Sono stato io!
O ggetto di scherno da parte dei suoi colleghi nell'ufficio dove lavora, Giovannino Apicella, si vede licenziare in quanto, in una riduzione prevista di personale, lui è l'unico senza nessuno a carico. Non ha moglie, né figli, né anziani genitori o parenti a cui accudire, per cui mestamente fa rientro nella casa dove viene ospitato occupandone una cameretta in affitto. Ma ecco che provvidenzialmente si fa avanti il nipote Carlino che lo invita a sistemarsi nella casa dove vive con mamma Rosa, papà Matteo, fratellastro di Giovannino e la sorella giovane Lauretta. Lei frequenta il liceo mentre Carlino è a un passo dalla laurea in giurisprudenza, tanto che si pavoneggia già nelle vesti da avvocato. Lui in realtà mira a impossessarsi dei soldi dello zio, specie della liquidazione, per soddisfare i suoi bisogni di impenitente donnaiolo dedito alla vita notturna. Il poveretto accetta di unirsi alla loro famiglia benché sappia che Donna Rosa mal lo digerisce e che è lei a tenere le redini di una famiglia che vede il succube marito soggiogato dalla sua forte personalità. Tuttavia la porta per lui è aperta a patto che si renda utile e che contribuisca finanziariamente al suo mantenimento, ancorché i suoi soldi finiscano in breve nelle mani del furbo nipote. Anche la nipotina, che lui è stato incaricato di accompagnare tutti i giorni a scuola, si fa beffe di lui arrivando perfino a portarsi a casa un fidanzatino segreto. Ovviamente ogni cosa succeda in quella casa il malcapitato oggetto delle ramanzine spietate è sempre il povero Giovannino e l'unica che sembra provare compassione per lui è solo la domestica Lisa. Lei è oggetto delle avances di Carlino, seppur riluttante, ma è in quella casa dopo essere stata adottata come figlia e crescendo, finire relegata come domestica. Tra bagordi e scappatelle di Carlino che causano ogni volta ricadute sul povero zio, si arriva al "fattaccio" con Lisa che circuita una notte, dopo essere tronato ubriaco, è rimasta in cinta e non vuol rivelare il padre del nascituro. Chi può essere se non il povero Giovannino che lo si è visto spesso gironzolare con lei in cucina? Ma il poveretto conosce bene la verità e nonostante Lisa non abbia intenzione di parlare, l'uomo riesce a far presa sulla coscienza del giovane nipote facendogli ammettere la colpa. Sposerà Lisa e riparerà tutto, in fondo la ama e lo zio Giovannino è finalmente considerato e rispettato per quella perla d'uomo che è sempre stato.
Tratto dalla commedia "Sarà stato Giovannino" di Paola Riccora, vede all'opera il fantastico trio dei fratelli De Filippo e la loro formidabile recitazione, coadiuvati da un cast adeguato che vede anche la sedicenne bellissima Alida Valli alla sua terza apparizione al cinema.
Italia 1937
Regia: Raffaello Matarazzo
Musiche Cesare Andrea Bixio
con
Eduardo De Filippo: Giovannino Apicella
Titina De Filippo: Donna Rosa
Federico Collino: Matteo, suo marito
Peppino De Filippo: Carlino
Alida Valli : Lauretta
Isa Pola: Lisa
Lina Gennari: Fiammetta
Tecla Scarano: Madre di Fiammetta
Armando Migliari: il barone Scaletta
Albino Principe: Geremia
Vinicio Sofia riconoscibile sia in voce che aspetto era tra i colleghi d'ufficio ad inizio film ma non appare nei crediti
RispondiEliminanon èvvero ha stato lo zio Michele
RispondiElimina