Violent Cop
Il commissario Azuma è noto per i suoi metodi sbrigativi con i quali cura le indagini a lui affidate e che cozzano spesso con le direttive dei superiori che vietano da regolamento simili atteggiamenti. Ma Azuma è un sociopatico che sembra fregarsene di tutto e tutti ad eccezione di sua sorella con la quale vive un rapporto conflittuale. Lei entra ed esce dagli ospedali e si accompagna col primo che capita scatenando ogni volta violente reazioni di Azuma nei confronti del malcapitato di turno che ha passato la notte con lei. La ragazza ha problemi di dipendenza da stupefacenti ed è proprio indagando su alcuni omicidi legati al mondo dello spaccio che Azuma e sua sorella andranno incontro al loro tragico destino. Lui scopre che un suo importante collega ed amico ha rapporti con gli spacciatori ai quali vende parte della droga recuperata dalla polizia e nel prosieguo delle indagini Azuma lo smaschera e forse induce al suicido anche se potrebbe averlo simulato uccidendolo lui stesso. Ma non c'è tempo per appurarlo che un killer della mala legata al traffico di droga è sulle sue tracce per ucciderlo. Riesce a catturarlo e conciarlo per le feste prima che intervengano i suoi colleghi per fermarlo e rimettere l'uomo in libertà, visto che non ci sono prove contro. Così l'uomo sfoga la sua vendetta sulla fragile sorella facendola rapire e violentare a turno dai suoi compari dopo averla imbottita di droga. Azuma prima uccide il boss e poi piomba come una furia nel covo del killer e li uccide tutti rimanendo a sua volta ferito. Poi constatato che sua sorella è ormai una larva umana ridotta a strisciare per una dose, non esita a ucciderla. Ma prima che lasci quel luogo di morte un colpo a bruciapelo lo uccide all'stante. A spararlo è il nuovo boss e al suo fianco c'è il giovane collega di Azuma, tanto imbranato e ligio al dovere in apparenza, quanto astuto e pronto a prendere il posto del poliziotto ucciso da Azuma per arricchirsi con la mala.
E' l'esordio alla regia per Kitano e anche il suo inizio come attore drammatico, lui che era famoso in patria come comico e da qui inizia la sua scalata nel mondo della regia ottenendo prestigiosi risultati grazie ad uno stile inconfondibile che fanno dei suoi film dei piccoli oggetti di culto.
E' l'esordio alla regia per Kitano e anche il suo inizio come attore drammatico, lui che era famoso in patria come comico e da qui inizia la sua scalata nel mondo della regia ottenendo prestigiosi risultati grazie ad uno stile inconfondibile che fanno dei suoi film dei piccoli oggetti di culto.
Giappone 1989
Regia: Takeshi Kitano
Musiche Daisaku Kume
con
Takeshi Kitano: Azuma
Kishibe Ittoku: Nito
Sei Hiraizumi: Iwaki
Hakuryu: Kiyohiro
Shirō Sano: Yoshinari
Maiko Kawakami: Akari
Makoto Ashikawa: Kikuchi
Ei Kawakami: Hashizume
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