Golia e il cavaliere mascherato
D on Juan, di ritorno in Spagna dalla Guerra nelle Fiandre, viene ricevuto al castello di suo zio Don Francisco con tutti gli onori, ma anche una sgradita sorpresa nell'apprendere che sua cugina e fidanzata Blanca, durante l'anno di sua assenza, è stata promessa sposa al vicino Don Ramiro. Blanca ha accettato per porre fine alle continue dispute di confine e assecondare la volontà paterna di mantenere la pace e pensare al bene comune del suo popolo superiore a quello del singolo: in questo caso sua figlia. Don Juan non può opporsi ma quando apprende che la donna lo ama ancora con tutta sé stessa decide di fuggire con lei per vivere insieme lontano da quei luoghi. Ma Don Francisco li sorprende e bandisce il nipote Juan, reo di averlo tradito con quel gesto. L'uomo non si arrende e contando sul fatto che nel ducato di Don Ramiro sta montando la ribellione per le continue tasse imposte, si unisce a una tribù di gitani capeggiata dalla sensuale ed astuta Estella che si avvale del forzuto Golia. Nel ducato vige, oltre al reclutamento forzato per lavorare le terre del Duca, anche l'arruolamento nell'esercito reale, cosa che la popolazione non sopporta più. Per questo Don Juan, con i suoi nuovi alleati inizia una guerriglia nel territorio, mascherandosi il volto con una maschera e indossando un lungo mantello entrambi rosso fuoco, diventando in poco tempo il fantomatico Cavaliere Mascherato le cui imprese turbano non poco i sonni del bieco Ramiro. Costui sposando Donna Blanca ne acquisirebbe le ricchezze paterne, ma il futuro suocero Don Francisco, a sua insaputa, ha disposto un lascito a sua figlia vincolandolo con garanzia reale, cosa che impedirebbe a Don Ramiro qualsiasi raggiro futuro. Questi per accelerare i tempi forza la mano invadendo il ducato del futuro suocero e uccidendolo al suo rifiuto di concedergli Blanca. Ma l'arrivo dell'inviato reale Don Pedro, mandato segretamente a chiamare dal defunto che presagiva una simile situazione, unito all'improvvisa apparizione di Don Juan, penetrato a palazzo con l'aiuto del suo vecchio amico Blasco, capitano di ventura al soldo di Ramiro, ma ormai in contrasto coi suoi metodi disumani, smascherano le vere intenzioni di Don Ramiro che vistosi perduto, tenta invano di battersi con Don Juan, precipitando dal balcone sul quale duellava di spada, finendo sfracellato al suolo. Blanca e Juan possono stringersi in un forte abbraccio applauditi dal popolo finalmente festante e felice.
Trama consueta e semplice nel dipanarsi, con temi usuali in quel contesto di film del genere cappa e spada, avventura e trionfo dell'amore, che accontentavano sia i gusti maschili che femminili oltre a quelli dei tanti ragazzi del dopo baby boom.
Golia e il cavaliere mascherato
Italia 1963
Regia: Piero Pierotti
Musiche Angelo Francesco Lavagnino
con
Mimmo Palmara: Don Juan
Sergio Ciani: Golia (accreditato Alan Steel)
José Greci: Donna Blanca
Arturo Dominici: Don Ramiro Suarez, Duca di Mendoza y Alcatraz
Pilar Cansino: Estella
Dina De Santis: Dolores
Ettore Manni: Capitano Blasco
Piero Leri: Felipe
Renato Navarrini: Don Francisco
Loris Gizzi: Pedro, l'inviato del re
Armando Guarnieri: Don Alvarez
Tullio Altamura: Ruiz
Ugo Sasso: Hermann
Gianni Baghino: Mastro Goha
Nando Angelini: Tenente Serrano
Piero Pastore: capo carceriere
Gaetano Scala: Esteban
Fidel Gonzáles: Palomito
Nello Pazzafini: zingaro
Sal Borgese: zingaro
Commenti
Posta un commento
i vostri commenti sono molto apprezzati