Il pugnale scomparso - Charlie Chan all'Opera
Dopo aver risolto un difficile caso a Los Angeles, Charlie Chan è in attesa di imbarcarsi sul piroscafo per fare rientro a Honolulu, quando l'Ispettore Regan che sta salutando e ringraziando, gli chiede se ha qualche idea circa il fatto che sta scuotendo la città da alcuni giorni, ovvero l'evasione da un manicomio di un pericoloso soggetto lì ricoverato. L'uomo che era senza memoria da qualche anno in quella struttura, veniva sedato consentendogli di dare libero sfogo alla sua passione per la musica, consentendogli di suonare giornalmente il pianoforte. Poi un giorno d'improvviso, una foto sul giornale che gli veniva recapitato puntualmente, lo aveva fatto infuriare e rinvenire dal torpore della sua mente per ricordarsi tutto d'improvviso. Quella donna lo aveva fatto infuriare al punto che era riuscito a scappare ed ora vagava in città da diversi giorni. Chan scopre che la foto di quella prima pagina si riferiva alla famosa cantante lirica M.me Lilli Rochelle che guarda caso arriva nel loro ufficio per sporgere denuncia contro ignoti, per minacce di morte ricevute. La accompagna il baritono Enrico Barelli con il quale si esibisce in città e con il quale sembra abbia una tresca, tale da ingelosire suo marito, Mr. Whitely, che la fa pedinare da investigatori privati in attesa di scoprirla in flagrante adulterio. Dal canto suo M.me Anita Barelli, anch'essa soprano nella medesima compagnia, sembra al contrario rassegnata di dover perdere il consorte. Ma non poteva mai immaginarsi di ritrovarsi nel camerino nascosto e minaccioso, l'evaso dal manicomio che tutti cercavano. Era il redivivo baritono Gravelle, dato per morto nell'incendio di un teatro, chiuso nel suo camerino ed era lì per farsi dire il nome di chi l'aveva condannato a morte, minacciandola di non rivelare a nessuno la sua presenza. L'arrivo poi di Mr. Chan per alcune indagini, dopo aver accettato di aiutare la protagonista M.me Lilli Rochelle, aveva fatto scappare l'intruso che conosceva a menadito botole e passaggi di quel teatro. Ma una guardarobiera lo ha intravisto e terrorizzata dà l'allarme che fa accorrere la polizia, senza però che si riesca a scovare il fuggitivo mentre l'opera sta per andare in scena. Gravelle entra nel camerino di Barelli e lo atterrisce prendendone il posto sulla scena. Sebbene mascherato la sua voce risuona strana a Lilli che tuttavia continua, cantando la sua parte finché un abbraccio ravvicinato la fa rabbrividire e svenire, mentre il sipario si chiude sul primo atto. Prontamente soccorsa e portata in camerino, ecco che nel trambusto si scopre il cadavere del Barelli, trafitto da una pugnalata nel suo camerino e subito dopo viene rinvenuta morta anche Lilli, lasciata sola dal marito in cerca di un medico e anch'essa pugnalata. I sospetti ricadono subito sul fuggitivo che è ormai noto come il baritono Gravelle, il quale assiste, non visto, anche all'arrivo di una giovane, Kitty, che dice di essere la figlia della defunta e che cercava di farsi dare il permesso a sposarsi nonostante fosse ancora minorenne. Gravelle comprende che è sua figlia e ripercorre tutta la sua vita, compreso il matrimonio con Lilli dal quale ebbe quella bambina ora divenuta donna. Cerca di contattarla senza spaventarla per farsi riconoscere ma lei non riesce a ricordare quella musica che suo padre era solito suonarle. Chan lo sorprende nel suo camerino e costringe a collaborare per scovare il vero asassino, ripetendo la scena che precede la fine del primo atto. Al posto di Lilli si presta la vedova Barelli, ma nel concitato finale un poliziotto presente sul palco spara a Gravelle credendolo pronto a infierire sulla Barelli. L'uomo è ferito e piantonato quando Mr. Chan chiama tutti i presenti e scagiona il sospettato inchiodando il vero colpevole.
Uno dei più bei film della serie sul famoso detective hawaiano interpretato da Warner Oland che qui è affiancato da un co protagonista del calibro di Boris Karloff capace di accendere il suo volto in espressioni che inducono il terrore in chi ne incroci lo sguardo. Ma è solo un poveretto al quale un brutto incidente ha fatto perdere memoria e lume della ragione per alcuni anni, fino al rinsavimento ed ora, con la figlia accorsa al suo capezzale, con una vita gioiosa davanti. Sospettato degli omicidi si rivelerà innocente grazie all'acume del prodigioso Charlie Chan che ti invita a cliccare il bottone in rilievo se vuoi conoscere il vero colpevole.
Uno dei più bei film della serie sul famoso detective hawaiano interpretato da Warner Oland che qui è affiancato da un co protagonista del calibro di Boris Karloff capace di accendere il suo volto in espressioni che inducono il terrore in chi ne incroci lo sguardo. Ma è solo un poveretto al quale un brutto incidente ha fatto perdere memoria e lume della ragione per alcuni anni, fino al rinsavimento ed ora, con la figlia accorsa al suo capezzale, con una vita gioiosa davanti. Sospettato degli omicidi si rivelerà innocente grazie all'acume del prodigioso Charlie Chan che ti invita a cliccare il bottone in rilievo se vuoi conoscere il vero colpevole.
Charlie Chan at the Opera
Stati Uniti d'America 1936
Regia: H. Bruce Humberstone
Musiche Charles Maxwell
con
Warner Oland: Charlie Chan
Boris Karloff: Gravelle
Keye Luke: Lee Chan
Charlotte Henry: M.lle Kitty
Thomas Beck: Phil Childers
Margaret Irving: M.me Lilli Rochelle
Gregory Gaye: Enrico Barelli
Nedda Harrigan: M.me Anita Barelli
Frank Conroy: Mr. Whitely
Guy Usher: Ispettore Regan
William Demarest: Sergente Kelly
Maurice Cass: Mr. Arnold
Tom McGuire: Morris
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