Farfallon
D
etenuto per tentato uxoricidio, il pasticciere siculo Farfallon pensa sempre ad evadere per portare a termine quanto rimasto in sospeso. Durante un trasferimento ad altro carcere, viene contattato da un altro detenuto, sedicente Barone di Vistacorta, che è dentro per illeciti circa la realizzazione del Ponte sullo Stretto. Ma mentre lui conta di venirne fuori con i suoi avvocati in modo da poter riprendere la sua attività di politico corrotto, l'altro non si fa scrupoli di voler evadere e si offre di custodire un gruzzoletto che il Barone gli affida visto che sa difendersi dagli altri meglio di lui. Quei soldi in carcere servono per ottenere favori e migliorie in attesa che Farfallon raggiunga i suoi legali e l'amante per informarli di quanto sta accadendo al loro illustre assistito, in modo da attivarsi tutti alla bisogna. Farfallon, dopo un primo tentativo fallito, riesce a evadere e rifugiarsi in un convento di monache che lo accolgono, scoperto il suo mestiere, per farsi insegare i segreti dell'arte pasticcera per poi, una volta diventate brave, consegnarlo, tradendolo, alle Guardie Svizzere. Durante il trasferimento però, riesce di nuovo a infilarsi in un camion frigorifero di carni macellate e finire malauguratamente proprio nel carcere dove incontra di nuovo il Barone. Ma il caso vuole che sia finito in un carcere sperimentale dove la vigilanza è scarsa e viene permesso di tutto tanto da consentire anche stavolta una facile fuga a Farfallon. Ma un crollo fortuito fa si che anche il Barone ne venga coinvolto per trovarsi insieme al compare fuori per una libertà però che dura molto poco e, riacciuffati, vengono stavolta spediti in una Colonia agricola penale posta su di un isola e dove passeranno lunghi anni, molti dei quali in segregazione totale. Acciaccati e stanchi, non hanno ancora perso le speranze e grazie ad un detenuto inventore che guarda caso chiamano Leonardo, sperimentano l'ebrezza del volo. Il pazzo inventore è convinto che le sue ali, ottenute mettendo insieme le penne dei tanti gabbiani che vivono sull'isola, saranno in grado di sostenere i due in volo. Dall'unico punto dell'isola non sorvegliato, una scogliera a picco sul mare di almeno un centinaio di metri di altezza, i due prenderanno il volo muniti di ali posticce: le ali della libertà! Farfallon è il più ardito dei due e dopo un iniziale tentennamento si lancia nel vuoto per precipitare inevitabilmente in mare. Ma non si è fatto niente e visto che le ali lo aiutano a galleggiare chiama a gran voce il Barone affinché lo segua. Ma la paura è troppa e l'uomo, agitando quelle ali a mo' di saluto, segue lo sventurato amico allontanarsi a nuoto verso la libertà.Farfallon
Italia 1974
Regia: Riccardo Pazzaglia
Musiche Ubaldo Continiello
con
Franco Franchi: Farfallon
Ciccio Ingrassia: Barone
Fiorenzo Fiorentini: Leonardo
Gina Rovere: madre superiora
Carla Mancini: suora "Sfoglia"
Micaela Pignatelli: direttrice del carcere
Mario Carotenuto: direttore della colonia agricola penale
Nino Terzo: maresciallo Maggiore Carabinieri
Gino Pagnani: comandante guardie svizzere
Antonio Allocca: detenuto “poeta”
Vittorio Marsiglia: Vincenzo detto "Cinzia"
Salvatore Baccaro: galeotto
Consalvo Dell'Arti: colonnello in pensione
Linda Sini: figlia del colonnello
Enzo Andronico: detenuto
Rosanna Ruffini: Immacolata, moglie di Farfallon
Ciro Papa: comandante guardie carcerarie
Ruggero Pignotti: direttore carcere
e con
Luca Sportelli
Aldo De Martino
Laila Shed
Gerline Heller
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