Il segreto di Budda: Agente 310 - Spionaggio sexy
P eter Holberg un giornalista che indaga sulla morte di un collega ad Hong Kong, si imbatte fortuitamente in un corriere che gli consegna quello che sembra in apparenza un normale pacchetto di sigarette, affinché lo consegni ad un tizio della camera 105 del Mandarin, albergo in cui alloggia. Costui ignaro di quanto sta per accadergli e pensando solo di fare un piacere ad una persona che andava di fretta, scopre ben presto che quel corriere frettoloso non è uscito dall'ascensore del Mandarin dove lo hanno trovato con un coltello piantato nella schiena. Stessa sorte al misterioso inquilino della 105 fatto uscire rovinosamente di strada con l’auto e poi finito con un colpo in testa. L'Ispettore McLean della efficiente polizia locale, lo mette in guardia come sospettato principe, visto che era stato visto sia in compagnia della persona uccisa in albergo, sia nei pressi della camera 105 da un cameriere di servizio al piano. Non avendo prove concrete lo lascia libero e Peter si mette ad indagare dapprima in proprio per poi associarsi con una giornalista locale, Joan Kent, che guarda caso è la sorella del collega di Peter ucciso e anche lei desiderosa di far luce su quello che venne catalogato come suicidio. A certificarlo fu un certo Dr. Ellington che si scopre essere in combutta con un certo Marek, uno dei più importanti malavitosi di Hong Kong. Ma ancora più importante è la scoperta di un microfilm contenuto in una sigaretta di quel pacchetto che doveva consegnare al 105. Contiene formule e disegni difficili da capire ma è quello che Marek cerca con insistenza e senza scrupoli, aiutato dalla sensuale Colette che riesce ad irretire Peter senza però trovargli addosso quello che cerca dopo averlo drogato. Allora rapiscono Joan e impongono a Peter di consegnargli il microfilm se non la vuole morta. La situazione è disperata e l'unico che può aiutarli è l'ispettore che è stato opportunamente attirato altrove. Buon per loro che sia il dottore prima che Colette dopo cerchino di vendicarsi, il primo per le troppe angherie subite negli anni da Marek e la seconda per avvantaggiarsi presso il loro misterioso capo di Tokio. Questo regolamento interno permette ai nostri di liberarsi mentre l'ispettore è ormai sulle loro tracce. Il dottore viene ucciso da uno sgherro, mentre Marek infuriato rincorre ed uccide Colette prima di venire braccato sul suo sampan dall'ispettore. Vistosi perduto si avvelena mentre Peter e Joan, ormai salvi e innamorati, preferiscono gettare in mare quella pellicola che così tanti morti ha procurato.
Euro spy di serie B dove l'azione latita ed è sorretta solamente quando entra in azione il "nostro" Brad Harris nel finale. Lui che viene opportunamente citato come protagonista, è in realtà poco più che una comparsa in calzoni corti e tenuta coloniale che poco giova alla pellicola. Al contrario gli esterni di quella Hong Kong vintage le conferiscono senz'altro un valore storico aggiunto. Buone le interpreti femminili mentre poco o niente riguardo all'illustre sconosciuto protagonista Klausjürgen Wussow. Dico illustre perché poi ebbe la sua botta di popolarità interpretando il ruolo del professor Brinkmann nella fortunata serie TV del 1985 La clinica della Foresta Nera. Il film è uscito anche con il titolo che cita un fantomatico Agente 310 del tutto incomprensibile.
Il segreto di Budda
Agente 310 - Spionaggio sexy
Germania Ovest, Italia 1962
Regia: Jürgen Roland
Musiche Gert Wilden
con
Marianne Koch: Joan Kent
Klausjürgen Wussow: Peter Holberg
Dominique Boschero: Colette May Wong
Brad Harris: Ispettore McLean
Horst Frank: Frank Marek
Mu Chu: Li
Carlo Tamberlani: Dott. Ellington
Dorothy Parker: Mary Hall
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