Cordura
L a notte sull'8 marzo 1916, un numeroso gruppo di ribelli messicani, capeggiati da Pancho Villa, passò il confine degli Stati Uniti e attaccò la città di Columbus, nel Nuovo Mexico, uccidendo molti militari e civili. Per controbattere questa azione, gli Stati Uniti mandarono nel Messico un corpo di spedizione col compito di catturare Pancho Villa e disperderne i seguaci ...
un gruppo di rivoltosi al comando di Arreaga si è asserragliato nella fattoria di Adelaide Geary che essendo cittadina americana viene immediatamente considerata complice e quindi traditrice, senza contare che la donna non avrebbe potuto rifiutarsi in alcun modo di accoglierli visto che non poteva certo opporsi a tutti quegli armati. Ma l'ottusità militare è proverbiale per cui viene ordinata una carica e disposto l'arresto della donna. Durante la cruenta battaglia, culminata con la presa della fattoria fortificata, il maggiore Thomas Thorn, addetto alla segnalazione di atti di valore per le previste decorazioni, ha potuto notare le gesta eroiche di cinque militari che intende proporre per la massima decorazione prevista. Sono il Tenente William Fowler, il sergente John Chawk, il caporale Milo Trubee e i soldati Hetherington e Renziehausen. Per evitare come in precedenza che i suoi proposti vengano uccisi nei giorni seguenti alla loro segnalazione e quindi impossibilitati a ricevere le onorificenze, ottiene stavolta di condurli nelle retrovie a Cordura per non rischiare di perderli nei giorni successivi con la guerra in corso. Con loro sei partirà anche la donna, Adelaide Geary, sulla quale pende una grave imputazione. Inizia quindi per il maggiore un lungo viaggio pieno di imprevisti e privazioni che renderanno i suoi cinque "eroi" per quello che sono realmente, mostrando nelle difficoltà i loro veri volti e tali da risultare tutt'altro che positivi. Il maggiore a sua volta ha un passato di codardia da nascondere quando durante l'attacco di Pancho Villa a Columbus, si nascose in un cunicolo immobilizzato dalla paura. Per lui è un punto debole nel quale viene punzecchiato continuamente dai suoi subalterni, ma è anche l'occasione per capire che cosa è realmente accaduto dentro di sé in quel particolare frangente e questo conflitto spirituale, nel viaggio irto di disagi, ne fa prevalere il lato positivo. Dapprima compreso e apprezzato solo dalla donna che ha difeso a più riprese dalle morbosità di alcuni suoi soldati per poi, alle viste finalmente di Cordura, con lui ormai stremato e in balia dei suoi uomini, ecco arrivare anche la loro stima e apprezzamento per esser riuscito, seppur con fermezza estrema, a condurli tutti in salvo, ora pieni di ammirazione per quell'uomo che credevano ingiustamente un codardo.
Girato negli splendidi scenari del Nevada, Utah e a Sonora in Messico, il film, triste western psicologico, si avvale di una coppia di star del calibro di Cooper e della Hayworth, sorretti da altre stelle, ma pecca in lungaggine oltre a languire in azione se non fosse per l'inizio scoppiettante di buona presa. I dialoghi prolissi, i lunghi spostamenti, i conflitti interiori per un buon tre quarti della pellicola lo rendono particolarmente indigesto alla visione e questo a discapito di un cast che abbiamo apprezzato in ben altri contesti.
They Came to Cordura
Stati Uniti 1959
Regia: Robert Rossen
Musiche Elie Siegmeister
con
Gary Cooper: maggiore Thomas Thorn
Rita Hayworth: Adelaide Geary
Van Heflin: sergente John Chawk
Tab Hunter: Tenente William Fowler
Richard Conte: caporale Milo Trubee
Michael Callan: soldato Andrew Hetherington
Dick York: soldato Renziehausen
Robert Keith: colonnello Rogers
Carlos Romero: Arreaga
Jim Bannon: capitano Paltz
Edward Platt: colonnello DeRose
Maurice Jara: messicano
ci ha lasciato oggi a 96 anni il Maestro Franco Zeffirelli
RispondiEliminail mondo del cinema lo piange e ricorderà per sempre