Missione compiuta stop. Bacioni Matt Helm
Un miliardo di dollari in lingotti d'oro è stato rubato assaltando il treno che lo trasportava in aperta campagna danese. L'organizzazione criminale mondiale con a capo il Barone Massimo Contini ne ha rivendicato l'azione e l'obiettivo dichiarato è quello di far crollare il valore delle principali valute mondiali con gravi conseguenza per le economie globali. L'agenzia segreta americana ICE ha subito allertato il suo miglior agente, Matt Helm, spedendolo in Danimarca dove verrà affiancato dalla locale corrispondente. Costei, Freya Carlson, nelle finte vesti di addetta al turismo nazionale danese, dovrà organizzare per Helm una visita al castello del barone per un servizio fotografico, spacciandolo per famoso fotografo. Ma il barone ha a sua volta un efficiente servizio di intelligence tale da scoprire immediatamente la vera identità e scopo della visita di Matt Helm. Già al loro primo incontro mette le carte in tavola e cerca di farlo ammazzare dai suoi uomini. Ma Helm è dotato di una serie di gadget esplosivi in dotazione la cui efficacia nei momenti difficili risulta determinante. Ma dove riesce a scampare i pericoli di sua sponte, eccone altri che la maldestra collega gli procura involontariamente in un susseguirsi di situazioni tra il serio, il faceto e il frequente pomiciare con la bellona di turno. Matt Helm è un seduttore nato e sa ammaliare tutte le donne che gli capitano di fronte compresa la perfida Linka Karensky, braccio destro del barone e la sensuale asiatica Yu-Rang della sezione di Hong Kong della pericolosa organizzazione criminale. Tuttavia dopo le rispettive calde effusioni con il nostro finiranno a brandelli in altrettante e ancor più calde esplosioni che speravano riservate a Helm. Questi al contrario con un mini elicottero che smontato teneva nel bagagliaio della sua auto, riesce a raggiungere il barone in fuga su di un treno col suo carico d'oro e recuperarlo dopo aver eliminato per sempre il pazzo rivale. Finalmente può dedicarsi alla collega che al contrario della goffaggine sul campo, mostra un notevole savoir faire tra le lenzuola.
Quarto e divertente film della serie sullo strampalato agente con un Dean Martin che se da un lato ci cattura con la sua voce in diverse situazioni in cui canta introducendo l'incontro sensuale con la bella di turno, dall'altro appare, ormai sessantenne, inadeguato e goffo nelle scene di azione che risultano alquanto modeste. Davvero bello lo stuolo di bellezze a contorno, con triste ed ultima interpretazione per la bellissima Sharon Tate, la cui triste fine, all'ottavo mese di gravidanza, addolorò e indignò il mondo intero per l’efferato modo in cui avvenne.
Quarto e divertente film della serie sullo strampalato agente con un Dean Martin che se da un lato ci cattura con la sua voce in diverse situazioni in cui canta introducendo l'incontro sensuale con la bella di turno, dall'altro appare, ormai sessantenne, inadeguato e goffo nelle scene di azione che risultano alquanto modeste. Davvero bello lo stuolo di bellezze a contorno, con triste ed ultima interpretazione per la bellissima Sharon Tate, la cui triste fine, all'ottavo mese di gravidanza, addolorò e indignò il mondo intero per l’efferato modo in cui avvenne.
The Wrecking Crew
Stati Uniti 1968
Regia: Phil Karlson
Musiche Hugo Montenegro
con
Dean Martin: Matt Helm
Elke Sommer: Linka Karensky
Sharon Tate: Freya Carlson
Nancy Kwan: Yu-Rang
Nigel Green: Barone Massimo Contini
Tina Louise: Lola Medina
John Larch: MacDonald
John Brascia: Karl
Weaver Levy: Kim
Wilhelm von Homburg: Gregor
Bill Saito: Ching
Fuji: Toki
Pepper Martin: Frankie
Ted Jordan: una guardia
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