Gli eroi di Fort Worth
L uglio 1863 - La Guerra di Secessione continua in Virginia, ma ormai il Mississippi è nelle mani dell'Esercito Nordista e la Louisiana, l'Arkansas e il Texas sono tagliati fuori dalla Confederazione del Sud. Nel Texas, un forte reparto Sudista non ancora localizzato dal nemico cerca scampo verso il Messico ...
per farlo, deve superare gli ostacoli posti da Fort Worth, un avamposto isolato nei pressi del confine e dell'omonimo villaggio e per riuscirci il comando attua un piano ambizioso che prevede l'alleanza del vicino accampamento Apache di Cavallo Selvaggio. Guidati dal Colonnello Bonnet, alcuni sudisti travestiti da indiani, attaccheranno il paese in netta violazione degli accordi di pace sottoscritti. Cavallo Selvaggio, al quale è stato promesso per sempre una grossa parte di quel territorio, dovrà poi giocare d'astuzia facendo intendere che si è trattato soltanto di un attacco di frange ribelli e che gli accordi a suo tempo siglati, lui intende rispettarli e farà di tutto per punire i colpevoli. Al forte avevano già spedito un contingente di cavalleggeri tra i quali il Maggiore Sam Allison e il suo amico Capitano Patterson, per tutti semplicemente 'Sugar' e con un piede già da borghese essendo scaduta la ferma. I due nottetempo si avvicinano al campo indiano e Sugar si imbatte in una graziosa squaw, Amanda, con la quale entra subito in sintonia baciandosi appassionatamente e scoprendo tramite suo che alcuni bianchi sono al campo e che stanno manovrando Cavallo Selvaggio a loro piacimento con promesse e fucili a ripetizione. Non c'è tempo da perdere e avvertito il comando si predispone un piano adeguato per attirare in trappola i sudisti e gli indiani. Al comando del 7° Cavalleggeri con l'aiuto anche di un astuto stratagemma, volto a far credere che al villaggio vi siano solo donne indifese, quando in quegli apparenti e inoffensivi abiti femminili si celavano soldati armati fino ai denti, i nordisti hanno la meglio e il Colonnello sudista Bonnet viene ucciso dallo stesso capo indiano che vuol fargli pagare la disfatta della sua tribù, prima di finire a sua volta sotto i colpi del Maggiore Allison. Sugar decide di allungare la ferma e la bella Amanda lo seguirà divenendo la sua sposa. La guerra sembra finita ma Quantrill è di tutt'altro avviso ed è pronto per la sua personale e sanguinosa guerriglia!!
Alberto De Martino con lo pseudo di Herbert Martin dirige un insolito western nazionale avvicinandolo molto ai tradizionali classici americani. Vuoi per gli esterni spagnoli più consoni, o i fortini e le tante comparse a cavallo siano esse indiani o soldati in divisa - tra l'altro di entrambe le fazioni e di ottima fattura - il film si fa apprezzare al punto da potersi scrollare l'etichetta di spaghetti western, almeno in questo caso che rappresenta senz'altro una rarità nel panorama del "polverone" nazional popolare.
Gli eroi di Fort Worth
Spagna, Italia 1964
Regia: Alberto De Martino
Musiche Carlo Rustichelli
con
Edmund Purdom: Capitano 'Sugar' Patterson
Paul Piaget: Maggiore Sam Allison
Priscilla Steele: Nelly Bonnet
Mónica Randall: Amanda
Umberto Raho: Col. Maxwell
Rafael Albaicín: Cavallo Selvaggio
Isarco Ravaioli: Tenente Webb
Eduardo Fajardo: Col. George Bonnet
Tomás Blanco: Generale confederato
Ángel Alonso: Tenente Davis
José Marco: Colonnello Quantrill
Tullio Altamura: proprietario del saloon
Víctor Bayo: Ufficiale confederato
Gonzalo Esquiroz: Ufficiale confederato
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