Capitan Fantasma
M iguel de Cabanil, coraggioso Capitano dell'esercito spagnolo, mentre festeggia con i suoi commilitoni le vittorie ottenute contro gli invasori francesi di Napoleone, viene chiamato a rapporto dal suo Colonnello comandante. I suoi amici danno per scontato che lo rivedranno Maggiore al suo ritorno al tavolo, promosso per i continui atti eroici dimostrati sul campo. Ma al contrario riceve la terribile notizia che suo padre Ammiraglio ha tradito, consegnando la flotta ai Francesi prima di venire ucciso dal suo secondo Don Inigo da Costa. Per questo Miguel con grande amarezza del suo Colonnello viene anche radiato dall'esercito e schiumante rabbia prende commiato dai suoi amici con la promessa che otterrà giustizia. Tempo dopo con l'aiuto di una sua amica cantante riesce ad avere l'imbeccata giusta e imbarcarsi al posto di un altro marinaio narcotizzato sulla Asuncion, capitanata da quel Inigo dal quale intende scoprire la verità su suo padre. Battente bandiera portoghese deve passare incolume tra il blocco navale posto dalla flotta francese per poi incontrarsi in alto mare con la nave spagnola Anita Lopez dalla quale prelevare il Tesoro della Corona e due passeggere: Consuelo, la giovanissima figliola del governatore dell'Avana, e la sua governante, Soledad con le quali poi puntare su Cuba. Ma ben presto appare chiaro che Don Inigo è animato dai più sordidi propositi e intende nascondere l'oro sull'isola di Sant'Antonio. Con un amico fidato e l'aiuto, finché rimasto in vita, del medico di bordo, una brava persona, Miguel riesce a mettere in salvo Consuelo e Soledad per poi venire di nuovo raggiunto da Don Inigo e regolare i conti definitivamente con lui, venendo prontamente riabilitato con tutta la sua famiglia. Il Tesoro della Corona è salvo e giunge a destino con la figlia del Governatore il cui cuore è ormai tutto per il suo bel Capitano.
Un onesto film di cappa e spada con un buon cast e discrete scene d'azione in quello che ai tempi era senz'altro un lavoro per cinema di periferia e parrocchiali, senza divieti e di sicuro appiglio specie in quel pubblico giovane degli oratori.
Italia 1953
Regia: Primo Zeglio
Musiche Carlo Rustichelli
con
Frank Latimore: Capitano Miguel de Cabanil
Anna Maria Sandri: Consuelo
Maxwell Reed: Don Inigo da Costa
Paola Barbara: Soledad
Tino Buazzelli: Damian Pinto
Gianni Cavalieri: medico di bordo
Juan de Landa: Carlos
Sergio Fantoni: Nebbia
Fedele Gentile: sergente Sandoval
Carlo Tamberlani: Colonnello
Cesare Fantoni: Ammiraglio
Mario Carotenuto: marinaio nella bettola
Mario Feliciani: marinaio della Asunción
Aldo Giuffré: Moreno
Carlo Lombardi: Governatore de La Coruña
Franco Marturano: Santos
Franco Pastorino: Domingo, mozzo della Asunción
Edoardo Toniolo: Capitano della Anita Lopez
Katyna Ranieri: cantante Amparin
Nico Pepe: ufficiale nemico di Miguel
Enzo Musumeci Greco: ufficiale di giustizia
Maria Grazia Sandri: Maruchi, la bambina
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