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Sedotti e bidonati
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Franco e Ciccio, agricoltori benestanti siciliani, rispondono ad un annuncio sul giornale dove due gemelle cercano marito, per entrare in possesso di una cospicua eredità e a tale scopo invitano i candidati a fornire foto e caratteristiche per essere selezionati. L'annuncio parla anche di piccolo difetto fisico che i due trascurano vista la bellezza dei volti delle giovani Pia e Mia che i due ammirano sulla foto che ricevono dopo essere stati scelti. Raggianti i due partono alla volta di Roma per incontrarsi con le due aspiranti mogli che, dopo essere stati ricevuti dall'arcigna baronessa che li riceve, zia delle due ragazze, possono finalmente ammirarle in carne e stranamente unica gonna. Pensano si tratti dell'ultima moda che loro contadini del sud non conoscono e stentano molto a capire il significato di "gemelle siamesi" finché la zia non glielo spiattella in faccia: sono unite tra loro ai fianchi! Segue un momento di smarrimento subito però sostituito dalla fermezza di sposare le due ragazze, anche se permangono molti dubbi circa la praticità della cosa dal punto di vista non solo pratico ma anche morale, per dovere vivere e dormire in quattro in un letto e con tutta una serie di accessori doppi da approntare nella casa dove decideranno di abitare. Non sanno i due tapini che è tutta una finzione ad arte per estorcergli il denaro. Le due ragazze sono infatti normali e la zia con il finto maggiordomo e un altro complice stanno per beffarli con la notizia che è in città un noto chirurgo tedesco che ha la fama di separare con successo casi di siamesi, cosa che induce i due a contattarlo per stabilire il costo e la data dell'intervento. La cifra è notevole, 50 milioni, che tuttavia non sono niente paragonati alla loro felicità, autonomia e soprattutto eredità miliardaria che le due otterranno sposandoli. Così vendono tutto, terre ed animali, in una visita lampo in Sicilia e al ritorno a Roma consegnano i 50 milioni al finto professore. Le due vengono brillantemente divise ma purtroppo muoiono sotto i ferri e siccome sono stati loro a chiedere l'intervento rischiano anche una denuncia dall'infuriata zia, oltremodo disperata. Non resta che scappare e far visita tempo dopo al cimitero dove la banda di truffatori ha predisposto una finta tomba d'accordo col custode. Qui piangono e pregano per le due sfortunate e bellissime possibili mogli e, rientrati in Sicilia, scoprono di avere avuto un'altra eredità di ben 100 milioni stavolta dalla morte della loro adorata nonna. La notizia arriva anche alla banda dei loro truffatori che nel frattempo ha sperperato al gioco i soldi della finta operazione e visti i due polli, escogitano un altro piano per spennarli. Sapendo che sono tornati a Roma per visitare le due sfortunate al cimitero, li fanno avvicinare dalle due, stavolta coi capelli scuri che dopo essere state scambiate per fantasmi, si presentano come altre due gemelle delle defunte loro fidanzate e siccome hanno avuto modo di conoscerli tramite le sorelle, anche loro si innamorano dei due che, felici come pasque, si accordano per sposarle con un frate di passaggio che assomiglia tanto al maggiordomo dell'inizio della loro avventura. Questi si rivela un volgare rapitore che fatte salire le due sulla sua auto le rapisce chiedendo il giorno dopo un riscatto di 100 milioni. Guarda caso la somma che hanno appena ricevuto in eredità e che la solita zia infuriata intima loro di pagare ai rapitori in quanto colpevoli di aver contattato quel finto frate. I due accettano ma al momento della consegna del denaro incappano in un'altra banda e finiscono per perdere il denaro e liberare un neonato che era stato rapito, caso che riempiva le pagine dei giornali. La polizia li arresta e capito l'equivoco e compresa la loro vicenda li aiuta a portare a termine il pagamento ai rapitori di loro competenza stavolta, consegnando una valigetta che in realtà contiene carta straccia. Così quando i truffatori si incontrano con i due cugini la polizia li arresta e pone fine alle loro imprese. Franco e Ciccio senza un quattrino hanno la brillante idea di fingersi a loro volta gemelli siamesi con un annuncio nel quale ripetono esattamente le stesse mosse fatte con loro all'inizio con il risultato però di finire direttamente in prigione. Franco & Ciccio in un altro bel pasticcio, uno dei migliori sicuramente dell'amatissima coppia che qui beneficia di una trama finalmente degna e in apparenza cucita loro addosso per esaltarne le qualità dialettiche e mimiche che in questa divertente storia possono esprimersi al meglio.
