Il figlio di Cleopatra
P etronio, posto a governare l'Egitto da Ottaviano Augusto, si è inimicato nel tempo tutta la popolazione, angariata dai suoi metodi brutali. Ha pensato solo ad accumulare ricchezze personali opprimendo a dismisura una popolazione, che i trattati precedenti siglati da Giulio Cesare in persona, doveva rispettare per la sua illustre storia e assimilare ai Romani. Per contrastarlo, stanchi delle angherie, alcuni appartenenti a tribù del deserto stanno dando battaglia guidati dal fantomatico El Kebir che con imboscate alle truppe romane sta dando non poche preoccupazioni all'infuriato Petronio. Non riesce a catturare il misterioso capo e come non bastasse sua figlia Licia è arrivata in Egitto con una nave che si è incagliata a qualche miglia di distanza e nella marcia per raggiungerlo è stata catturata dai ribelli. Lei è sicuramente un ostaggio in grado di aprire finalmente un dialogo con l'oppressore ma El Kebir ha nel frattempo scoperto le sue vere origini dal padre che l'ha in pratica adottato. Lui è in realtà Cesarione il figlio di Cesare e Cleopatra che per salvarlo dalle ire di Roma che lo voleva morto, era stato affidato alle sue cure quand'era in fasce dalla madre che gli aveva anche donato un medaglione, col quale una volta grande avrebbe potuto essere riconosciuto. Al suo posto era stato messo un altro neonato che in età adolescente era stato ucciso dai romani. Ora sapeva chi era ma non poteva rivelarlo per non rischiare ancora e poi si sentiva ormai uno della tribù. Ma Licia andava liberata affinché potesse raccontare al padre le vere e giuste ragioni della rivolta, anche perché la ragazza aveva capito le sue intenzioni e se ne era innamorata. Così una volta dal padre lo supplica di cessare le persecuzioni e iniziare un nuovo processo di pacificazione e proficua convivenza. Ma l'uomo ormai accecato non cede e ordina nuove rappresaglie a danno della popolazione inerme. El Kebir raduna un grosso esercito e lo scontro ormai appare inevitabile quand'ecco arrivare in Egitto di sorpresa lo stesso Imperatore Ottaviano Augusto con le sue legioni e Petronio ha ormai le ore contate dovendo spiegare il suo operato all'illustre ospite. Quando Ottaviano gli spiattella in faccia tutte le sue malefatte e lo invita a togliersi la vita per dimostrare almeno alla fine di essere un vero romano, Petronio tenta di aggredirlo venendo trafitto dalle frecce della guardia imperiale. Poi riceve El Kebir che gli rivela di essere suo fratello Cesarione ma al tempo stesso di non temere dato che preferisce restare nell'ombra e non ambisce affatto al potere. Esterrefatto ma colpito dalla inaspettata scoperta Ottaviano promette che gli antichi accordi verranno rispettati e che non avrà più niente a temere in futuro. El Kebir ringrazia, ammonendo però che in caso di nuove rotture ritornerà alla testa dei suoi ma stavolta come il figlio di Giulio Cesare. A Livia che lo ama non può che promettere la semplice vita del deserto, al contrario degli agi romani a cui era abituata. Ma la donna è ormai una persona diversa e lo segue felice verso una nuova vita.
I bei paesaggi egiziani sono senz'altro un valore aggiunto a questo film che vanta anche un buon cast al quale l'Egitto partecipa con molti caratteristi e figuranti, cavalieri berberi compresi. La trama è scorrevole e il tutto fila via senza intoppi con una discreta dose d'azione ben realizzata.
Il figlio di Cleopatra
Italia, Egitto 1964
Regia: Ferdinando Baldi
Musiche Carlo Rustichelli
con
Mark Damon: El Kebir / Cesarione
Scilla Gabel: Livia
Paolo Gozlino: Furio
Arnoldo Foà: Varrone
Livio Lorenzon: Petronio
Alberto Lupo: Ottaviano
Franco Fantasia: Vetero
Corrado Annicelli: Longino
Samira Ahmed: Meroe
Shukry Sarhan: Acro
Leila Fawzi: Hermia
Hassan Youssef: Uro
Mahmoud Farag: Tarok
e con
Abdel Khalek Saleh
Yehia Chahine
Alberto Cevenini
Ivan Basta
Attilio Severini
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