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Il cocco di mamma
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Aldo ha la passione per il pugilato che coltiva meticolosamente con allenamenti quotidiani. Tuttavia è restio a battersi con la foga necessaria per paura di rimanere sfigurato e questo timore ne frena la carriera che secondo il suo allenatore potrebbe fruttargli molti soldi in futuro. Diverso è l'amico Vasco che non è per niente tagliato con quello sport ma deve frequentare la palestra e quel mondo per soddisfare la passione sfrenata di suo padre per l'arte pugilistica. Quando finalmente finirà sul ring per un incontro vero, convincerà il padre che non fa per lui dopo avergli fatto prendere un grosso spavento, esanime al tappeto per l'inevitabile KO. L'altro amico del cuore, "lo smilzo", è da nomignolo tipo esile e non adatto a quello sport tanto che anche lui al primo vero incontro finisce al tappeto dopo una manciata di secondi. L'unico è Aldo che potrebbe sfondare ma è attratto dalle ragazze che frequenta spavaldamente forte di una prestanza fisica che lo rende a volte irresistibile ed altre sfrontato. Come quando incontra la dolce Laura durante una gita al mare e se ne innamora con modi che dapprima non paiono galanti alla ragazza che tuttavia, pian piano, cede alla corte serrata del bell'Aldo fidanzandosi con lui. Ma questi una sera, per fare un favore ad un amico, esce con lui e un paio di ragazze per consentirgli di fare colpo su quella che da tempo mirava. Come spesso accade il diavolo fa le pentole ma non i coperchi e Aldo che aveva detto alla sua ragazza di essere stato chiamato d'urgenza in palestra, finisce per incrociarsi con lei che aveva optato per un cinema con la madre e il fratellino. E' dura spiegare il fatto alla fidanzata che decide di troncare tutto e non vederlo più nonostante Aldo le faccia di nuovo una corte pressante. Per fare di nuovo breccia su di lei accetterà di battersi in un incontro molto difficile con una avversario che è sceso di peso proprio per vedersela con lui, avendo un piccolo conto aperto sempre per questione di donne. Laura che in fondo lo ama ancora, si precipita a bordo ring ma ormai l'incontro è iniziato e Aldo sta avendo la peggio sotto i colpi dell'avversario. Per Laura è uno strazio e scappa fuori per non assistere in realtà al successo di Aldo che, allo stremo delle forze, riuscirà a battere l'avversario. Malconcio e ferito abbandona il ring e quel mondo, giurando di non metterci più piede e incerottato poco dopo esce per trovare ad aspettarlo la sua Laura piangente e trepidante per lui. Il loro abbraccio è il suggello ad un nuovo inizio per Aldo accanto alla sua amata Laura. Commedia sentimentale degli anni '50 con un buon cast che vede anche il futuro Bud Spencer nel ruolo di un pugile geloso e possente, muoversi in una Roma a tratti irriconoscibile. Sono film questi che oltre ad essere ancora piacevoli, rendono uno spaccato storico di un'Italia che non c'è più e pertanto aumentano nel tempo di valore.
Il cocco di mamma Italia 1957
Regia: Mauro Morassi Musiche Armando Trovajoli con Maurizio Arena: Aldo Manca Ingeborg Schöner: Laura Tarantini Geronimo Meynier: Smilzo Raffaele Pisu: Vasco Franca Rame: Delia Edoardo Nevola: il piccolo Leo Memmo Carotenuto: Orazio, padre di Vasco Virgilio Riento: Achille, padre di Aldo Leda Gloria: madre di Aldo Giulio Battiferri: direttore del night club Odeon Federico Tocci: Raffo Anna Campori: madre di Laura Valeria Fabrizi: Wanda Carlo Pedersoli: Oscar Enzo Fiermonte: Michele, l'allenatore Marco Tulli: vigile urbano Ughetto Bertucci: bigliettaio sull'autobus Isabella Biagini: Rosa e con Franco Fantasia non accreditati Mimmo Poli: proprietario del night club Odeon Alvaro Strina: Gianni
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
A ppare chiaro fin dall'inizio che in quella missione c'è qualcosa che non quadra. Un gruppo di paracadutisti commandos inglesi agli ordini del Maggiore Smith e del Tenente Schaffer si è appena lanciato da un aereo sulle Alpi Bavaresi con lo scopo di penetrare nell'inaccessibile e super fortificato Schloß Adler , o castello delle aquile, dove è tenuto prigioniero il Generale americano Carnaby , colui che ha ideato il piano d'invasione dell'Europa. I tedeschi contano di ricavare dal prezioso prigioniero quante più informazioni possibili facendo ricorso anche alla tortura. Compito dei commandos è liberarlo infiltrandosi nel castello in virtù della loro padronanza con la lingua tedesca e delle uniformi del nemico. Circa un minuto dopo il lancio del gruppo, una paracadutista donna li segue in solitaria dopo essere sbucata fuori da un vano dell'aereo. Il gruppo atterra e raduna le sue cose constatando che uno dei componenti è morto col collo spezzato. Il co...
