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Bassa marea
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Stephen Byrne è uno scrittore in cerca di ispirazione in un momento in cui i suoi manoscritti vengono continuamente rispediti al mittente dagli editori ai quali sottopone i suoi romanzi. Vive in una villa lungo un fiume che la sua attenta vicina, la signora Ambrose, detesta per il suo continuo trasportare rifiuti di ogni genere verso il mare, come quella mucca morta, gonfia d'aria e galleggiante, che non tarderà a tornare indietro con la bassa marea. "Odio questo fiume" ripete incessantemente la donna dopo i consueti convenevoli con il suo vicino di casa al quale chiede anche come si trovi sua moglie con la nuova cameriera. La moglie, Marjorie Byrne, è fuori in visita a parenti quando l'uomo rientrando in casa scorge la cameriera Emily Gaunt, appena uscita dal bagno e profumata con le essenze che usa di solito sua moglie. L'uomo che ha bevuto un paio di goccetti, sente improvvisa una forte attrazione e cerca di baciare la donna venendo respinto fermamente da lei che si mette anche a gridare. Lui per evitare che la vicina ficcanaso senta tutto, nella foga di zittirla, finisce per strangolarla. Atterrito e disperato l'uomo, resosi conto dell'accaduto, è in pieno marasma quando giunge inaspettato suo fratello John. L'ha tratto d'impaccio tantissime volte nella sua vita e stavolta, dopo un iniziale tentennamento, si fa coinvolgere per liberarsi del cadavere. In fondo dal racconto sembra sia stato un incidente per il quale però Stephen pagherebbe un prezzo altissimo, ragione questa che lo induce ad aiutarlo a portare il cadavere, chiuso in un sacco, a bordo di una barca e affondarlo in un punto distante dalla casa, dopo averlo zavorrato. La ragazza era assunta da poco e probabilmente è uscita con amici e fatto perdere le sue tracce, anche perché sembra fosse una poco di buono e a sua moglie mancano alcuni gioielli e dei vestiti. Tutto accuratamente predisposto da Stephen che riesce a venirne fuori senza sospetti e trovare addirittura stimoli e spunti per il suo nuovo romanzo. Ma quel fiume come era ampiamente prevedibile, finisce per riconsegnare il corpo della vittima e far aprire un caso mediatico che giova molto allo scrittore in pubblicità gratuita e successo di vendite del suo libro. Tanto più che il caso vuole che il sacco dove venne chiusa la vittima riconduceva a suo fratello che glielo aveva prestato per raccoglier legna. Il risalto del caso sui giornali, in mancanza di una condanna, induce l'opinione pubblica a ritenere John colpevole per via del sacco con il suo nome e per l'uomo diventa una triste e quotidiana realtà, l'essere inviso a tutti tanto da voler andarsene via, confortato dalla sola Marjorie che crede nella sua innocenza. Lei in cuor suo ne è convinta e il fatto ha scosso il suo matrimonio al punto che con suo marito i rapporti sono sempre tesi senza capirne il motivo. Si renderà conto di persona del perché quando l'uomo, ormai alle corde, tenterà di uccidere prima suo fratello per addossargli le colpe per poi, scoperto, cercare di fare altrettanto con sua moglie, ormai divenuto completamente folle. L'arrivo di John, creduto morto, salverà la vita a sua cognata inducendo un terrore nella mente dello sventurato fratello che alla sua vista, scapperà terrorizzato precipitando dalle scale e morendo sul colpo. Il maestro Fritz Lang dirige un film noir di grande intensità che unita a interpretazioni di rilievo dei protagonisti ne fa un'opera che avvince lo spettatore, tenendolo costantemente attento all'evolversi di una vicenda che non lascia spazio alla soluzione facile e liberatoria. Non per niente Fritz Lang è un maestro.
House by the River Stati Uniti d'America 1950
Regia: Fritz Lang Musiche George Antheil
con Louis Hayward: Stephen Byrne Jane Wyatt: Marjorie Byrne Lee Bowman: John Byrne Ann Shoemaker: Mrs. Ambrose Dorothy Patrick: Emily Gaunt Sarah Padden: Mrs. Beach Jody Gilbert: Flora Bantam Peter Brocco: Harry, il giudice Margaret Seddon: Mrs. Whittaker Howland Chamberlain: procuratore distrettuale Kathleen Freeman: Effie Ferguson Will Wright: ispettore Sarten Leslie Kimmell: Mr. Gaunt Effie Laird: Mrs. Gaunt non accreditati Alex Gerry: Mr. Miller William Fawcett: Elmer Carl 'Alfalfa' Switzer: Walter Herbert Frank Dae: colonnello Davis
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
A ppare chiaro fin dall'inizio che in quella missione c'è qualcosa che non quadra. Un gruppo di paracadutisti commandos inglesi agli ordini del Maggiore Smith e del Tenente Schaffer si è appena lanciato da un aereo sulle Alpi Bavaresi con lo scopo di penetrare nell'inaccessibile e super fortificato Schloß Adler , o castello delle aquile, dove è tenuto prigioniero il Generale americano Carnaby , colui che ha ideato il piano d'invasione dell'Europa. I tedeschi contano di ricavare dal prezioso prigioniero quante più informazioni possibili facendo ricorso anche alla tortura. Compito dei commandos è liberarlo infiltrandosi nel castello in virtù della loro padronanza con la lingua tedesca e delle uniformi del nemico. Circa un minuto dopo il lancio del gruppo, una paracadutista donna li segue in solitaria dopo essere sbucata fuori da un vano dell'aereo. Il gruppo atterra e raduna le sue cose constatando che uno dei componenti è morto col collo spezzato. Il co...
