Outrage
Otomo è il violento braccio destro del clan con a capo Iketomo e il Presidente, capo di tutte le famiglie Yakuza ha preso da parte Iketomo, nell'ultima riunione con tutti i clan, affinché metta in riga Murase e il suo clan. Questi affida l'incarico a Otomo che da sempre gestisce il lavoro sporco del suo capo con metodi a dir poco violenti e risolutivi. Dapprima crea ad arte attrito tra il suo clan e quello rivale mandando un suo uomo in un locale per adulti rivale, per poi infuriarsi per il trattamento ricevuto dal suo uomo, scambiato per un facoltoso cliente ricattabile. Murase cerca di farsi perdonare per l'equivoco ma ormai per lui il destino è segnato e il suo uomo di spicco Kimura viene orrendamente sfigurato dallo stesso Otomo che riserva simile trattamento al suo capo. E' l'inizio di una faida interna alle famiglie Yakuza che vede tirare i fili dall'alto lo stesso Presidente che manovra a suo piacimento le varie gang, promettendo loro di ingrandirsi con le zone rivali una volta sopraffatta la famiglia che la gestisce. Lo stesso Otomo con cinica ferocia tenta la scalata al suo clan e a quelli rivali con la benedizione del Presidente, in un crescendo di sangue che vedrà lo stesso manovratore vittima delle sue macchinazioni. Otomo verrà arrestato dalla polizia, ai cui vertici sono in molti a libro paga della malavita, per ordine del vice che ha preso il posto del defunto e defenestrato Presidente. Costui verrà informato dal detective Kataoka della morte in carcere di Otomo sorpreso alle spalle da Kimura, lo sfregiato di inizio film, che si prende la sua rivincita prima dei titoli di coda.
Con il suo stile inconfondibile, che tende a dilatare sempre le storie che racconta, in questo caso anche oltre, Kitano ci serve con un apparente e assoluto distacco, anche questo tipico del suo lavoro, una sfilza di omicidi alcuni dei quali piuttosto efferati a testimonianza di un mondo, quello della mafia giapponese, decisamente spaventoso.
Con il suo stile inconfondibile, che tende a dilatare sempre le storie che racconta, in questo caso anche oltre, Kitano ci serve con un apparente e assoluto distacco, anche questo tipico del suo lavoro, una sfilza di omicidi alcuni dei quali piuttosto efferati a testimonianza di un mondo, quello della mafia giapponese, decisamente spaventoso.
Giappone 2010
Regia: Takeshi Kitano
Musiche Keiichi Suzuki
con
Takeshi Kitano: Otomo
Kippei Shiina: Mizuno
Ryō Kase: Ishihara
Fumiyo Kohinata: Kataoka
Renji Ishibashi: Murase
Hideo Nakano: Kimura
Takashi Tsukamoto: Lizuka
Jun Kunimura: Ikemoto
Tetta Sugimoto: Ozawa
Tokio Emoto
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