Fuori uno... sotto un altro, arriva il Passatore
S tefano Pelloni conosciuto come "il Passatore", è vanamente cacciato dalla polizia del cui inetto capo si fa continue beffe, arrivando addirittura ad insidiargli la bella moglie. Del resto è un impenitente donnaiolo e la sua bella "Mora" a stento riesce a tenerlo a freno, ricorrendo anche alle maniere forti per non farsi tradire dal focoso amante, che tuttavia riesce sempre a ammansirla. Quando mette a segno uno spettacolare colpo ai danni del danaroso pubblico di un teatro a Forlimpopoli, tra il quale è presente il Cardinale Legato Pontificio, su di lui viene messo niente meno che il capo della polizia Zambelli che peraltro Stefano conosce bene, essendo stato suo compagno di corso in seminario. Inizia pertanto tra i due una sorta di sfida personale ancorché tra vecchi e ancora buoni amici. Stefano riesce a far passare addirittura Garibaldi tra le fitte maglie austriache, aiutandolo a sottrarsi al loro inseguimento. Ma Zambelli vuole chiudere i conti in modo da ricavarne grande prestigio e sperare di diventare ministro con la sua cattura che, con l'aiuto di una sua "formosa esca", la Zaira, conta di effettuare in quel di Castrocaro dove molti facoltosi aristocratici vi si recano per "passare le acque". La Zaira ha una collana di inestimabile valore e Stefano è lì con i suoi fidati "Mangiabisce", il muto, e il corpulento "Domandone" ad aspettarla. Lui spacciatosi per stilista di moda effemminato arrivato direttamente da Parigi e attorniato da tutte le dame, desiderose di vedere i suoi modelli, mentre i suoi due compari ben mischiati alla servitù. Ovviamente con il suo fascino riesce ad appartarsi con la Zaira ignaro della trappola che sta per scattare. Inizia un parapiglia che vede il nostro duellare con il Zambelli mentre i gli altri due scatenano il finimondo nei giardini delle Terme arrivando dopo le consuete legnate fracassone ad una classica scena da "torte in faccia". Stefano invece continua a duellare e con l'amico Zambeli escogita una sua "exit strategy" promettendogli di smettere con la sua carriera di ruberie e sparire per sempre. Finge di restare infilzato dalla spada del poliziotto e cade nel fiume sottostante portato via dalla corrente, mentre tutti, accorsi sul posto, festeggiano il grande Zambelli, unico ad essere riuscito a porre fine alla carriera del famoso bandito e prossimo quindi ad un nuovo ruolo governativo. Ma emigrato in America il nostro è già finito con la sua faccia sui manifesti di diversi sceriffi con la fatidica scritta WANTED per la disperazione della sua bella Mora che tuttavia vede anche, nei tanti dollari che l'uomo le porta, una gratificante consolazione.
George Hilton, recentemente scomparso, è il brillante, simpatico e divertente protagonista di una commedia che prende a pretesto la storia del famoso bandito raccontandola con divertita fantasia. Con lui noti caratteristi e un cast femminile di assoluta e prorompente bellezza con il trio Edwige Fenech, Helga Liné e Lucretia Love.
Fuori uno... sotto un altro, arriva il Passatore
Italia 1973
Regia: Giuliano Carnimeo
Musiche Aldo Buonocore
con
George Hilton: Stefano Pelloni, il Passatore
Edwige Fenech: la Mora
Umberto D'Orsi: il cardinale
Sal Borgese: 'Mangiabisce'
Manuel Zarzo: cav. Casimiro Casadei
Lucretia Love: Contessa Amalia Casadei
Jack Logan: Mattiazzo
Helga Liné: Zaira
Cris Huerta: 'Domandone'
Chris Avram: Zambelli
Dante Maggio: un prelato
Fortunato Arena: sergente carabinieri
Dante Cleri: Serafino
Ruggero Rosi: Giovanni Pascoli
Giuseppe Terranova: un Carbonaro
e con
Marco Migliozzi
Alessandro Perrella
Luigi Antonio Guerra
non accreditati riconoscibili
Claudio Ruffini: giardiniere dei Casadei
Pietro Torrisi: carabiniere
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