Gli infermieri della mutua
Il Dottor Borselli è un medico rampante che agisce in barba alle regole e al solo scopo di accumulare quante più ricchezze possibili. Oltre a curare in maniera approssimativa un suo gran numero di mutuati che il solerte portiere Gennarino Esposito gli porta da ogni angolo della città, gestisce con altri colleghi una lussuosa clinica privata dove spremere facoltosi pazienti paganti o lucrare con la mutua su interventi e prestazioni non eseguite a malati compiacenti. Tra questi primeggia Gennarino che si fa prescrivere ogni sorta di medicinale coperto dal servizio sanitario, per poi rivenderlo a metà prezzo a chi è sprovvisto dell'assicurazione medica. Ha messo in piedi nel tempo una vera e propria farmacia avvalendosi di parenti per espletare le varie pratiche connesse, compresa la consegna a domicilio dei richiedenti. Arriva ad estendere la truffa anche ai ricoveri quando si finge d'accordo col Borselli malato da operare con urgenza per un'ulcera duodenale. In realtà a soffrirne è lo spiantato Marchese Renostowski che viene ricoverato col nome di Gennarino nella clinica dove il Borselli si farà risarcire dalla mutua. Ma è la goccia che fa traboccare il vaso dei sospetti nella coscienziosa Dottoressa Venanzi. Costei sospetta da sempre che il collega sia implicato nella biasimevole pratica del comparaggio, un tipo di reato che vede personale medico prescrivere farmaci dietro compenso delle case farmaceutiche. A questo era arrivata la Venanzi dopo aver scoperto che alcuni mutuati usavano un farmaco che lei non avrebbe mai prescritto in quanto qualitativamente inferiore ai suoi consigliati. Con il Borselli aveva già avuto diverbi e quando scopre che il Marchese, suo mutuato che negli anni non le aveva mai pagato una visita essendo privo di Mutua e denari, si trovava ricoverato nella clinica del rivale, fa scattare subito la denuncia all'ordine. L'inchiesta viene affidata al solerte Professor Giacomo Gariboni, che nonostante sia stato più volte pagato per consulti dal Borselli, intende procedere senza indugi in presenza di siffatti e molteplici reati. Uno dei quali è rappresentato dalle troppe prescrizioni rilasciate ad un solo paziente, quel Gennarino che a quest'ora doveva essere già morto da tempo, soffrendo in pratica di tutte le patologie possibili e immaginabili. Per scongiurare il peggio il Borselli si affida ad una delle sue adescatrici farmaceutiche più efficaci, Valeria, propagandista del Verdiglax, un blando farmaco buono per tutti i mali, che a suo tempo irretì e conquistò il dottore che da allora, oltre a moglie ed amante nella collega ginecologa Rossella, era entrata in pianta stabile come terza concubina. Lei è un portento e durante una festa si apparta facilmente con l'illustre luminare e si fa sorprendere dal Borselli che si porta appresso i colleghi della clinica per testimoniare. Il poveretto non può più procedere contro e al contrario deve chiudere la sua inchiesta promovendo ed encomiando l'operato del Borselli che negli anni aveva brillantemente curato e salvato da morte uno dei casi medici più rari al mondo nel povero Gennarino, che comunque un taglietto in pancia, per dimostrare di aver operato veramente quell'ulcera lo aveva dovuto subire. Alla furiosa dottoressa Venanzi non resta che adeguarsi alla situazione iniziando ad esercitare come il deprecato collega, nel finale ironico del film quando, ferma al distributore per far benzina cerca di farsi come mutuato un addetto alla pompa, mentre il proprietario Alvaro - un Paolo Panelli non accreditato nei titoli - la guarda chiedendo al dipendente chi fosse quella donna appena ripartita perché gli sembrava di conoscerla ...
Satira divertente e ben recitata dai protagonisti dove al sempre simpatico Peppino si unisce l'ottima interpretazione di Pino Caruso assoluto protagonista. Tanti i comprimari, alcuni in rampa di lancio per una fama propria che seguirà, e la prorompente bellezza e sensualità di Isabella Biagini, che ricordiamo con immutata simpatia ed affetto.
Satira divertente e ben recitata dai protagonisti dove al sempre simpatico Peppino si unisce l'ottima interpretazione di Pino Caruso assoluto protagonista. Tanti i comprimari, alcuni in rampa di lancio per una fama propria che seguirà, e la prorompente bellezza e sensualità di Isabella Biagini, che ricordiamo con immutata simpatia ed affetto.
Gli infermieri della mutua
Italia 1969
Musiche Carlo Rustichelli
con
Isabella Biagini: Valeria
Pino Caruso: Dottor Borselli
Peppino De Filippo: Gennarino Esposito
Gianrico Tedeschi: Professor Giacomo Gariboni
Bice Valori: Dottoressa Venanzi
Alida Chelli: Rossella la ginecologa
Renato Baldini: Ingegner Moscati
Fiorenzo Fiorentini: Marchese Renostowski
Dada Gallotti: Giuliana Borselli
Valentino Macchi: Medico
Luca Sportelli: Cavalier Mazzabotti
Paolo Panelli: Alvaro, il benzinaio
Lino Banfi: Peppino Proietti
Donatella Della Nora: Marchesa Renostowski
Nino Musco: il maestro rauco
Sandro Dori: Nipote del Mazzabotti
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