La rivolta degli Apaches
G li uomini bianchi del nord e gli uomini bianchi del Messico hanno tirato una linea attraverso le terre che ci nutrono. Non possiamo più andare a sud per bere il Mescal né a nord per cibarci di mais. La fame divora le nostre forze e presto saremo troppo deboli per batterci allora i bianchi ci spazzeranno via dalla terra e solo negli alti cieli risuoneranno le voci degli apaches ...
Spanish Boot è un villaggio posto proprio al confine e che non ha ancora avvertito il pericolo di un imminente attacco indiano. Anzi in paese è in atto una specie di crociata morale condotta dal Reverendo Griffin volta a cacciare le ballerine di un saloon e Sam Leeds un giocatore di professione spesso coinvolto in duelli con suoi avversari dei tavoli da gioco. Il pastore è appoggiato dal sindaco Joe Madden che è anche il fabbro del villaggio ed essendo rivale in amore di Sam ha spiccato un mandato di allontanamento forzato per l'uomo. Entrambi sono in lotta per il cuore della bella Sarah che è attratta da Sam anche se non ne ama il carattere e tantomeno la professione. Forse lo aspetterà, chissà, ma per adesso bisogna lasciare il paese e dopo poche miglia Sam, che era stato disarmato dal sindaco, si imbatte nei resti del carro delle ballerine partite poco prima di lui. Sono state sterminate dagli indiani ragion per cui Sam rientra frettolosamente in paese per dare l'allarme. Nessuno sembra dargli retta visto che anche uno scout indiano, Pedro, che precede un piccolo contingente di cavalleria, afferma che gli indiani sono ben oltre il confine e lontani dal paese. Ma ecco che una diligenza arriva a spron battuto e dopo che alcuni cittadini son riusciti a fermare i cavalli impazziti, si scopre il suo macabro contenuto. Tutti i passeggeri sono stati uccisi e molte frecce testimoniano che è stato un massacro perpetrato dagli indiani. Quando arriva in paese il tenente Glidden con pochi uomini conferma che Victorio ha attraversato il confine con 200 Apaches e sono sul sentiero di guerra. Si manda un giovane coraggioso a chiamare rinforzi al forte ma viene ucciso e nottetempo gettato nell'unico pozzo del paese. La mancanza d'acqua induce Sam a tentare una sortita nel vicino fiume con una decina di uomini per riempire alcune botti. E' una missione in apparenza suicida alla quale partecipa anche il pastore. Lui e Sam vengono appiedati dagli indiani sulla via del ritorno ed entrambi si trincerano per consentire agli altri di scappare con l'acqua in paese. Vistisi ormai perduti il pastore consiglia Sam di sparare sul loro capo nella speranza che gli altri si fermino. Così avviene e Victorio resta ferito, subito soccorso dai suoi che terminano l'attacco. Il pastore è di ben altre vedute rispetto a prima e ora considera Sam alla stregua di un uomo coraggioso senza il quale ora sarebbe morto e non più il peccatore che considerava prima e insieme si mettono in marcia per rientrare nel paese. Ma ormai l'attacco è imminente e la popolazione viene sorpresa proprio mentre sta seppellendo i suoi morti. Nel fuggi fuggi generale molti rimangono sotto gli implacabili colpi del indiani appostati in ogni dove finché un gruppo riesce ad asserragliarsi nella chiesa. Ha un portone in quercia che può resistere ma alte finestre dalle quali è impossibile sporgersi mentre per gli indiani sarà un gioco da ragazzi arrampicarsi dall'esterno. Così infatti avviene a ondate successive mentre tutt'intorno rullano i tamburi e il resto del villaggio brucia. Giocano come il gatto con il topo finché un ambasciatore chiede l'aiuto di un medico per curare Victorio. Promettono in cambio di andarsene se lo guariranno o in caso di morte di fare tutti loro la sua medesima fine. Joe per prendere tempo si spaccia da medico ed esce accompagnato dagli indiani dal loro capo. Anche Sam si era offerto ma essendo migliore come tiratore aveva preferito offrirsi al suo posto e come prevedibile viene ucciso in quanto incapace di curarlo. Sferrano così l'attacco finale e quando sembra ormai tutto perduto, ecco la tromba della cavalleria in lontananza che rianima gli ormai stremati assediati e spazza via con una carica imponente tutti gli indiani. E' la fine di un incubo e come sempre l'inizio di una nuova vita per la coppia di turno, in questo caso Sam e Sarah.
Diretto dall'italo-argentino Hugo Fregonese è un western di mestiere sorretto più dagli esterni stupendi del Red Rock Canyon che da un cast visibilmente di secondo o terzo piano a dispetto di una storia che avrebbe potuto senz'altro vedere all'opera ben altri calibri di interpreti.
Apache Drums
Stati Uniti 1951
Regia: Hugo Fregonese
Musiche Hans J. Salter
con
Stephen McNally: Sam Leeds
Coleen Gray: Sarah
Willard Parker: sindaco Joe Madden
Ray Bennett: Mr. Keon
Georgia Backus: Mrs. Keon
Arthur Shields: Rev. Griffin
James Best: Bert Keon
James Griffith: tenente Glidden
Armando Silvestre: Pedro-Peter
Ruthelma Stevens: Betty Careless
Chinto Guzman: Chacho
Bill Clark: un cittadino
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