J ohnny " Il Bello ", Al " Quattrodita " Caruso e Jack Amoruso sono tre scagnozzi del potente boss della mala Sam Genovese e per lui eseguono maldestramente "lavoretti", dall'estorsione all'eliminazione fisica di chi si oppone al taglieggiamento, procurando sempre grattacapi al loro boss che all'ultimo errore, l'uccisione per sbaglio di una sua zia, decide di accopparli. Devono darsi alla macchia e nascondersi in attesa che la brillante mente del gruppo, Johnny, escogiti un piano per salvarsi. Il problema più grande è quello di far restare sveglio Al che è affetto da una sindrome che gli causa la perdita di memoria ogni volta che si addormenta. Risvegliandosi deve farsi raccontare ogni volta chi è e perché si trovano in quella stanza di albergo. Dopo alcuni giorni passati da Johnny e Jack a ragguardarlo sul da farsi, Al dovrà introdursi nella suite del boss all'ultimo piano dell'albergo dove si sono nascosti, celarsi nel...
Girato nell' Idaho e in Oregon il film è un capolavoro assoluto del genere avventuroso. I paesaggi maestosi, la sapiente fotografia e i personaggi di assoluto valore ne fanno un film epico che sfida tranquillamente il tempo. E' anche il primo film a colori del regista Vidor e dell'indimenticabile Spencer Tracy . Lui è il maggiore Robert Rogers a capo di un temutissimo reparto di cacciatori abili nello scovare ed eliminare indiani nei loro territori, che nel selvaggio Nord America sono alleati dei nemici Francesi e rappresentano una continua minaccia per gli insediamenti Inglesi e dei coloni Americani con frequenti incursioni che culminano ogni volta con distruzioni ed atti di efferata violenza ... QUESTO E' IL RACCONTO DELLA NOSTRA AMERICA ... DEL SECOLO DI BATTAGLIE TRA FRANCESI E INDIANI ... QUANDO IL BISOGNO TRASFORMO' UOMINI SEMPLICI, SCONOSCIUTI ALLA STORIA, IN LEGGENDE DI AUDACIA E RESISTENZA. TUTTO INIZIA A PORTSMOUTH, NEW HAMPSHIRE, NEL 1759 ... ...
N inì Cantachiaro e il suo compare Mimì Makò sono suonatori ambulanti di contrabbasso costretti alla fame a causa di un "repertorio" che non riscuote le attenzioni dei passanti. La fortuna sembra assisterli quando Mimì riceve in eredità da una zia un libretto al portatore con un milione e mille lire . E' l'occasione che il furbo Ninì, la mente della coppia, coglie al volo per girare il mondo nel tentativo di farsi un nome ed entrare nel novero degli artisti di fama e delle attrazioni dei locali più prestigiosi al mondo. Li seguiamo quindi in siparietti divertenti a far da contorno o introdurre spettacoli di arte varia in giro per Parigi , Madrid , Londra , New York e addirittura Hong Kong, ovviamente senza fortuna e sperperando tutto il denaro per fare mestamente ritorno a Roma da dove erano partiti. Con Macario a fare da spalla, Totò si esibisce nel suo repertorio classico, ballo compreso, ma è solo un pretesto per introdurre, in un periodo ancora piuttos...
Forse il più bello in assoluto dei tanti film ricavati dal romanzo di Dumas padre, almeno per quanto riguarda la resa che l'aitante ballerino Gene Kelly fa del guascone spadaccino D'Artagnan . La sua agilità nei duelli saltellando tra mobili, tendaggi, scale, balaustre fino ai rami degli alberi resteranno per sempre nella memoria. Anche perché non dimentichiamo che in quegli anni la computer grafica non c'era e i trucchi davvero pochi e se pensiamo che è stato girato interamente in America ricreando alla perfezione le scene di corte come degli esterni franco-inglesi che gli valsero la nomination all'oscar per la fotografia nel 1949 ecco che il film entra di diritto nella storia del cinema. La storia che vede il nostro D'Artagnan entrare in maniera più che dirompente nel corpo dei Moschettieri fedeli al re, arrivando a Parigi dalla lontana campagna di Guascogna e capace in poco tempo di scombussolare l'ovattata vita di corte e i piani diabolici dell...
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