Don Franco e Don Ciccio nell'anno della contestazione
A Roccapizzone, un paesino siciliano, Don Franco è il parroco della parrocchia di Sant'Antonio, mentre Don Ciccio di quella del Sacro Cuore di Gesù. In pieno clima di contestazione politica e giovanile, i due preti si differenziano molto tra loro, dando vita a volte ad accesa rivalità, specie quando ci sono di mezzo le partite di calcio delle rispettive parrocchie. Mentre Don Franco è portatore di nuove iniziative, compresa la messa in italiano, l'altro è ancorato alla tradizione della messa in latino e rifugge da ogni forma di contestazione politica o ribellione giovanile, risultando visceralmente anti comunista. Per questo è inviso all'attivista Orazio, operaio in una fabbrica locale e impegnato con i compagni di partito nelle battaglie per il rinnovo del contratto di lavoro nell'azienda dell'Ing. Rionello. Don Franco è quindi quel tramite tra l'autorità e il popolo al quale si rivolgono anche i carabinieri per dirimere scioperi o sit in che bloccano il traffico cittadino. Raccoglie anche firme contro il potente Don Mimì Nicastro che vorrebbe trasformare un terreno adibito a parco giochi per bambini, edificandoci un albergo. Questo suo fervore, in apparenza politico, fa si che ritenendolo oltre che modernista anche comunista, viene denunciato al vescovo che ne dispone il trasferimento in altra sede. Sospetta di Don Ciccio col quale ha battagliato aspramente sul campo di calcio dove la sua squadra ha trionfato vincendo per 2 a 1 in una partita che li ha visti entrambi segnare un gol. Don Ciccio vuole complimentarsi ma Don Franco lo censura per il suo comportamento delatorio al punto che è necessario un chiarimento definitivo tra i due, dove emerge addirittura che Don Ciccio non solo lo stima profondamente ma si è speso col vescovo per farlo restare in paese, dove continueranno la loro opera finalmente riappacificati.
Riallacciandosi al clima politico che stava prendendo piede in Italia, il film, traendo in parte anche spunto dalle baruffe del Guareschi, mette in scena i due amatissimi comici che hanno qui modo di privilegiare le loro doti recitative in luogo della consueta verve comica dei loro film, risultando assai credibili per una loro indiscussa bravura artistica. Con loro tanti comprimari con l'emergente Lino Banfi ormai quasi in pianta stabile nei loro film e la stupenda Edwige nazionale, la cui bellezza, già dirompente sugli schermi, avrebbe accompagnato il pubblico in tantissimi altri film a venire.
Don Franco e Don Ciccio nell'anno della contestazione
Italia 1970
Regia: Marino Girolami
Musiche Piero Umiliani
con
Franco Franchi: Don Franco
Ciccio Ingrassia: Don Ciccio
Edwige Fenech: Anna Bellinzoni
Enio Girolami: Tenente dei Carabinieri
Yvonne Sanson: Donna Camilla
Umberto D'Orsi: Orazio Caccamo
Lino Banfi: Cosimino, il sagrestano
Luca Sportelli: Maresciallo dei Carabinieri
Enzo Andronico: Don Mimì Nicastro
Renato Malavasi: Cav. Giacomo Bellinzoni
Edy Biagetti : Ing. Rionello
Mirella Pamphili: Sig.ra Rionello
Alfredo Adami: arbitro di calcio
Alfredo Rizzo: veterinario
Nuccia Belletti: Onorina, la perpetua
Attilio Dottesio : On. De Gaetano
Giampiero Littera: il carabiniere Derlin
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