Sedotti e bidonati Italia 1964
Regia: Giorgio Bianchi Musiche Carlo Rustichelli con Franco Franchi: Franco Ciccio Ingrassia: Ciccio Mia Genberg: Mia Pia Genberg: Pia Elena Nicolai: la baronessa, finta zia di Mia e Pia Alfredo Marchetti: Sasà, uno dei truffatori Alberto Bonucci: Arturo, uno dei truffatori Romano Giomini: il venditore del letto matrimoniale Pietro De Vico: il capo mastro Leopoldo Trieste: Don Marcuzzo, il picciotto Miranda Martino: la vedova al cimitero Oreste Palella: il commissario Luciano Bonanni: il custode della clinica Dino Cassio: il cameriere del ristorante Grazia Spadaro: Concetta, zia di Franco e Ciccio Lino Banfi: il cugino Pasquale
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
A ppare chiaro fin dall'inizio che in quella missione c'è qualcosa che non quadra. Un gruppo di paracadutisti commandos inglesi agli ordini del Maggiore Smith e del Tenente Schaffer si è appena lanciato da un aereo sulle Alpi Bavaresi con lo scopo di penetrare nell'inaccessibile e super fortificato Schloß Adler , o castello delle aquile, dove è tenuto prigioniero il Generale americano Carnaby , colui che ha ideato il piano d'invasione dell'Europa. I tedeschi contano di ricavare dal prezioso prigioniero quante più informazioni possibili facendo ricorso anche alla tortura. Compito dei commandos è liberarlo infiltrandosi nel castello in virtù della loro padronanza con la lingua tedesca e delle uniformi del nemico. Circa un minuto dopo il lancio del gruppo, una paracadutista donna li segue in solitaria dopo essere sbucata fuori da un vano dell'aereo. Il gruppo atterra e raduna le sue cose constatando che uno dei componenti è morto col collo spezzato. Il co...
J ohnny " Il Bello ", Al " Quattrodita " Caruso e Jack Amoruso sono tre scagnozzi del potente boss della mala Sam Genovese e per lui eseguono maldestramente "lavoretti", dall'estorsione all'eliminazione fisica di chi si oppone al taglieggiamento, procurando sempre grattacapi al loro boss che all'ultimo errore, l'uccisione per sbaglio di una sua zia, decide di accopparli. Devono darsi alla macchia e nascondersi in attesa che la brillante mente del gruppo, Johnny, escogiti un piano per salvarsi. Il problema più grande è quello di far restare sveglio Al che è affetto da una sindrome che gli causa la perdita di memoria ogni volta che si addormenta. Risvegliandosi deve farsi raccontare ogni volta chi è e perché si trovano in quella stanza di albergo. Dopo alcuni giorni passati da Johnny e Jack a ragguardarlo sul da farsi, Al dovrà introdursi nella suite del boss all'ultimo piano dell'albergo dove si sono nascosti, celarsi nel...
Girato nell' Idaho e in Oregon il film è un capolavoro assoluto del genere avventuroso. I paesaggi maestosi, la sapiente fotografia e i personaggi di assoluto valore ne fanno un film epico che sfida tranquillamente il tempo. E' anche il primo film a colori del regista Vidor e dell'indimenticabile Spencer Tracy . Lui è il maggiore Robert Rogers a capo di un temutissimo reparto di cacciatori abili nello scovare ed eliminare indiani nei loro territori, che nel selvaggio Nord America sono alleati dei nemici Francesi e rappresentano una continua minaccia per gli insediamenti Inglesi e dei coloni Americani con frequenti incursioni che culminano ogni volta con distruzioni ed atti di efferata violenza ... QUESTO E' IL RACCONTO DELLA NOSTRA AMERICA ... DEL SECOLO DI BATTAGLIE TRA FRANCESI E INDIANI ... QUANDO IL BISOGNO TRASFORMO' UOMINI SEMPLICI, SCONOSCIUTI ALLA STORIA, IN LEGGENDE DI AUDACIA E RESISTENZA. TUTTO INIZIA A PORTSMOUTH, NEW HAMPSHIRE, NEL 1759 ... ...
N inì Cantachiaro e il suo compare Mimì Makò sono suonatori ambulanti di contrabbasso costretti alla fame a causa di un "repertorio" che non riscuote le attenzioni dei passanti. La fortuna sembra assisterli quando Mimì riceve in eredità da una zia un libretto al portatore con un milione e mille lire . E' l'occasione che il furbo Ninì, la mente della coppia, coglie al volo per girare il mondo nel tentativo di farsi un nome ed entrare nel novero degli artisti di fama e delle attrazioni dei locali più prestigiosi al mondo. Li seguiamo quindi in siparietti divertenti a far da contorno o introdurre spettacoli di arte varia in giro per Parigi , Madrid , Londra , New York e addirittura Hong Kong, ovviamente senza fortuna e sperperando tutto il denaro per fare mestamente ritorno a Roma da dove erano partiti. Con Macario a fare da spalla, Totò si esibisce nel suo repertorio classico, ballo compreso, ma è solo un pretesto per introdurre, in un periodo ancora piuttos...
Fresco di Aida all' Arena di Verona mi è particolarmente gradito proporvi questo film del 2001 del regista francese Benoit Jacquot con una magistrale e stupenda Angela Gheorghiu , soprano rumena che qui recita col marito, il tenore Roberto Alagna nel ruolo di Cavaradossi . La storia credo la conoscano tutti, l'amore tragico tra la bella Tosca e Mario Cavaradossi sullo sfondo delle guerre napoleoniche e caduta della Repubblica Romana . Il regista con sapiente uso di luci rende l'atmosfera dell'opera in maniera superba coadiuvato in questo da interpreti grandissimi: Angela nel ruolo di una bellissima Tosca , Roberto Alagna il marito-pittore-patriota Mario Cavaradossi e uno straordinario Barone Scarpia , capo della polizia papalina e invaghito di Tosca , interpretato da uno dei più bravi baritoni ognitempo: Ruggero Raimondi . Consiglio senz'altro di vedere questo film, sia agli amanti della lirica che agli altri desiderosi di avvicinarsi a questo lato della m...
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