J ohnny " Il Bello ", Al " Quattrodita " Caruso e Jack Amoruso sono tre scagnozzi del potente boss della mala Sam Genovese e per lui eseguono maldestramente "lavoretti", dall'estorsione all'eliminazione fisica di chi si oppone al taglieggiamento, procurando sempre grattacapi al loro boss che all'ultimo errore, l'uccisione per sbaglio di una sua zia, decide di accopparli. Devono darsi alla macchia e nascondersi in attesa che la brillante mente del gruppo, Johnny, escogiti un piano per salvarsi. Il problema più grande è quello di far restare sveglio Al che è affetto da una sindrome che gli causa la perdita di memoria ogni volta che si addormenta. Risvegliandosi deve farsi raccontare ogni volta chi è e perché si trovano in quella stanza di albergo. Dopo alcuni giorni passati da Johnny e Jack a ragguardarlo sul da farsi, Al dovrà introdursi nella suite del boss all'ultimo piano dell'albergo dove si sono nascosti, celarsi nel...
Girato nell' Idaho e in Oregon il film è un capolavoro assoluto del genere avventuroso. I paesaggi maestosi, la sapiente fotografia e i personaggi di assoluto valore ne fanno un film epico che sfida tranquillamente il tempo. E' anche il primo film a colori del regista Vidor e dell'indimenticabile Spencer Tracy . Lui è il maggiore Robert Rogers a capo di un temutissimo reparto di cacciatori abili nello scovare ed eliminare indiani nei loro territori, che nel selvaggio Nord America sono alleati dei nemici Francesi e rappresentano una continua minaccia per gli insediamenti Inglesi e dei coloni Americani con frequenti incursioni che culminano ogni volta con distruzioni ed atti di efferata violenza ... QUESTO E' IL RACCONTO DELLA NOSTRA AMERICA ... DEL SECOLO DI BATTAGLIE TRA FRANCESI E INDIANI ... QUANDO IL BISOGNO TRASFORMO' UOMINI SEMPLICI, SCONOSCIUTI ALLA STORIA, IN LEGGENDE DI AUDACIA E RESISTENZA. TUTTO INIZIA A PORTSMOUTH, NEW HAMPSHIRE, NEL 1759 ... ...
N inì Cantachiaro e il suo compare Mimì Makò sono suonatori ambulanti di contrabbasso costretti alla fame a causa di un "repertorio" che non riscuote le attenzioni dei passanti. La fortuna sembra assisterli quando Mimì riceve in eredità da una zia un libretto al portatore con un milione e mille lire . E' l'occasione che il furbo Ninì, la mente della coppia, coglie al volo per girare il mondo nel tentativo di farsi un nome ed entrare nel novero degli artisti di fama e delle attrazioni dei locali più prestigiosi al mondo. Li seguiamo quindi in siparietti divertenti a far da contorno o introdurre spettacoli di arte varia in giro per Parigi , Madrid , Londra , New York e addirittura Hong Kong, ovviamente senza fortuna e sperperando tutto il denaro per fare mestamente ritorno a Roma da dove erano partiti. Con Macario a fare da spalla, Totò si esibisce nel suo repertorio classico, ballo compreso, ma è solo un pretesto per introdurre, in un periodo ancora piuttos...
Forse il più bello in assoluto dei tanti film ricavati dal romanzo di Dumas padre, almeno per quanto riguarda la resa che l'aitante ballerino Gene Kelly fa del guascone spadaccino D'Artagnan . La sua agilità nei duelli saltellando tra mobili, tendaggi, scale, balaustre fino ai rami degli alberi resteranno per sempre nella memoria. Anche perché non dimentichiamo che in quegli anni la computer grafica non c'era e i trucchi davvero pochi e se pensiamo che è stato girato interamente in America ricreando alla perfezione le scene di corte come degli esterni franco-inglesi che gli valsero la nomination all'oscar per la fotografia nel 1949 ecco che il film entra di diritto nella storia del cinema. La storia che vede il nostro D'Artagnan entrare in maniera più che dirompente nel corpo dei Moschettieri fedeli al re, arrivando a Parigi dalla lontana campagna di Guascogna e capace in poco tempo di scombussolare l'ovattata vita di corte e i piani diabolici dell...
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