Il giustiziere di Dio
Padre Tony Lang ha assistito impotente alla distruzione della sua missione ad opera della Banda del Tris d'Assi. Costoro cercavano un bottino in lingotti d'oro che un complice aveva nascosto a suo tempo all'interno della cripta sotterranea. Nell'esplosione sono morti i bambini che padre Tony accudiva ed ha giurato di vendicarli prima di venire scaraventato nel pozzo. Credendolo morto i capi delle bande si dileguano parlottando circa il luogo dove avrebbero cambiato l'oro in banconote con l'aiuto di un intermediario. Il vecchio Golia che aiutava il padre nella parrocchia, non visto, ha assistito al tutto ed ora libera il padre per concordare con lui il da farsi. Lui è stato un tempo un pistolero veloce e temuto da tutti fin quando una disgrazia capitata al suo figlioletto lo fece avvicinare a Dio prendendo i voti. Ma ora desidera solo liberarsi di quei panni scomodi per una vendetta che vuole perseguire. Pertanto si traveste prendendo le sembianze del fantomatico intermediario che i tre capi banda non conoscono e con Golia si mette sulle loro tracce, scovandoli ben presto. In attesa di cedere l'oro lo avevano diviso in tre parti uguali e Tony si prodiga di alleggerirli ad uno ad uno, ponendoli dapprima in contrasto tra loro, temendo tradimenti, per poi rendersi conto di chi hanno alle costole. Colui che si firma il Giustiziere di Dio è quel prete che credevano morto. Di fronte ai tre è pronto a far fuoco in un duello che viene tuttavia interrotto dall'arrivo delle forze dell'ordine. Sarà la legge a giudicarli e condannarli e padre Tony, indossati di nuovo gli abiti talari, sale sul patibolo per perdonare i loro peccati prima che il cappio serri le loro gole.
Tra i peggiori spaghetti western mai concepiti, dalla povertà di mezzi e cast imbarazzante al pari della trama, delle inquadrature e del montaggio. Un insulto al genere nazional-popolare al quale purtroppo si è prestato un volto noto come William Berger - pecunia non olet -, per tacere del bravo O'Brien e del concreto Wang.
Tra i peggiori spaghetti western mai concepiti, dalla povertà di mezzi e cast imbarazzante al pari della trama, delle inquadrature e del montaggio. Un insulto al genere nazional-popolare al quale purtroppo si è prestato un volto noto come William Berger - pecunia non olet -, per tacere del bravo O'Brien e del concreto Wang.
Italia 1972
Regia: Franco Lattanzi
Musiche Piero Piccioni
con
William Berger: padre Tony Lang
Donald O'Brien: Frank Bridger
George Wang: Ramon Orea
Victor Stocchi: "Golia"
Nuccia Cardinali: Carol Lang
Attilio Dottesio: Tim
Tony Di Mitri: Ringo
Nello Palladino: Mr. Greene
e con
Alessandro Perrella
Lorenzo Piani
Antonia Santilli
Nicola Mozzillo
Maurizio Mannoia
Raffaele Rossi
Gianni Cardillo
come dimenticare quei goffi disegni sui fazzoletti dei capi banda raffiguranti assi disegnati malamente da qualche bimbetto all'asilo
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