Outrage: Beyond
Fingendo la sua morte in prigione, Otomo ha allentato la morsa che pesava su di lui dopo la faida scatenata contro il clan Sanno. Son passati cinque anni durante i quali la sua condotta esemplare testimonia un percorso virtuoso per uscire dalla Yakuza. Ma il detective Kataoka che vive nel sordido della mala e trae vantaggi anche come doppiogiochista, ha per lui in mente qualcosa. Lo contatta in carcere per capire se intende vendicarsi dei Sanno e che l'uomo che ha attentato alla sua vita in carcere, Kimura, è a sua volta disposto ad allearsi nella guerra contro il clan che odia parimenti. Otomo sulle prime non ne vuol sapere e cerca di liberarsi dell'incomodo poliziotto corrotto che prende bustarelle dalla mala e con i suoi superiori è alla ricerca di promozioni nel caso riesca a sfoltire la delinquenza con un suo piano che, appunto, prevede una faida intestina. Così fa liberare Otomo per buona condotta il quale si reca dal suo ultimo protettore, il boss coreano Chang. Questi lo lascia libero di agire a suo piacimento e Otomo allora si allea con il suo nemico di un tempo Kimura che ha in volto un suo ricordino che gli ha sfregiato il viso. I due si riappacificano e con l'aiuto in segreto del clan Hanabishi, che presta alcuni uomini arruolati e non identificabili come loro appartenenti, inizia a tendere agguati ai Sanno e al loro Presidente Kato col quale ha un conto personale che regolerà alla fine. Sfruttando anche tensioni interne al clan circa rivalità tra capi, Otomo e Kimura ottengono lo smembramento del clan Sanno, anche se per la polizia questo non è altri che un cambio di vertice a Tokio, con gli Hanabishi ormai padroni assoluti. Otomo lascia a Kimura di gestire un suo clan come promesso dagli Hanabishi e si ritira presso il suo mentore coreano per poi approfittare dell'ex Presidente Kato, defenestrato dopo la sconfitta, uccidendolo in una sala gioco con diverse coltellate. Mentre lui sparisce dalla circolazione, Kimura si illude di poter esercitare il suo nuovo ruolo di boss del suo clan perché la sua presenza irrita altri già operanti nel territorio a lui assegnato, che non esitano a farlo fuori con i suoi pochi uomini.
Continuando il percorso intrapreso nel suo precedente omonimo film, Outrage, Takeshi, tra inchini e pallottole, mette in scena una versione moderna della Yakuza che alla sacralità rituale di un tempo antepone solo freddo pragmatismo, sostituendo il codice d'onore con l'esasperata ricerca della ricchezza.
Continuando il percorso intrapreso nel suo precedente omonimo film, Outrage, Takeshi, tra inchini e pallottole, mette in scena una versione moderna della Yakuza che alla sacralità rituale di un tempo antepone solo freddo pragmatismo, sostituendo il codice d'onore con l'esasperata ricerca della ricchezza.
Outrage: Beyond
Giappone 2012
Regia: Takeshi Kitano
Musiche Keiichi Suzuki
con
Takeshi Kitano: Otomo
Tomokazu Miura: Kato
Toshiyuki Nishida: Nishino
Sansei Shiomi: Nakata
Yutaka Matsushige: Detective Shigeta
Fumiyo Kohinata: Detective Kataoka
Ryō Kase: Ishihara
Shigeru Kôyama: Fuse
Hideo Nakano: Kimura
Tatsuo Nadaka: Shiroyama
Ken Mitsuishi: Gomi
Tokio Kaneda: Chang
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