Due rrringos nel Texas
Con la penuria di uomini, tutti impegnati nella Guerra di Secessione, le donne rimaste nei villaggi si contendono furiosamente i pochi dell'altro sesso rimasti, quasi tutti vecchietti ad eccezione del giovane Franco Caterina oriundo siculo. Ma la sua fortuna con il gentil sesso sta per volgere al termine quando giunge in città il sergente sudista Ciccio Stevens che dopo averlo notato, unico giovane tra soli vecchi, lo arruola di forza. Il poveretto quindi si ritrova al forte, costretto a fare i lavori di cucina e stalla non essendo ancora pronto per la battaglia. Ed è proprio nella stalla che scopre un cavallo, Ciro, che sa parlare, anche se Franco è l'unico al quale finora si è rivolto apertamente. Gli dice che una cavallina appena giunta al forte con una staffetta gli ha confidato che è in realtà un nordista travestito che sta per attirarli in un tranello. Quando il comandante avvertito della cosa viene a sapere che la confidenza gliel'ha fatta un cavallo, va su tutte le furie e lo mette ai ferri. Dopo di che da inizio alla missione che si risolve in una trappola come aveva detto Ciro al buon Franco. Il cavallo poi aveva fatto evadere il suo balordo amico e si era allontanato dal forte con lui, ragion per cui al ritorno del sergente con i reduci sconfitti, non trovandolo in cella crede sia lui la spia ed abbia architettato il tutto. Per questo il comandante gli ordina di seguirne le tracce e portarlo al forte per essere processato, cosa che Ciccio riesce a fare dopo alcuni giorni di pedinamenti. Ma quando scopre che Ciro parla davvero non può che dar ragione a Franco e con lui mettersi in viaggio. Sulla strada però vengono fermati da un tizio, un certo Carson, che promette loro una lauta compensa se avvertiranno in paese Evelyn la buona, circa un bottino nascosto in una bara nel cimitero. Lei li ricompenserà ma dovranno guardarsi da Sentenza Jane, detta al contrario la cattiva, anch'ella interessata ai 200 mila dollari nascosti in quella bara e assai pericolosa con le pistole. Così i nostri sprovveduti con il loro cavallo parlante finiscono per cacciarsi ripetutamente nei guai e finire addirittura arruolati coi nordisti in un turbinio di situazioni che li vedrà fortunatamente salvarsi la pelle dai numerosi pretendenti a quel tesoro che si rivelerà alla fine essere solo un pezzo di carta con su scritta una pernacchia (PRRRRT) come sfottò dello stesso Carson a chi aveva cercato invano quel malloppo che si godeva pertanto da solo.
Non certo tra i migliori dei loro tantissimi film che nel periodo giravano a ritmi vertiginosi, uno al mese come minimo. Tuttavia, nonostante una trama che sfugge di mano, il film scorre piacevole con la leggerezza e tenerezza tipica, specie se rivista oggi, dei due amatissimi interpreti di quella che fu una proficua e prolifica commedia nostrana.
Italia 1967
Regia: Marino Girolami
Musiche Carlo Savina
con
Franco Franchi: Franco Caterina
Ciccio Ingrassia: sergente Ciccio Stevens
Enio Girolami: Bruce
Silvio Bagolini: Willy, il barista
Gloria Paul: Evelyn, la buona
Livio Lorenzon: Capitano nordista
Hélène Chanel: Sentenza Jane, la cattiva
Enzo Andronico: Capitano sudista
Ignazio Balsamo: giocatore di Poker
e con
Stefano Sibaldi: la voce di Ciro, il cavallo
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