Freaks Out
Roma 1943 - all'inizio dei bombardamenti Alleati sulla Capitale, il piccolo circo Mezzapiotta è costretto a chiudere i battenti. Israel che lo gestisce, funge anche da padre per i quattro suoi addetti, ognuno dei quali da considerarsi un fenomeno da baraccone da esibire appunto in un circo. Fulvio è un possente giovane dall'aspetto animalesco per via del folto pelo che gli ricopre tutto il corpo e si esibisce come uomo scimmia che piega le sbarre della sua gabbia e si libera nello stupore del pubblico che ne è anche atterrito. Cencio è un giovane albino che possiede la capacità di assoggettare al suo volere ogni tipo di insetto, escluse le vespe, ai quali far fare spettacolari evoluzioni o vere e proprie apparizioni disgustose dalla sua bocca, come vermi o scorpioni. Mario, che nel tempo libero ama masturbarsi ripetutamente, è dotato di una incredibile capacità di attrarre metalli col suo corpo, come una sorta di calamita umana. Ma la vera attrazione è l'incredibile Matilde, che Israel ha raccolto piccolina per strada e che considera come una figlia, la quale è capace di sprigionare elettricità al semplice contatto col suo corpo. Per questo indossa sempre guanti per non fulminare l'incauto che dovesse toccarla, come purtroppo successe a sua madre che venne involontariamente uccisa quando da bambina iniziò a manifestare tale incredibile sintomo. Cencio, che ogni tanto prova a baciarla, si fa sempre male e lei stessa non sa come poter usare il suo potere, essendone la prima vittima e dovendo fare attenzione a sua volta a toccarsi. Ma l'ultima bomba che è esplosa lì vicino ha mandato tutto in fumo e Israel vorrebbe fuggire in America con dei documenti che sa come procurarsi. Matilde è d'accordo mentre gli altri sono più propensi a continuare a esibirsi in pubblico, visto il loro stato di fenomeni da circo, appunto, e pertanto senza speranza nel mondo dei normali. Ma la notte porta consiglio e l'indomani Israel ha anche il loro consenso a farsi procurare dei documenti per l'espatrio. Purtroppo viene fermato in una retata anti ebrei e caricato dapprima su di un camion per poi finire in un treno per la Germania. Nel frattempo i quattro senza sue notizie pensano li abbia truffati, mentre la sola Matilde sospetta qualcos'altro, fosse anche una disgrazia. Senza certezza i tre suoi amici decidono di chiedere lavoro al famoso Zircus Berlin che opera in città diretto da Franz che è uno straordinario pianista grazie alle sei dita che ha per mano. Franz in realtà è un folle nazista che facendo uso di etere va giornalmente in trance dove riesce a vedere il futuro e la tragica fine del Reich con la sola possibilità di salvezza data da quattro misteriosi individui dotati di super poteri, coi quali dar vita a una incredibile arma di vittoria. Così mentre i tre vengono accolti e subito dopo rinchiusi per studiarne i poteri, Matilde si imbatte in un gruppo di partigiani alquanto sgangherato, anche se risoluto a dar battaglia e Il Gobbo, il loro strano capo, che ha preso la scossa toccandola, vorrebbe utilizzarla come arma in un prossimo agguato. Lei è assolutamente contraria a far del male a chiunque ed è solo mossa dal desiderio di rintracciare Israel che il destino gli mostra prigioniero in un camion che sfugge però all'attacco dei partigiani. Uno di loro detto Il Guercio gli racconta anche di come Franz raduni nel suo circo tutti i fenomeni come lei e li sottoponga a torture per scoprirne le potenzialità che, se non ritenute adatte allo scopo, vedono i malcapitati finire bruciati nei forni. Preoccupata corre in aiuto dei suoi tre amici e per Franz è la composizione finale di quel quartetto che vede nei suoi incubi. Organizza uno spettacolo per mostrare alle alte autorità naziste della capitale, compreso suo fratello Amon che non crede in lui, cosa abbia scoperto e che potenza possono scatenare quei quattro insieme. Ma l'esibizione è un fallimento e Franz li fa chiudere in un forno condannandoli a morte ma mettendo Matilde in condizione di sprigionare la sua immensa forza per sfuggire alla morte, sfondando la pesante porta di ferro. Franz aveva quindi ragione ma adesso i quattro sono di nuovo liberi e scoperto il treno dove Israel con altri è stato fatto salire, si mettono al suo inseguimento, portandosi a loro volta dietro Franz con diversi tedeschi. Il treno viene bloccato e si scatena l'inferno con l'intervento anche dei partigiani in una furibonda sparatoria. Israel, ferito, muore tra le braccia di Matilde che urla tutto il suo dolore incendiandosi e facendo terra bruciata tutt'intorno a sé. Franz, unico sopravvissuto dei suoi, capisce che non c'è più niente da fare e scorgendo Matilde si spara alla tempia. Lei rimasta nuda con i pochi panni andati in fumo si aggira attonita nel deserto di cenere finché Cencio la ricopre con la sua camicia. Lui e gli altri avevano liberato i prigionieri e il treno li aveva protetti dall'incredibile fuoco che Matilde aveva sprigionato. Ora con grande stupore può baciarla senza timori e tutti e quattro abbracciati e felici si incamminano di nuovo verso la capitale, più che mai Urbe eterna di speranza.
Un bel film con un grande apporto di grafica che rende il prodotto visivamente pregiato aldilà di sbavature che si potevano evitare. In primis usare l'italiano in luogo del romanesco dei fricchese de noantri preferendogli magari solo l'accento in quanto troppo riconducibile al cinema carciofaro degli ultimi anni. Lo stesso vale per l'intercalare "ca..o" che stona se paragonato ai film neorealisti post bellici che hanno fatto la storia del nostro cinema e italiana. Ma solo dettagli per un lavoro che testimonia come "volendo" sia ancora vivo il settore che tanto lustro portò alla "settima arte" dal versante italico. Oh! detto tra noi, per quanto bello non raggiunge i livelli del mitico Freaks di Tod Browning del 1932. Quelli si erano FREAKS.
Freaks Out
Italia, Belgio 2021
Regia: Gabriele Mainetti
Musiche Gabriele Mainetti, Michele Braga
con
Giorgio Tirabassi: Israel
Claudio Santamaria: Fulvio
Aurora Giovinazzo: Matilde
Pietro Castellitto: Cencio
Giancarlo Martini: Mario
Max Mazzotta: Il Gobbo
Franz Rogowski: Franz
Anna Tenta: Irina
Sebastian Hülk: Amon
Eric Godon: Gus
Emilio De Marchi: Wolf
Olivier Bony: Guercio
Astrid Meloni: donna scimmia
Michelangelo Dalisi: Gambaletto
Francesca Anna Bellucci: Cesira
L'ho trovato bellissimo ed emozionante, un bel salto nel vuoto per il regista, che giustamente ha rifiutato di percorrere sentieri facili e già battuti. Però, onestamente, non capisco il paragone col capolavoro di Browning, sono due pellicole completamente diverse anche per genere e spero che nessuno abbia mai osato fare confronti o__O
RispondiEliminanon vedo cosa ci sia di diverso visto che il tema è identico e tratta di "FREAKS" ovvero "mostri" o fenomeni da baraccone o da circo ambito presente in entrambi i film
Eliminaritengo pertanto perfetto sotto ogni profilo l'accostamento degli autori del post compreso il valore intrinseco delle due opere
ammetto anch'io di aver avuto momenti di commozione e divertito interesse anche in questo ... fricse de noantri :D :)