Ursus nella valle dei leoni
Q uesta città era il cuore di un piccolo regno felice, ormai sepolto nell'oblio, che era saggiamente governato da Re Anurio e dalla dolce e nobile Regina Leda. Un giorno, come succede sempre per le cose belle e buone dalle regioni desertiche e selvagge del Nord, giunsero orde di barbari guidati dal feroce Ajak. Si sparsero il terrore e la morte là dove sino a poco tempo prima regnava la felicità.
Solo il figlio del re è scampato al massacro nella sua culla in sella ad un cavallo che, fuggito al galoppo, aveva disarcionato il piccolo fagotto spaventato dai leoni incontrati in una zona remota del deserto. Questi lo avevano miracolosamente risparmiato e allevato, considerandolo uno del branco, al punto che anni dopo è un forzuto giovane che vive e gioca con loro nelle grotte del deserto dove egli ha imparato la lingua degli uomini da viandanti dai quali ha anche appreso che hanno molti più problemi degli animali, scegliendo quindi di vivere selvaggio ma libero. Finché una carovana di Simud, un mercante di schiave, si imbatte nella zona e il giovane li aiuta a rimettersi in cammino pretendendo con sé Ania, una delle schiave. In cambio paga il mercante con un medaglione d'oro che non conosce il perché ne sia in possesso. E' in realtà il segno del potere reale della sua famiglia spodestata e che suo padre, il re Anurio gli aveva messo al collo prima di salvarlo. Del medaglione viene messo a conoscenza Ajak dopo che aveva acquistato una schiava dal mercante e sebbene incredulo che un membro reale possa essere sopravvissuto alla strage, fa rintracciare e catturare il giovane che così ha adesso un nome: Ursus, figlio di Re Anurio e legittimo erede al trono. Per renderlo docile ha fatto rapire Ania, ma adesso Ursus conosce la verità e la sua furia si abbatterà sul tiranno liberando la popolazione oppressa così a lungo, che lo festeggerà come re legittimo e ritrovato a fianco della sua dolce Ania.
Film nella norma del genere molto in voga all'epoca, con l'aggiunta di efficaci scene con leoni, elefanti e iene, fornite ed ammansite dalla più grande famiglia circense italiana: gli Orfei. Con Orlando a sostituire Ed Fury nelle scene con gli animali e Moira per la consueta dose di perfidia e bellezza.
Ursus nella valle dei leoni
Italia 1962
Regia: Carlo Ludovico Bragaglia
Musiche Riz Ortolani
con
Ed Fury: Ursus
Mary Marlon (Maria Luisa Merlo): Ania
Moira Orfei: Attea
Alberto Lupo: Ajak
Giacomo Furia: Simud
Gérard Herter: Lothar
Mariangela Giordano: Ur
Michele Malaspina
Nino Fuscagni
Aldo Barberito
Lucia Modugno
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