Totò e le donne
Q uesto film è dedicato a tutte le donne. Se esso contribuirà a togliere anche un solo difetto a una sola donna, la nostra fatica non sarà stata inutile ...
Oppresso da una moglie ingombrante in tutti i sensi, il povero Cavalier Filippo Scaparro si rifugia spesso in soffitta, dove può dare libero sfogo alle sue necessità di uomo. Come fumare e gettare le cicche a terra,, leggersi in santa pace un libro giallo senza che la moglie inopportuna, che non vuole lo legga a letto, gli riveli puntualmente il nome dell'assassino togliendogli ogni curiosità e gusto a leggerlo. Poi in soffitta puoi camminare senza dover appoggiare i piedi su quelle odiate pattine in tessuto che evitano che il pavimento a specchio si possa sporcare. Insomma è un rifugio nel quale il nostro Filippo ama anche ricordare il passato con le donne della sua vita, invitando noi spettatori a non cadere nella stessa sua condizione. Perché a lui con le donne è sempre andata male, sia nella realtà, che immaginandole nella fantasia, ragion per cui si vota spesso, nella solitudine della soffitta al suo santo personale, quel Landru, al quale accende regolarmente un lumino e che ai suoi occhi rappresenta l'uomo vero che sa come farsi rispettare ed ottenere quel che vuole dalle donne. Arriva perfino a mettere in guardia il dott. Paolo, un medico attempato al quale ha messo gli occhi addosso sua figlia Mirella e quindi suo futuro genero, che sulle prime sembra in effetti concordare con Filippo, ma siccome la figlia è troppo "buona" accetta il rischio e la sposa. mentre sua moglie infuriata per le lamentele del marito lo lascia su due piedi non prima di avergli spiattellato tutti i sacrifici fatti in silenzio per lui e per la famiglia. Questo indurrà il coriaceo Filippo a rivedere le sue posizioni in fatto di donne e riappacificarsi con sua moglie il giorno delle nozze della loro figliola, a coronamento di una storia ricca di flashback sul passato burrascoso del nostro con le donne incontrate nella sua vita e nelle situazioni più disparate.
Divertente commedia sugli eterni ruoli uomo-donna e per questo sempre attuale, con un cast di prim'ordine e una regia che annovera due grandi come Steno e Monicelli e un aiuto che saprà farsi apprezzare come Lucio Fulci. Totò è straordinario nella mimica e nelle battute sempre graffianti e divertenti, ben sorretto da comprimari di pari bravura. Per la prima volta appare al suo fianco Peppino De Filippo e insieme formeranno una delle più importanti coppie del cinema comico.
Italia 1952
Regia: Steno e Monicelli
Musiche Carlo Rustichelli
con
Totò: Cav. Filippo Scaparro
Ave Ninchi: Giovanna, la moglie
Giovanna Pala: Mirella, la figlia
Peppino De Filippo : Dott. Paolo Desideri
Clelia Matania: Carolina, la cameriera
Franca Faldini: amante di Scaparro
Lea Padovani: Ginetta, la prostituta del tabarin
Alda Mangini: la cliente incontentabile
Mario Castellani: il Ragionier Carlini
Salvo Libassi: il regista cinematografico siciliano
Carlo Mazzarella: presentatore del concorso di bellezza
Primarosa Battistella: Antonietta
Pina Gallini: la suocera
Teresa Pellati: Irene, una prostituta del tabarin
e con
non accreditati
Olga Villi: una donna
Mimmo Poli: infermiere facilmente riconoscibile
Carlo Vanzina: Filippo in fasce
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