ferrio
con
Totò: cav. Antonio Cocozza
Aldo Fabrizi: rag. Giuseppe D'Amore
Christine Kaufmann: Gabriella Cocozza
Geronimo Meynier: Carlo D'Amore
Franca Marzi: Matilde Cocozza
Rina Morelli: Teresa D'Amore
Serena Verdirosi: la figlia del rag. D'Amore
Ester Carloni: zia Carlotta
Liana Del Balzo: zia Adelaide
Carlo Pisacane: il nonno
Luigi Pavese: il commendatore La Sarda
Oreste Lionello: il compagno di scuola di Gabriella
Angela Luce: Angela, la commessa
Antonio Acqua: il divoratore di cannoli
Lella Fabrizi: padrona della trattoria
Ughetto Bertucci: tipografo
Mimmo Poli: cliente della pasticceria
Nando Angelini: commesso
Nino Manfredi: voce narrante
perchè non avevano ancora visto quelli di oggi di sferaebbasta e company :(
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