Luciano Serra pilota
Alla fine della Prima Guerra Mondiale il Capitano Luciano Serra, asso dell'aviazione, coltiva ancora la passione per il volo e vorrebbe poterne trarre sostentamento con sorvoli sul Lago Maggiore a 50 lire per turisti desiderosi di provare l'ebrezza del volo. Con un vecchio idrovolante che tiene sempre a puntino spera di iniziare una proficua carriera lavorativa, cosa che purtroppo stenta a prendere il via. Ne risente la famiglia, con la moglie Sandra che lo vorrebbe impiegato presso la filanda del ricco padre, mentre il figliolo Aldo lo vede come un eroe e non si pone alcun problema, vista la sua giovane età. Ma la madre si e dopo che le staccano la corrente in casa per le tante bollette non pagate, la donna decide di lasciare il marito e andare a vivere con Aldo dal padre. Luciano addolorato ma troppo orgoglioso per fare una vita alle dipendenze di altri, trova un ingaggio da un ricco americano di passaggio e si trasferisce in Sud America dopo aver raccomandato suo figlio Aldo al Colonnello Franco Morelli, suo più caro amico e commilitone che gli promette di accudirlo come un figlio. In America diventa ben presto molto popolare per i suoi voli durante i quali trasporta persino animali da circo, divenendo in breve una vera e propria star. Tale da far intravedere nell'affarista José Ribera una fonte di guadagni associandolo ad un'impresa che intende portare a termine con lui. Insieme con altri imprenditori a finanziare l'impresa e la speranza di tirature milionarie da parte di testate di giornali interessate, conta di compiere una trasvolata atlantica mai tentata prima e di volare da Rio de Janeiro a Roma. L'impresa richiede anni di preparativi e intanto suo figlio Aldo è diventato maggiorenne e per lettera chiede il permesso al padre di entrare in Accademia Aeronautica e seguire le sue orme, riempiendolo di orgoglio, tale da spedire subito la lettere con l'autorizzazione a entrare nell'Accademia dell'amico Morelli. Poi commosso e desideroso di rivederlo, decide di dare uno strappo agli intoppi della sua missione e visto che la benzina è arrivata, decide di partire contro tutte le aspettative. Il volo infatti si perde in mezzo all'oceano e ogni ricerca è vana. Ma ecco che anni dopo in piena Campagna d'Africa lo rivediamo sotto falso nome in divisa da legionario con le truppe italiane in Etiopia mentre in treno viene trasferito al fronte. Ha cambiato nome e vita dopo aver fallito a suo dire da pilota e preferisce esser ritenuto morto da tutti. Del resto quell'uomo con quelle velleità di un tempo non c'è più ed è come fosse morto appunto. Non sa che suo figlio, divenuto abile pilota, è in volo sulle loro teste come scorta al convoglio e viene fatto oggetto del fuoco nemico mentre sta per sferrare l'attacco al convoglio. Aldo viene ferito di striscio alla testa e prima di perdere i sensi riesce ad atterrare poco distante, consentendo al suo vice di lasciare il velivolo per cercare soccorsi. I ribelli stanno attaccando il treno e la difesa italiana appare ormai prossima alla disfatta quando il secondo informa che poco distante c'è l'aereo del Tenente Serra e con un pilota si potrebbe raggiungere e portare in salvo. Luciano non crede alle sue orecchie e si precipita sul posto e dopo essersi liberato di un ribelle monta sull'aereo e si invola verso le linee italiane. E' stato colpito da una pugnalata ma resiste fino alla base dove trova il suo vecchio commilitone Morelli a capo della spedizione italiana. Anche lui non crede ai suoi occhi e fa appena in tempo ad abbracciare il redivivo amico che a sua volta viene rassicurato sulla salute di suo figlio che fa appena in tempo a stringere con la poca forza rimasta prima di spirare. Con una solenne cerimonia Aldo verrà insignito della Medaglia al Valore spettante a suo padre, l'eroico Capitano Comandante Luciano Serra.
Amedeo Nazzari è il brillante interprete di questo epico film di regime, volto a risaltare il valore e l'eroismo italico alimentato di generazione in generazione per la grandezza del Paese. Siamo in piena autarchia e da pochissimo è stata inaugurata Cinecittà dove sono stati girati gli interni, mentre gli esterni infuocati e sudatissimi sono stati realizzati proprio in Africa, l'allora A.O.I. con grande partecipazione di masse locali e dispendio di munizioni a salve sotto la supervisione di veri consulenti militari per le scene di battaglia. Da conservare nello scaffale della Storia Patria.
Amedeo Nazzari è il brillante interprete di questo epico film di regime, volto a risaltare il valore e l'eroismo italico alimentato di generazione in generazione per la grandezza del Paese. Siamo in piena autarchia e da pochissimo è stata inaugurata Cinecittà dove sono stati girati gli interni, mentre gli esterni infuocati e sudatissimi sono stati realizzati proprio in Africa, l'allora A.O.I. con grande partecipazione di masse locali e dispendio di munizioni a salve sotto la supervisione di veri consulenti militari per le scene di battaglia. Da conservare nello scaffale della Storia Patria.
Luciano Serra pilota
Italia 1938
Regia: Goffredo Alessandrini
Musiche Giulio Cesare Sonzogno
con
Amedeo Nazzari: Capitano Luciano Serra
Germana Paolieri: Sandra Serra
Roberto Villa: Aldo Serra
Mario Ferrari: Colonnello Franco Morelli
Beatrice Mancini: la fidanzata di Aldo
Egisto Olivieri: Nardini
Guglielmo Sinaz: José Ribera
Andrea Checchi: Tenente Binelli
Felice Romano: Mario
Oscar Andriani: il cappellano militare
Nico Pepe: il conte
Olivia Fried: Dorothy Thompson
Silvio Bagolini: socio del circolo
Felice Minotti: Andrea
Gino Mori: Aldo da bambino
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