La maschera della morte
1913 - Londra, l'Ispettore Alec MacDonald della polizia di Scotland Yard fa visita a Sherlock Holmes nonostante ormai ritiratosi a vita privata, perché quei tre cadaveri rinvenuti in diverse circostanze, appaiono legati da una comune causa di morte. Ancorché i corpi non presentino segni di violenza o di malattia, le espressioni dei loro volti sono di incontenibile paura. Qualcosa deve averli terrorizzati al punto da ucciderli all'istante e da una ricognizione effettuata a Whitechapel, Holmes e il fido Watson scoprono da un barbone che la morte è ad opera di diavoli venuti sulla terra per i troppi peccati degli uomini. Hanno dei fori al posto degli occhi, farnetica l'uomo in crisi di astinenza all'alcool, e un grugno malefico al posto del volto. Assai poco per i nostri che possa aiutarli a districare il caso, anche se Holmes ha avvertito, annusando i cadaveri alla Moriarty, uno strano odore a tratti che tuttavia non riesce a distinguere. A complicare ulteriormente le indagini giunge a loro in visita del tutto ufficiosa il Ministro degli Interni, accompagnato dal Conte Udo von Felseck che lo pregano per ragioni di stato di indagare con urgenza sulla sparizione di un personaggio di alto rango tedesco avvenuta subito dopo il suo sbarco in Inghilterra. Ospite della villa del Conte, non lo avevano più visto dopo che si era chiuso nella sua stanza. Ha lasciato tutto in ordine compresi i suoi abiti ed è sparito nel nulla. La sua scomparsa preme molto alla Corona che teme una imminente guerra contro la Germania nel caso il personaggio misterioso fosse stato ucciso o peggio non si dovesse più rintracciare. In apparenza inestricabile, il caso viene affrontato da par suo dall'ineffabile detective che dopo poche ma accurate indagini, frutto di brillanti intuizioni, lo indirizzato verso la soluzione che vede coinvolti lo stesso von Felseck, in un terribile misto di spionaggio e terrorismo. Stavano infatti mettendo a punto un gas mortale che Holmes era finalmente riuscito a correlare ai tre cadaveri iniziali, morti dopo esserne stati a contatto, che doveva essere immesso con delle semplici valvole di vetro nelle condutture che alimentano le case londinesi. Sarebbe bastata una bomba lanciata da uno Zeppelin a rompere il fragile diaframma di vetro e far confluire il mortale gas nelle case di Londra per una strage senza precedenti. Il caso è chiuso e Holmes si vede arrivare a casa l'encomio della Regina portatogli dalla raggiante Mrs. Hudson che alla vista del timbro reale era trasalita al pari del fidato Watson.
Film britannico realizzato per la TV con un cast di straordinari interpreti seppure sul viale del tramonto avanzato. Ma la trama del resto richiedeva un Holmes ormai pensionato e chi meglio di Peter Cushing per interpretarlo? Del resto non nuovo al ruolo è ricordato come uno dei migliori nei suoi panni. Anche John Mills è del tutto adeguato, come Anne Baxter, la misteriosa vedova Morton alias l'astuta Irene Adler, che Holmes ricorda come unica donna, dopo 4 uomini, ad averlo gabbato. Anton Diffring, il bieco tedesco, Ray Milland, Ministro e Gordon Jackson ispettore, sono tutti all'altezza dei ruoli per tacere della convincente Jenny Laird nei panni della premurosa Mrs. Hudson.
The Masks of Death
Regno Unito 1984
Regia: Roy Ward Baker
Musiche Malcolm Williamson
con
Peter Cushing: Sherlock Holmes
John Mills: Dottor Watson
Anne Baxter: Irene Adler
Ray Milland: Ministro degli Interni
Anton Diffring: Conte Udo von Felseck
Gordon Jackson: Ispettore Alec MacDonald
Susan Penhaligon: Miss Derwent
Marcus Gilbert: Anton von Felseck
Jenny Laird: Mrs. Hudson
Russell Hunter: Alfred Coombs
James Cossins: Frederick Baines
Eric Dodson: Lord Claremont
Georgina Coombs: Lady Claremont
Dominic St Clair: lustrascarpe
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