3 Days to Kill
E than Renner è la faccia della CIA da rottamare per via dei suoi 60 anni e di quella tosse persistente che rivela un tumore maligno che gli lascia pochi mesi di vita. Vivi Delay invece è il nuovo che avanza con la sua giovinezza e voglia di imporsi unite a determinazione e trasgressione in una Parigi che offre molto a chi vuol divertirsi e dove c’è del lavoro sporco da far compiere. Lei convince Ethan a rimediare al fiasco che insieme, con tutta la loro squadra, hanno fatto in Serbia nel tentativo di catturare il pericoloso terrorista internazionale noto come The Wolf. In quell'occasione Ethan ha però azzoppato il suo pericoloso sodale noto come l'Albino, prima di cadere esanime a terra e risvegliarsi in un ospedale con la bella notizia della sua gravissima malattia. Vivi gli offre la possibilità di sottoporsi ad una cura sperimentale segreta, della quale non si sono ancora testati gli effetti sull'uomo, e pertanto dovrà fare da cavia anche se sembra sulla carta una medicina innovativa e portentosa. Però tutto è subordinato al suo rientro in azione e alla completa eliminazione della banda a cui si sta dando la caccia da troppo tempo. Pertanto Ethan o uccide o muore, proprio quando aveva deciso di smettere e riallacciare i rapporti con la moglie e soprattutto stare finalmente vicino a sua figlia Zoey. Ha fatto testamento e ha sistemato tutte le pratiche relative al post mortem, beneficiando moglie e figlia dei suoi averi. Ma ecco la speranza in quella innovativa cura e il dovere di tornare in azione contro non si sa bene quanti nemici. Vivi gli ha detto sei persone all'incirca, ma lui ne ha già fatte fuori almeno il doppio e ancora non si vede la soluzione della missione. Per di più deve far conciliare gli impegni con la famiglia ritrovata, specie con i problemi adolescenziali di sua figlia, e affrontare allucinazioni bruttissime come effetti indesiderati della cura. Nonostante tutto, essendo una pellaccia, riuscirà ad eliminare i terroristi e i loro fiancheggiatori e farsi perdonare dalle sue donne che lo accoglieranno di nuovo a casa per festeggiare quel Natale che sembrava non dovesse raggiungere per i pochi mesi di vita a disposizione. Graditissimo, tra gli altri regali, riceve la dose di farmaco infiocchettata in un pacchetto regalo con gli auguri di Vivi. Funziona!!
E anche il film tutto sommato, nonostante le critiche piovute da più parti, diverte, con protagonisti bravi nei rispettivi ruoli e a tratti sorprendenti come Amber Heard, sensuale, trasformista e letale come si conviene alle grandi dark lady dello schermo. Mentre non mi ha colpito Hailee Steinfeld come quando bambina esordì al fianco di Jeff Bridges nel remake del Grinta. Buone le scene d'azione e un po' meno la storia, dove avrei preferito vedere all'opera Kevin Costner alleggerito dai problemi di salute e familiari, più concentrato e libero di agire. In tutto questo, nel bene e nel male della esile trama, c'è lo zampino di Luc Besson a dimostrazione che non sempre le ciambelle ...
Stati Uniti 2014
Regia: McG (Joseph McGinty Nichol)
Musiche Guillaume Roussel
con
Kevin Costner: Ethan Renner
Hailee Steinfeld: Zoey Renner
Amber Heard: Vivi Delay
Connie Nielsen: Christine Renner
Richard Sammel: The Wolf
Eriq Ebouaney: Jules
Tomas Lemarquis: l' Albino
Marc Andréoni: Mitat Yilmaz
Bruno Ricci: Guido
Jonas Bloquet: Hugh
Commenti
Posta un commento
i vostri commenti sono molto apprezzati